28. Il suo volto sorridente

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Tiro con forza le tende di velluto color borgogna e socchiudo gli occhi, abbagliata dal sole accecante. Esco nell'ampio balcone e respiro a pieni polmoni. Sono felice che l'istituto sia circondato da alberi, tutti i loro rami sono disposti in modo da rendere agevole una possibile arrampicata.

Al di là degli alberi che ci sono di fronte al mio balcone, riesco a scorgere le finestre del dormitorio maschile. Osservo tristemente l'edificio, ricordandomi che il giorno precedente Suor Grey mi aveva informata che all'interno della scuola è severamente vietato intrattenere rapporti misti.

Non è possibile nemmeno fare conversazione, figuriamoci andare al dormitorio maschile per incontrare Stear e Archie.

E pensare che ci siamo finalmente ritrovati dopo tanto tempo... avrei così tante cose da raccontare.

Mi dirigo verso il mio armadio, e indosso la divisa bianca. Ha un piccolo fiocco blu sul petto e la gonna mi arriva fino alle ginocchia, con due strisce sempre blu sulla vita. Indosso le calze e le scarpe nere di pelle. È stata Patty a dirmi che alla preghiera comune mi sarei dovuta mettere la divisa riservata alle normali attività.

La ragazza si è presentata la sera precedente. Sembrava spaventata, ma è stata comunque gentile da avvertirmi. Non sembra avere un forte carattere, ma è una brava ragazza.

Sento il rintocco della campana della chiesa attigua alla scuola. Do un'ultima occhiata alla mia immagine riflessa nello specchio, cercando di dare una sistemata alla mia fin troppo lunga chioma riccioluta, ed esco dalla camera.

Il dormitorio femminile è avvolto dal silenzio e non incontro nessuno lungo il corridoio. In effetti sono abbastanza in anticipo rispetto all'orario comunicatomi.

Appena arrivo fuori nel porticato, la mia aria spensierata lascia spazio alla sorpresa. Mi guardo intorno e vedo che i pochi studenti rimasti corrono verso la chiesa indossando tutti la divisa nera. Ad un tratto noto più avanti Iriza, vestita anche lei in abito scuro, e Patty.

Si voltano, e accorgendosi della mia presenza, Patty sobbalza e distoglie lo sguardo, anche lei vestita di nero. Iriza mi osserva con la coda dell'occhio, e fa un ghigno. E così, mi rendo conto di cosa è successo.

Sono abituata ai dispetti di Iriza, ma il coinvolgimento di Patty mi ferisce. Anche Iriza è appena arrivata in questa scuola, ma sembra proprio che sia diventata una personalità molto forte tra le ragazze, e sembra proprio che non permetta a nessuno di contraddirla.

Sto per tornare di corsa in camera a cambiarmi, quando sento un nuovo rintocco della campana e tutti si affrettano verso la chiesa. La funzione sta per iniziare, non ho più tempo. Patty mi ha mentito anche sull'orario.

Mi faccio coraggio, se non mi sbrigo arrivo in ritardo. È meglio partecipare alla preghiera anche se vestita in questo modo, in fondo non l'ho fatto apposta.

Quando entro a testa alta nella cappella, gli studenti già seduti si voltano a fissarmi allibiti. Tra i primi banchi riservati ai maschi, ci sono Stear e Archie. Mi osservano preoccupati, con la fronte corrugata. Cerco di rassicurarli rivolgendogli un piccolo sorriso e mi accomodo.

All'improvviso risuona la voce severa di Suor Grey, in piedi davanti l'altare per controllare che tutti prendano posto.
«Candy White Andrew! Sei pregata di indossare quella divisa durante i giorni comuni!»

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