2.

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Non avevo dormito tutta la notte. Dopo l'aperitivo con Luke sono tornata a casa. Ho spiegato ai miei la lettera della Warner e loro mi hanno detto che sarei dovuta andare. Mi sono girata e rigirata nel letto. Ho beccato le storie di Simone in giro per Roma con sua sorella e ho sorriso per alcuni minuti. Adoravo il loro rapporto. Era un po' come il mio  con Kurt. Ci ammazzavamo a parole ma eravamo sempre insieme.
“Emzi” eccolo arrivare in camera mentre suono il pianoforte per distrarmi. Si siede al mio fianco.
“kurt che devi dirmi”
“ ho sentito ieri che parlavi di una festa”
“ si. Ma non voglio andarci. Credo che chiamerò Alboni e gli dirò che non vado”
“ Emzi hai un mese di tempo per pensarci. Non credo che il direttore voglia una risposta affrettata. È poi domani torni per registrare il disco, potresti provare a parlane con calma”
“ so di avere tempo per pensarci. Ma quel giorno per me ha troppi ricordi kurt” mio fratello si alza dalla sedia in cui si era seduto e mi avvolge tra le sue braccia.
“Perché non lo chiami? Magari ti aiuta a chiariti le idee”
“ tu e Luke vi siete messi d'accordo? Mi state dicendo la stessa cosa? Non posso chiamarlo così all'improvviso, sono mesi che non ci sentiamo e soprattutto non ci vediamo. Ogni volta che sono a Milano poi fuggo. ”
“emzi devi assolutamente parlare con lui.” scuoto la testa. Non avevo nessuna intenzione di muovere un dito. Simone nei mesi precedenti aveva passato tanto tempo tra Roma e Milano. Aveva mille progetti ed era appena uscito il suo nuovo disco. Era felice di quello che stava facendo. Non potevo piombare nella sua vita così all'improvviso, mi ero già azzardata per il suo compleanno perché lui aveva fatto lo stesso con me. Mi manca non posso assolutamente negare questa cosa. È difficilissimo anche stare qua a Malta. Molti posti mi ricordano i nostri momenti passati qua. Era entrato completamente nella mia vita.
“ non posso Kurt! Lui è felice. Magari ha anche un'altra!”
“ ma se non lo chiami non lo saprai mai! È poi non avevate detto di tenere i rapporti?” sbuffo. Avevamo detto troppe cose. Troppe promesse non mantenute.
“ si. Ma non è successo. "
“ domani ti accompagno io a Milano così non stai sola. Ma devi promettermi che ci pensi bene emma” annuisco. Mi lascia un bacio sulla guancia ed esce. Ritorno a suonare il pianoforte cercando di dimenticare la conversazione appena avuta. Il telefono si illumina. È una storia di Simone su instagram, avevo persino lasciato le notifiche attivate, una volta aperta mi accorsi che era in Warner con irama. Facevano gli scemi insieme e mi venne da sorridere.
“Dovrei fare la bella voce secondo te" dice Simone facendo ridere Filippo.
“ secondo me dovresti fare un bell'acuto lirico così magari poi lo incidiamo e spopoliamo” lo prende in giro.
“certo certo. Poi vedi come devo stare zitto due giorni per riprendermi!”
“ entra e fammo sto feat che non te sopporto più!” irama lo spinge e ridono insieme. Mi misi a ridere pure io perché li conoscevo. Erano veramente così comici insieme che mi sarei persa mille volte a guardarli giocare ironicamente.
Ero contenta che Simone avesse trovato un amico, una spalla con cui appoggiarsi, in Filippo. Lui c'è sempre stato anche per me.
“Mi mancate tanto.” sussurro prima di lasciare scivolare qualche lacrima.

Flashback
Emma e Simone erano nel giardino dell'hotel. Quest'ultimo fumava la sigaretta sulla sedia in cui era seduto. Emma lo guardava incantata. Mancava poco per salire sul palco entrambi erano agitati come sempre.
“ dici che andrà bene anche oggi?” chiede Emma fissandolo. Simone si mordeva il labbro guardando davanti a sé stesso.
“ come sempre emmi. Dobbiamo spaccare! È la nostra canzone!”
“ speriamo di fare bella figura. Ogni tanto mi prende l'ansia. Non so se so rendere tutto questo giusto. ”
“Emma sei bravissima. Lo sai cosa penso di te. ”
“ si lo so. ”
“ è allora non provare minimamente a pensare che potrebbe andare male. Spacchi da dio. Ti sai muovere sul palco finalmente. Non puoi chiedere veramente di più.”
“ una cosa invece la chiederei...” la ragazza non sapeva se mettere a nudo di nuovo se stessa. Con Simone ormai era una cosa normale, lui era diventato dispensabile per lei e conosceva ogni parte di Emma, ma da quando si erano lasciati non aveva più tentato di confidarsi minimamente.
Simone giro lo sguardo verso la sua ex fidanzata sputo fuori il fumo che aveva aspirato dalla sigaretta e aspetto che Emma parlo.
“ chiederei di averti al mio fianco sempre. Di poterti guardare negli occhi per stare bene. Solo questo!” sussurrò. Quasi la sua voce non si sentiva. Simone si alzò di poco e gli lascio un bacio vicino alle labbra.
“alcune cose basterebbe volerle.” disse andando via lasciando Emma ancora sulla sedia con altri mille punti di domanda.

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