Le nostre giornate hanno ripreso il regime di sempre. Simone ha parlato con la Warner chiarendo ogni disguido che era nato quel giorno. Marco ha capito che era meglio lasciar perdere per la mia salute.
Sto finendo di scrivere alcune canzoni, ho già fatto leggere tutto al mio produttore e anche Simone. Quest'ultimo dice che devo spingere di più sui ritornelli visto che sono abbastanza brava a descrivere in pieno alcune situazioni.
Mi sento strana da un po' di giorni. Lo vedo buttato sul divano mentre sono seduta sulla pianola.
“Simo” lo chiamo. Molla il telefono per darmi assoluta attenzione.
“ ehi che succede!” mi alzo dalla sedia e lo raggiungo. “ ho controllato il calendario l'altro giorno. Ho un ritardo” si solleva. “ aspetta non lo so se è quello Simo. Può essere un falso allarme. Ricordi?” il mese scorso prima del casino con Federico avevo avuto un piccolo ritardo di tre giorni ma poi il ciclo era venuto. Ma soprattutto il test era negativo. Non voglio illudermi a sto punto.
“ di quanto?”
“ lo stesso dell'altra volta. Potrebbe comunque non essere così. ”
“ vado a comprare il test in farmacia” vorrei fermare il suo entusiasmo. Perché per quanto io mi senta strana sono sicura che sarà negativo. Da mesi ormai non usavamo precauzioni avevamo detto che se sarebbe arrivato lo avremmo accettato. Ma ultimamente il pensiero era diventato fisso. Quasi mi sentivo pronta ad avere un figlio. Lo sciock iniziale del fatto che lo avessi perso mi aveva reso più sicura di volerlo.
Simone mi bacia. Dice che devo stare tranquilla ed esce di casa. Chiamerei ema o Emma in questo momento o andrei da loro per farmi dare forza. Ho la testa che mi scoppia quasi.
Passano alcuni minuti Simone rientra in casa con la busta bianca della farmacia. Ci aveva messo anche poco tempo. Non sapevo se farlo o meno.
“ Simo sai che ci rimarremmo male se non sarà così. Io non mi voglio più illudere”
“ se sarà negativo non devi darci peso Emma. Un giorno accadrà. Adesso però non fissarti. Fallo” Annuisco. Mi lascia un bacio sulle labbra tanto da farmi perdere per alcuni secondi la lucidità di cui ho bisogno.
“ amore”
“ mhm” ridacchia e torna a baciarmi.
“ ok vado. Tu stai qui però”
“ ti aspetto" vado al bagno. Apro la busta e prendo la scatolina del test. Faccio un sospiro.
“ mamma vorrei che fossi qui. Tutto questo mi spaventa. Nonostante ci sia Simone io ho paura” dico da sola. Sono a Milano da tempo ormai, è da più di due mesi esatti che non vedevo la mia famiglia, evitavo di dire a Simone che mi mancavano perché magari avremmo potuto litigare anche se poi avevo sempre avuto carta bianca. Faccio pipì sulla bacchetta. Mi mancava l'aria. Esattamente come quando mi aveva lasciato. L'ansia si era impossessata del mio corpo. Sentivo che stavo per vomitare.
Esco con poche forze. Simone appena mi vede si affianca.
“ oh amo. Sei bianca. Che succede? Stai male?” chiede subito preoccupato. Tengo in mano quella bacchetta bianca.
“ mi manca l'aria” dico. Mi fa sedere subito su una sedia della cucina.
“ respira. Appoggia questo qua” sistema il test sul tavolo e mi guarda. “Emma stai tranquilla. Andrà tutto bene qualsiasi il risultato sia. ”
“ ti posso dire una cosa?” chiedo un po' tesa.
“ certo. Tutto quello che vuoi amore”
“ ti arrabbi se ti dico che in questo momento avrei bisogno di mia madre?” non lo guardo negli occhi.
“ perché dovrei arrabbiarmi?”
“ perché magari pensi che non voglio fare questo test con te e...”
“Emma guarda che anche se non me lo dici io lo sento che ogni volta che chiami i tuoi piangi. Non capisco perché ancora tu non ci sia andata”
“ perché l'altra volta abbiamo litigato. Tu hai capito male e io... Ecco io volevo solo farti stare bene. ” mi prende il viso tra le mani.
“Emma io non ti ho detto che non ci potevi andare. Ti avevo solamente chiesto di prendere una piccola posizione perché io distante a te non ci voglio più stare. ”
“ d'accordo” dico.
“ amore davvero, io non ho problemi se per due tre giorni scendi più. Però voglio che torni presto” sorrido. Il distacco era diventato difficile per entrambi. Annuisco e mi bacia.
Erano passati 5 minuti ormai. L'ansia non passava e non sapevo nemmeno se avrei avuto il coraggio di guardare. Tra cui non avevamo trovato neanche una casa da poterci abituare. Stava diventando snervate tutto questo.
Simone prende in mano il test è lo guarda.
“ quante linee devono essere?” chiede guardandomi. Gli faccio segno di due.
“ beh mi sa che dobbiamo sbrigarci a trovare una casetta per noi perché qua tra nove mesi ci allarghiamo” gira il test è ci sono due linee rosa. Si vedono benissimo. Simone mi sorride. Qualche lacrima gli scende lungo il volto. 22 anni sarà papà. Io a 21 sarò mamma. Il cuore adesso esplode di gioia.*Spazio autrice: lo so lo so che siete felici sicuramente per questo Capitolo 😂😂 io vi voglio vedere sclerare nei commenti quindi vedete che fare 😂😂.
In tutto questo volevo dirvi che la FF credo stia per finire, devo ancora stabilire alcune cose e quanti capitoli alla fine.. non demordete perché tanto ne ho una nuova che sta in fase di scrittura e vediamo che ne esce fuori.
GRAZIE INFINITAMENTE A TUTTE ♥️*
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Mille passi con te ♥️
Fanfiction•Ci vuole coraggio per innamorarsi, ma ci vuole ancora più coraggio per tornare indietro e riparare quello che si è rotto. •