Ore 4:00
Sento Emma urlare. Mi sveglio velocemente. Non è sul letto. Non capisco nulla. Mi alzo, un altro urlo che proviene dal bagno. Questa mattina abbiamo finito la stanza delle bambine visto che sono rimasto a casa ne abbiamo approfittato. Oggi pomeriggio sono stato in studio e lei con amica qui a casa. Mi ha detto che ha sentito dei piccoli dolori ma niente di preoccupante. Potevano essere dei fastidi per via che muovevano troppo. Abbiamo cenato e guardato un film. Poi siamo andati a dormire.
La raggiungo in macchina e la vedo tenersi la pancia. Acqua in terra. Capisco subito che le si sono rotte le acque.
“amore”
“ oddio simo non riesco a muovermi. Mi fa male tutto. Ho dei.. ahhhh.. dolori alluncinanti” la prendo in braccio senza cercare di fare danni. La appoggio sul letto. L'aiuto a cambiarsi. L'ansia inizia a salirmi. Emma era entrata alla 36 settimana da pochi giorni. La dottoressa ci aveva detto che dovevamo stare in allerta ogni giorno. Ci siamo.
“ simo io... Non ce la faccio. Le bambine. Sono piccole” le fermo il viso. Sta nel panico. Mi devo calmare anche io.
“ andrà tutto bene Emma. Non ti preoccupare ok” annuisce senza fiatare. Prendo la valigia e prendo poi tutto ciò che mi serve lo metto in tasca. Successivamente prendo anche lei. C'era un particolare che non ci avevamo detto. Ho preso finalmente la Patente. Ed eccoci qui nella nostra macchina. La metto dentro. Si tocca la pancia mentre credo senta le contrazioni arrivare.
“ aaaaah” urla “ simo fai veloce” urla di nuovo. Corro a più non posso, un fazzoletto bianco fuori. Potrebbero pure fermarmi i carabinieri. Arrivo in ospedale e chiedo subito assistenza. Prendono Emma in una barella e la portano via. Mi dicono di attendere alcuni minuti fuori.
Chiamo la mia famiglia e quella di Emma dicendo a loro che credo stiano nascendo. Sarà che era con Giulia qui a Milano si precipita in ospedale.
“ ehi ”
“ oddio per fortuna ci sei tu” le dico baciandole una guancia. Mi stringe. “ stai tranquillo simo. Tra poco ti chiamano. ”
“ c'era acqua ovunque e urlava dal dolore”
“ è tutto normale Simo. Stai tranquillo. Ok”
“ non ci riesco. ” venti minuti dopo un infermiera esce chiamandomi per calmare Emma. Le devono fare il Cesario. Come avevamo previsto una delle bambine non collabora e rischia di morire. Le stanno facendo il tracciato per controllare i battiti.
“ emma”
“ simo avevo detto che volevo farlo naturale. Qui mi vogliono operare. Voglio la mia ginecologa”
“ non è in turno oggi Emma. Rilassati per favore è solo peggio cosi”
“ come posso calmarmi. Mi vogliono tagliare per farle nascere”
“emma una delle bambine puo morire. Perché non ascolti quello che ti dicono. ”
“ non voglio nessun taglio su di me” si era intestardita sul fatto della cicatrice. Aveva parlato a lungo con la ginecologa di questa cosa. Non ne voleva proprio sapere. Infermiera mi guarda preoccupata. Come se qualcosa non andasse.
“ che succede?” chiedo. La mia fidanzata è con le gambe aperte e lei aveva finito di controllare l'utero.
“ non possiamo aspettare altro tempo.” dice subito. “Emma guardami, ti devo portare in sala operatoria è troppo rischioso aspettare adesso. Ti prometto che non avrai nessuna cicatrice enorme da vedere. ”
“ mi sta mettendo paura” rispondo. Sentiamo una linea sul monitor e mi blocco.
“ Emma...” l'infermiera la chiama due volte ma lei sembra persa nel vuoto. Chiama un medico credo sia il primario. La porta via da stanza per portarla in sala parto. Sembra ancora incosciente di qualcosa.
“ ragazzino lei... Pensa di voler entrare? La sua ragazza credo sia in stato di sciock e la bambina non ha altro spazio per vivere. ” annuisco senza pensarci. Mi infilano il camice verde e corro da Emma le mettono un separé davanti e adesso riesco a farmi guardare.
“Amore ehi. Sono qua. Non vado via. Senti andrà tutto bene. Aurora e Gaia saranno con lei sempre. Adesso devi stare tranquilla. Ti stanno facendo un anestesia locale per addormentare la pancia. Non sentirai dolore” le dico.
“ simo.... È morta” mi dice. “ io non la sento più. Non sento più nemmeno l'altra” respiro per cercare di non aggravare la cosa. Mi stavo spaventando anche io.
“ non dire così amore. ” nel mentre i dottori chiamano ogni strumento che serve. Emma mi stringe la mano e inizia a piangere. Le asciugo le lacrime.
“ non andare mai via da me” mi dice. Le lascio un bacio sulla guancia. Poco dopo un pianto disperato.
“ eccola una principessa. Ammazza tesoro quanto sei grande. ” mi sporgo per vedere. Le lacrime mi scendono. Urla proprio forte. Un pianto di benvenuto al mondo. Tagliano il cordone e portano via. Il suo pianto si sente ancora. Tirano fuori la seconda. Emma mi guarda.
“Simo... Perché non piange. Perché? Non vedo niente mia figlia. Simone. Dove?” le accarezzò i capelli. Sento poi « levate il cordone velocemente si sta strozzando.» la vita mi passa davanti. In meno di pochi secondi. Non credevo che cosa stava succedendo. L'unica cosa che vedevo adesso era Emma piangere.

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Mille passi con te ♥️
Fanfiction•Ci vuole coraggio per innamorarsi, ma ci vuole ancora più coraggio per tornare indietro e riparare quello che si è rotto. •