Mille passi con te ♥️

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“ sono a casa” urlo entrando in salotto. Non vedendo nessuno. Vedo Emma arrivare e abbracciarmi. Stamattina sono uscito presto lasciandola da solo con le bambine. Siamo soli ormai da settimane ma abbiamo promesso alla famiglia di Emma che saremo scesi presto a Malta per staccare anche un po' la spina. Sto lavorando tanto al disco nuovo. Non vedo l'ora di fare ascoltare qualcosa ai miei fan. Emma invece pare essersi ripresa alla grande con la scrittura. Così ho deciso di farle una sorpresa. Domani dovrebbe arrivare una nuova pianola. So quanto ne avesse bisogno è la mia lo portata giù a Roma da poterla utilizzare quando stiamo dai miei. Nonostante abbia anche il pianoforte.
“ ciao amore”
“ ciao pupa. Come va qui?” si allunga sulle punte e mi bacia.
“ sto bene. Ho fatto un di sistemazioni nella stanza delle bambine anche se al momento stanno con noi. Adesso dormono. Hanno passato il pomeriggio sveglie senza lamentarsi. Mi sono meravigliata. Gaia è crollata però per prima attaccata al mio seno. Aurora c'ha messo un po' di più a dormire. Credo non avesse molto sonno. Vorrei però che riposassero. ”
“ amore tranquilla. Quando sono stanche crollano. Non iniziamo con le preoccupazioni del dormire. ”
“ si hai ragione. Come è andata a lavoro?” mi tolgo la giacca.
“ tutto bene. Ho iniziato a incidere qualcosa che mi piace tanto. ”
“ sono contenta. ” la vedo un turbata. Mi guarda per un secondo “Simo”
“ dimmi”
“ come hai intenzione di passare il Natale? So che le bambine saranno piccole. Ma vorrei passare almeno una festa con loro. ”
“ sai che non potremmo stare molto divisi. Non riesco a starti lontano. E adesso che ci stanno anche loro peggio...”
“ si lo so. Ma se scendiamo giù sono sicura che i tuoi capiranno. ”
“ vuoi proprio scendere a Malta?” annuisce.
“ sono nove mesi e più che non scendo. Tra tante cose non sono potuta andare. So che potrebbe darti fastidio questa cosa e ti può sembrare come se non volessi stare con te però... Non è così. Mi manca la mia terra e ho bisogno di passare anche del tempo con la mia famiglia e con i miei amici. Ho comunque 22 anni. ” non dico nulla. Ascolto attentamente il suo discorso. Non volevo obbligarla a stare in realtà dove non le andava semplicemente capivo che sentiva un vero e proprio distacco.
“ d'accordo” le dico.
“ che cosa?”
“ passeremo natale giù”
“ Simo posso andare anche solamente io. Non ho nessun problema. Se vuoi stare con la tua famiglia” scuoto la testa. L'idea di allontanarmi da lei e dalle nostre bambine mi faceva uscire di testa. Non vedevo più un motivo per cui dovessimo fare le vacanze separati. Le feste separati. Eravamo una famiglia. Dove andava lei andavo io. Vorrei che fosse in realtà lo stesso.
“ non penso che sia giusto stare separati per natale. Prenoterò qualcosa e andremo dai tuoi. I miei capiranno sicuramente” dico senza alcun problema ma sembrava in realtà crearne a lei. Non stavo capendo.
“Emma che c'è? Che vuoi dirmi? Sei strana!”
“ no niente pensavo che volessi stare con i tuoi genitori Sara tua nonna. ”
“ per quale motivo dovrei stare lontano da te in un giorno di festa. Se prima lo facevamo è perché ci sentivamo di fare in questo modo. Ora siamo una famiglia. Ma se non vuoi che scendo...”
“ no non è questo. Pensavo soltanto quello che ti ho detto prima. ”
“Emma guardami... Cosa succede? ”
“ niente. Mi fa solo strano che adesso cambierà tutto. ”
“ in che senso?”
“ che saremo appiccicati come due cozze esattamente come se fossimo sposati”
“ perché dovrebbe farti strano. Abbiamo due bambine Emma. Saremo una famiglia a tutti gli effetti non siamo sposati ma.. conviviamo e tutto.”
“ vorrei ogni tanto riavere le mie libertà. Magari scendere dai miei fa sola come facevo prima. Potermi le bambine con me. Godermi loro. ” mi stacco da lei avendo poco fa le mani suoi fianchi. Mi stava tagliando fuori? Voleva la libertà... Come se non esistessi? “ non fraintendere...”
“ hai già detto tutto. Vado a farmi una doccia”