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“ dai amore ” siamo appena arrivati a Malta Emma si è addormentata durante il viaggio come le piccole. Domani è Natale e come stabilito lo festeggeremo qui nella piccola isola. Dopo santo Stefano passeremo un po' di tempo a Roma con la mia. Così i nonni potranno godere delle loro nipotine.
Vedo che apre gli occhi.
“ ehi finalmente. Dobbiamo scendere altrimenti ci lasciano qua.”
“ cavolo simo mi sono addormentata”
“ hai fatto bene. Adesso andiamo mhm?” tengo in braccio Gaia mentre Emma aurora scendiamo giù dall'aereo coprendole bene per via del vento freddo. Arriviamo dentro l'aeroporto e prendiamo le valigie o meglio io le prendo. Emma riesce a prendere anche Gaia con l'altro braccio. Arriviamo dove ci aspetta la famiglia di Emma.
“ ciao ragazzi” urla Rosanna facendoci ridacchiare. Conrad prende subito una delle nipotine mentre io saluto Kurt. Emma sua madre. Vedo che hanno con loro una carrozzina gemellare.
“ è questa? ” chiedo mentre guardo tutti. Mio suocero abbassa la testa e mi viene da ridere.
“ lo abbiamo preso per quando starete qua. Se no le cucciole starebbero fisso in braccio e non mi sembrava il caso ”
“ tranquillo Conrad hai fatto benissimo. ”
“ per fortuna” ridacchio. Mettiamo le gemelle dentro la carrozzina e emma le spinge.
“come state voi?” chiede Rosanna avvicinandosi ad Emma che avevo preso per mano.
“ noi stiamo bene. Il lavoro va bene e io appena avranno tre mesi riprendo a stare in studio. Sto sistemando alcune canzoni e simo mi da sempre una mano ”
“ Rosanna non ascoltarla, non ha bisogno di me per comporre lo sa fare più di quanto immagina. Quello che ha seriamente bisogno sono io che spesso non ne cavo piede con le tonalità. Nonostante le canzoni me le scriva io. ”
“ diciamo che vi date una mano tutti e due” afferma Kurt facendoci annuire.
“ qui invece? Come vanno le cose?” chiedo.
“ anche qua tutto bene. Siamo felici di vedervi qua”
“Emma ci teneva tanto. Visto che non riesco a starci lontano ho deciso di scendere anche io. Ma se vuole vedere le sue amiche da sola, resterò con voi e le pupe, è libera di fare ciò che si sente.” da quella discussione avuta avevo capito che ci tenevo a Emma più di quanto potessi solo immaginare. Avevo capito che il mio amore era veramente tanto grande a volte da non farmi vedere i suoi bisogni. Era giusto che avesse i suoi spazi senza essere oppressa.
“ non ti preoccupare perché questa notte è Natale e lo passeremo tutti insieme. Magari domani mattina passo dagli altri. ”
“ fai ciò che senti mhm” annuisce. Le lascio un bacio tra i capelli. Entriamo nella macchina di Conrad che era abbastanza grande da farci stare tutti. Emma mi stringeva la mano mentre guardava le nostre bambine più sveglie che mai. Si guardavano intorno e ogni tanto facevano i loro versetti per essere certe che ci siamo anche noi.
“ ti amo” mi dice baciandomi a stampo velocemente. Si vergognava a baciarmi davanti i suoi genitori. Mi stringe un fianco.
“ questo sarà il nostro primo Natale con le bambine. Sai non vedo l'ora che crescano così da poter vivere davvero la magia del natale” Emma a differenza mia adorava le feste. Il Natale e il resto che ne veniva. Amava stare circondata dalla sua famiglia e scattare i regali come se fosse una bambina. Invece io tentennavo. Non è che non mi piacesse ma il fatto di stare tutti li in un angolo di stanza a mangiare come se non ci fosse un domani mi metteva ansia.
“ anche io amore” adesso era diverso. Avevamo due bambine e avremmo fatto di tutto per renderle sempre felici. Adesso erano piccole non potevano capire ma presto sarebbero crescite r avremmo avuto gatti da pelare. So che se prendono il carattere di Emma potrò darmi a gambe levate molto preso.
Gaia inizia a piangere, Emma si guarda il polso e capisce che ha fame. Aurora invece pare essersi addormentata.
“ nonno dolcissimo una l'hai fatta andare ko. L'altra no. ” il padre di Emma inizia a ridere.   Prendo il lenzuolo e cerco di coprire Emma che la vedo sbottonarsi. In poco tempo la tetta destra è fuori e Gaia si attacca subito al capezzolo. È pure tanto affamata. Kurt mi guarda e ride.
“ quanta gelosia!” rido pure io adesso. Si un po' lo ero ma credo sia normale.

*Spazio autrice:

Ciao ragazze. Oggi avevo una matta voglia di scrivere. Non so spiegarmi come sto. Sto passando dei giorni molto difficili. Ho il cuore a pezzi. E di notte non dormo per niente. Mi fermo a fissare il vuoto mentre nel cervello mi rimbomba quella telefonata di mercoledì mattina.
È tutto alquanto assurdo e ancora davvero non ci credo.
Non so come è venuto il capitolo. Grazie a tutte le persone che mi hanno lasciato un messaggio nei commenti. Grazie a chi mi ha scritto in direct su Instagram preoccupandosi per me.
Grazie a voi che non mi avete lasciato sola.
Vi voglio bene.
Jessi*

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