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Non stavo capendo nulla da quando aveva detto quella frase. Lo guardo negli occhi. Non credevo nemmeno che lo avesse detto.
Simone non era solito a dire queste cose.
“ cosa hai detto?”
“ lo hai sentito benissimo. Non te lo ripeto” dice ridacchiando stringendomi ancora di più il fianco.
“ no è che non ho sentito bene”
“ oh certo! Sei a millimetro da me è non hai sentito” annuisco e lui sorride.
“ te lo dico per l'ultima volta” annuisco felice “ MORIREI SENZA DI TE”
“amore mio” gli butto di nuovo le mani al collo. La sedia si muove e per poco non cadiamo. Simone rise fortissimo io un po' di meno.
“ troppo entiasmo muscat”
“ sono felice”
“ per fortuna che lo sei” riesce ad alzarsi con me in braccio. Mi porta sul divano, mi tiene stretta a lui stando attento al piede.
“ che mangiamo oggi?" Chiedo con un certo languirino nello stomaco.
“ cucino io per emmina pupa”
“ mi devo fidare?”
“ stai mettendo in dubbio le qualità da chef?” scuoto la testa. Si sentiva offeso ogni tanto quando gli dicevo così. Mi avvicino alle sue labbra. Lo baciò con passione lasciandomi trasportare in uno dei baci più belli che mi abbia mai dato.
“ quindi allora cosa mi cucini?”
“ riso con funghi”
“ oddiooo! Sento già l'odore arrivare fino a qui” ride e mi morde la guancia. “ piano che mi fai male”
“ ma che male. Male” mi sfotte un po' “ ho chiamato Marco comunque ieri sera voleva sapere come stavamo”
“ per fortuna che mi ricordavo il codice del tuo telefono se no non sapevo nemmeno come avrei fatto”
“ avrei dormito sul marciapiede ”
“ ma non credo proprio simo. Non ti avrei lasciato la. Nemmeno se fossi arrabbiatissima con te”
“ non lo eri?” chiede prendono le labbra facendole diventare un pesce.
“ no non lo ero. Avevo solo il pensiero di aver perso nostro figlio. Me la scontavo con te. Una cosa mia mentale ”
“ e adesso come ti senti?" Mi chiede baciandomi il collo. Gli passo la mano dietro la nuca e continua a tracciare ogni pezzo di pelle.
“ sto meglio. Alcune volte mi sogno di averlo tra le braccia. O magari poterlo sentire dentro di me”
“ anche io ogni tanto sogno di averlo tra le mie braccia, magari che mi prendo cura di lui o di lei per far riposare te” sento che parla mentre sta appoggiato alla mia spalla incastrato nel incavo del collo.
“ quindi ci saresti stato”
“ certo. Perché non avrei dovuto? Sei la mia donna e io il tuo uomo. Anche se siamo giovani un bambino è impegnativo io però ne sarei preso cura. ”
“ è bello saperlo. Magari dovesse succedere la prossima volta non avrò paura di una tua reazione”
“ la prossima volta me lo dirai subito. Faremo il test insieme e se fosse positivo ti amerei ancora più”
“ avrei solo paura di una cosa simo” mi guarda adesso negli occhi. Passa una mano sul mio fianco andando dietro la schiena.
“ di cosa amo?”
“ che poi le attenzioni vadano o a lui o a lei e, io e te ci allontaniamo”
“ faremo in modo che non accada tutto quello che possa allontarci. Amarci. Coccolarci. Farci forza. Parlare”
“ Ti amo ” gli dico mentre lui sorride e mi bacia. “ ora però me lo cucini questo riso ho fame”
“ va bene bambina”
“ la tua” annuisce. Si alza un po' si tiene per le mani sul divano e mi guarda dritto negli occhi.
“ solo la mia” non dico nulla lo faccio avvicinare e mi bacia. Mi lascio trasportare dalla passione. Ci stacchiamo per prendere fiato e decido che mentre va a fare il pranzo io chiamerò i miei. Sperando che mi rispondano.

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