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Non riuscivo a calmare la mia rabbia. Non poteva aver detto quelle cose ad Emma. A lei che non fa mettere i piedi in testa da nessuno. Lei che si è sollevata da sola per gli insulti che ha preso. Ero furioso con me stesso per averla lasciata quando non dovevo.
“Simone calmati per favore!”
“ io gli spacco la faccia a quello non ha capito niente”
“ tu non spacchi la faccia a nessuno Simone. Ti devi calmare. Sapevo che sarebbe finita cosi”
“ Emma non lo difendere” rispondo duro. Vedo che fa un passo dietro e mi maledico per come l'ho risposta.
“ non lo sto difendendo. Ti sto chiedendo di calmarti perché mi stai facendo paura. Non ti ho mai visto così. Non pensavo che questa situazione ti facesse sentire in questo modo. Sarei dovuta tornare a casa da sola. ”
“ ma che dici ?  No Emma scusami. Ma io quanto sento certe cose vado in palla e non capisco più niente. Se si tratta di te ancora peggio. ”
“ ti ho capito. Gli hai tirato due cazzotti spero soltanto che non avrò repulsioni a lavoro simone”
“ ci parlo io con Alboni. Non ti preoccupare. Non cambierà niente nel tuo lavoro Emma” annuisce. Mi avvicino sempre di più al suo corpo. L'abbraccio fortissimo. La sua faccia appoggiata al mio petto. Ti devo proteggere Emma. Non posso permettermi ancora che ti succeda qualcosa.
“ non ti accadrà più niente Emma” sussurro.
“ so che con te sarò protetta ma certe cose non puoi cambiarle ”
“ non si deve minimamente avvicinare Emma. Io non rispondo di me. ” le dico guardandola meglio negli occhi. Mi sorride accarezzandomi una guancia.
“ non piangere più ok. Non mi piaci con gli occhi tristi e infelici ” mi bacia a stampo.
“ la coppietta felice adesso. Prima si butta merda e frecciatine poi si rimettono insieme come niente fosse.” sento Federico dire queste parole. Conto fino a 200 prima di partire di nuovo per la tangente.
“ non sai le cose lascia perdere. ”
“ oh fidati sei un poverino. Sai usare solo la violenza come prima perché non sai neanche parlare ”
“ non reggeresti il confronto federí!”
“ sei solo davvero un poverino. Insieme a lei fate la coppia dei poveracci. Non sapete manco voi cosa volete fare.” si tocca il naso. Emma mi trattiene per un braccio  ma mi libero. Sono di nuovo verso di lui.
“Simone no” Benji mi dice guardandomi in faccia
“tu cazzo centri eh! Ma lo senti come parla l'amico tuo? Ne vuoi anche tu? ”
“ non ha senso che tu continui a piacchiarlo”
“ non ti preoccupare non lo ammazzero anche se l'idea non sarebbe male. Almeno la smette di dire cazzate ”
“ non sto dicendo cazzate! L'hai lasciata tu Emma. Io me la sono fatto stop!” urla. Sposto velocemente l'amico suo che voleva tenermi buono. Spingo Federico facendolo cadere in terra. È così fragile che manco reggerebbe il confronto con la mia statura.
“ sei un pezzo di merda! ” urlo. “ Avevi detto che non l'avresti mai toccata. In nome della nostra amicizia. Tu non sai nemmeno cosa voglia dire perdere degli amici. Il mondo che ti crolla addosso. Emma non era più la mia fidanzata in quel momento questo è vero, lei ha le colpe di non aver dato importanza a noi, ma tu... - lo spingo di nuovo visto che si era rialzato ma non cade adesso - ... hai giocato con i suoi sentimenti. Hai giocato sporco. L'hai presa in giro. Divertendoti. Ti dovresti fare schifo!  Come fa Paola a guardarti in faccia? Avevi detto di non essere fidanzato quando era in contrario. Stavi una ragazza e te ne sei scopato un'altra” spingo di nuovo. Sento il viso prendermi fuoco. Sono incazzato nero.
“ te la stai prendendo troppo a cuore” mi dice. “ non si sa difendere da sola la bella maltesina?”
“ tu non devi nemmeno guardarla più in faccia. Dimenticati di lei. Di tutto” gli dico ancora più arrabbiato di prima.
“ a letto ci sa fare. Ha due tette che ..” gli sfrerro un destro che mi fa un male cane. Lo vedo sanguinare. Emma mi tira velocemente. Spingendomi fortissimo riesce a spostarmi. Ha le lacrime agli occhi. Non deve. Questa umiliazione non se la merita non ancora una volta.

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