“ Simo Emma” la voce di Maria ci richiama. Siamo buttati sul divano a farci le coccole mentre il mio ragazzo fa anche zapping sul televisore. Siamo tornati dal parco dopo aver mangiato anche un gelato Insieme. Devo dire che ne avevo proprio bisogno di passare del tempo con lui. Sembrava di rivederci dopo giorni lontani. Forse non mi ero veramente accorta del fatto che ci stavamo facendo sul serio del male. Alziamo lo sguardo.
“ ehi ” dice Simone.
“ domani io e Sara torniamo giù. Voi siete in grado di stare da soli?”
“Si mamma te lo detto stai tranquilla”
“ mi preoccupo”
“ Maria non ti preoccupare invece. Simone si prenderà cura di me. Non litigheremo”
“ questa è una bella notizia” ridacchiamo.
“devl rientrare a lavoro quindi non posso trattenermi”
“ hai fatto già tanto Maria non ti devi assolutamente preoccupare” le dico. Mi alzo un po' il busto.
“ la cena comunque è quasi pronta”
“ che se magna?” chiede Simone in romano facendomi ridere. Quasi sempre gli si sentiva l'accento della sua terra. E mi faceva uscire di testa. Adoravo quando parlavo il dialetto. Lo rendeva più bono. È soprattutto mi faceva provare piacere. Simone si volta verso di me guardandomi.
“ che c'è?” sento le guance avvampare per aver avuto un pensiero del genere.
“ oh nulla” dico cercando di sviarmela. Ma non ci riesco perché Simone insiste. Maria si allontana.
“ che c'è?” chiede di nuovo. “ parla” rido.
“ mi piace quando ecco... Parli nel tuo dialetto. I miei ormoni...” mi bacia. La sua lingua entra nella mia bocca senza lasciarmi via di scampo. Sento la sua mano accarezzarmi la Coscia e salire sempre più su.
“ bella sei”
“ solo perché mi eccito quando parli in romano?” chiedo facendolo ridere di gusto.
“ da quando parli in questo modo sporco?”
“ chi va con lo zoppo impara a zoppicare si dice così no? Te lo detto anche l'altra volta!”
“ oh sì certo!” ride ancora.
“ smettila! O ti giuro che non te la do più!”
“ quante minacce muscat”
“Simone non provocare. Sai che ne sono capace!” mi guarda in cagnesco. Come se avessi detto una assurdità. “ se continui davvero resti a secco”
“ oh non ne hai il coraggio di restare senza il mio amico”
“ tu dici?” alzo il sopracciglio
“ dico dico. Poi chi ti soddisfa come piace a te”
“ porco”
“ eh certo! Sempre colpa mia alla fine” ridiamo insieme e lo bacio a stampo.
“ come ci siamo finiti così amore?”
“ non lo so pupo. Ma credo sia giusto anche così. ” mi ribacia sento la sua mano toccarmi un seno da sopra la maglietta. Un colpo di tosse ci fa staccare. Sara ci guarda. Poi si mette le mani in faccia.
“ io non ho visto nulla. Rendetevi presentabili a tavola grazie” dice andandosene.
“ povera come al solito facciamo le nostre figure”
“ è grande capisce!”
“ Eddai simo! È tua sorella. Poveraccia!”
“ lo so. Si trovasse uno è lo facesse pure lei no?” si alza. Come se poi non andrebbe ad investigare nella vita della sorella. Per sapere con chi si frequenta.
“ perché le lasceresti liberata?” prendo le stampelle per alzarmi in piedi. Alza le spalle.
“ può darci. Sono dell'idea che prima o poi anche lei deve farsi una vita. Non può stare sempre dietro a me e a te. Quindi forse sarei molto geloso. Ma è giusto che si trovi la sua strada ”
“ sono contenta che tu possa pensarla così ” si volta.
“ cosa sai che io non so?” ecco che già entrava in para.
“non so nulla. Ma qualora fosse successo quello che pensi Sarà te lo avrebbe detto! ” annuisce felice e andiamo a cena.
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Mille passi con te ♥️
Fanfic•Ci vuole coraggio per innamorarsi, ma ci vuole ancora più coraggio per tornare indietro e riparare quello che si è rotto. •