3 giorni dopo
Sono in Warner sto aspettando il produttore. Federico non mi ha rivolto nemmeno un ciao da quando è arrivato. Al contrario di Benji che mi ha abbracciata. Simone è rimasto a casa anche se voleva venire. Glielo vietato. Devo lavorare. Non voglio casini qua dentro. Rischio poi di perdere il posto per la sua gelosia. Capisco che la situazione non è facile ma non posso farci nulla.
“ buongiorno a tutti” vedo entrare Marco albino, addirittura il presidente la cose è grossa, che ci guarda. Sembriamo al primo giorno di scuola. Nessuno si guarda in faccia. Tutti messi in posti diversi.
“ ciao Marco” dico io
“ eh beh che sono queste facce stamattina?”
“ c'è grande tensione” dice Benji.
“ noto veramente. Ragazzi ma ne avete voglia di fare questa cosa? È un duetto che potrebbe spaccare lo sapete?" Nessuno risponde. Federico continua a guardare per terra. Mi infastidisce questo atteggiamento.
“ Marco puoi scusarci un secondo?” chiedo mentre tiro Federico per un braccio facendolo uscire dalla stanza di registrazione.
“ cosa vuoi ottenere?”
“ perché mi parli? Il tuo ragazzo non ti ha impedito di parlare con me”
“ lascia Simone fuori da queste cose. ”
“ sei succube di lui. Non fai altro che dargli retta.”
“ oh guarda se fosse per lui io non sarei nemmeno qua. Ma faccio di testa mia, per me il lavoro è importante”
“Emma l'ultima volta mi hai chiesto di lasciarti in pace non mi hai nemmeno dato modo di parlarti”
“ non ho nessuna intenzione infatti di sentire i tuoi mi dispiace per quello che poi è successo. Mi pento ogni giorno di essere venuta a letto con te. ”
“ sei solo una poverina”
“ io? È perché mai scusa. Solo perché evidentemente non ti ho più dato corda. Mi dispiace a me per Paola per tutti gli insulti che mi sono presa. È colpa mia. Sono stata ingenua. Ti ho creduto sul fatto che eri single. Mi hai abbindolato”
“ io credo che anche tu volevi scoparmi”
“ ma che cazzo dici?” si era realmente fumato il cervello. Io non mi ero mai fatta nessun pensiero su di lui. È successo quando ero ubriaca è a me basta realmente un bicchiere. Per questo Simone quando andiamo a bere qualcosa resta sempre vicino a me.
“ dico la verità. Avresti potuto dirglielo anche a Simone che lo volevi anche tu da sempre” la mano mi parte sulla sua guancia.
“ non ti permettere mai più. Io amo Simone, è tutta la mia vita, quando ci sono stata stavo male per lui.” respiro. Sento gli occhi bruciarmi “ dovresti ringraziarmi che lui non è qua. Voleva venire ti saresti beccato un cazzo in faccia che neanche la tua ragazza ti avrebbe riconosciuto. Aveva ragione sei solo in pezzo di merda che non riesce a guardare la realtà dei fatti: tu non mi piaci se ci sono stata è perché non ero in me. Sappi che non ci sarà nessun'altra volta. A questo punto aveva fatto bene Paola a lasciarti. Sei solo un coglione. ” urlo. Gli altri escono dalla stanza e scappo via. Sento che qualcuno mi segue e mi accorgo che è Giulio il produttore di Filippo.
“Emma ”
“ Giulio ho lasciato la borsa in studio, chiama Simone. Io...” inizio a piangere
“ non dovevi lavorare?”
“ non farò nessun duetto con questa gente. Non mi importa se Marco se l'ha prenderà. Sono troppo ferita per cantare con quello li” annuisce. Mi siedo sul divanetto. Fa ciò che gli ho chiesto e ritorna con tutto. Il telefono nelle mani.
“Sta arrivando Emma”
“ grazie” sono troppo sconvolta per chiamarlo. Sarebbe entrato nel panico e da qui ad arrivare ci avrebbe messo più tempo.
“ ma che è successo?”
“ Odio le persone che devono per forza aver ragione. Mi sono presa degli insulti senza alcun senso. Mi sono sentita dire che sono una troia solo perché sono stata con Federico è.. lui mi aveva detto che non stava più con Paola. Sono stanca. Voglio avere la mia vita senza dover preoccuparmi di quello che la gente pensa di me” continuo a piangere. Poco dopo vedo Simone fa ingresso nel atrio.
“amore” mi butto tra le sue braccia che mi stringono subito.
“ ehi non piangere. Emma. amore.
“ mi dispiace per tutto simo. Tu non ti meriti una ragazza come me. ”
“Emma cosa dici? Chi ti ha messo in testa queste cose?”
“ ho litigato con Federico. Non mi guardava in faccia. C'era una tensione che si tagliava con il coltello. Gli ho gettato tutto in faccia. Mi ha detto che io volevo scoparmelo. Che mi faccio fare il lavaggio del cervello da te.
Volevo solamente mettere le cose a posto prima di iniziare a lavorare. Ma è solo un casino. ”
“ Emma adesso calmati o ti sentirai male. Ci parlo io con federico”
“ no simo. Ho già esagerato io. Lascia perdere. Portami a casa” scuote la testa e non appena Federico con Benji si avvicinano verso il nostro posto. Simone mi lascia è a passo svelto è faccia faccia con il primo.
“Simone!” gli urlo perché cinque minuti dopo gli ha tirato un cazzotti in faccia.
“ questo è perché non hai nemmeno un minimo di considerare per quanto Riguarda l'amicizia. ” gliene tira un altro. Mi metto le mani in faccia. Mi avvicino per dividerli come sta cercando di fare Benji.
“ questo è perché tratti le donne come se fossero i tuoi giocattoli. Emma è libera di fare il cazzo gli pare di certo non è soggetta da me. Tu devi stargli lontano altrimenti quel cazzo di viso te lo rovino. Hai capito Federico??” urla fortissimo. Li riesco a dividere. Portando via Simone che urla ancora qualcosa che non sto a sentire. Usciamo dalla casa discografica.
“calmati cazzo! Calmati!” gli dico mentre lo vedo ancora nervoso e con la vena gonfia. Non lo avevo mai visto così.
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Mille passi con te ♥️
Fanfiction•Ci vuole coraggio per innamorarsi, ma ci vuole ancora più coraggio per tornare indietro e riparare quello che si è rotto. •