È passata un ora da quando la ginecologa è passata a visitarmi. Era in turno quindi è corsa subito. Ho ancora molti dolori. Mi ha detto che devo stare tranquilla perché le bambine si agitano insieme a me. Deve verificare alcune cose. Mi ha anche detto che potrebbero intervenire per non fare accadere nulla di male. Sono solo però alla 23esima settimana non posso fare nascere le mie bambine adesso. Sono troppo piccole. Potrebbero non sopravvivere.
Non so nemmeno se Simone è stato chiamato. Era a Roma è se prende il treno ci vorrà tipo tre ore per essere qua se non di più. Guardo lo schermo e noto i battiti cardiaci. C'é il mio un po' a frequenza abitata. Uno abbastanza normale e il terzo invece è peggio del mio. Non so veramente che fare. Vedo un infermiera tornare dentro.
“ che succede?” chiedo subito.
“ signora deve stare tranquilla. Glielo chiediamo per favore!” mi dice mentre si mette i guanti.
“ non posso stare tranquilla. Ho già perso un bambino. Io... Non voglio perdere anche loro”
“ se lei continua ad agitarsi fa solo che peggio. Ora torno a visitarla. Sente ancora dolore?”
“ un po'”
“ dove?”
“ giù a destra nel basso ventre”
“ d'accordo. Ora apra le gambe che controllo l'utero” annuisco. Faccio come mi dice controlla con una mano la profondità. Sento un fastidio enorme.
“ allora le bambine stanno già in posizione. Il problema che siamo solo alla 23esima settimana. Non sono ancora formati del tutto gli organi compresi i polmoni è una volta fuori di qui possono avere dei problemi più o meno gravi a seconda della situazione” sentivo l'angoscia salire sempre di più. Le lacrime bagnarmi la faccia. “ adesso ti portiamo nella stanza dove facciamo l'ecografie, te ne farò una interna per vedere meglio la situazione. ”
“ io voglio il mio fidanzato” dico subito.
“ non so niente. So solo che ho avvisato i signori di farlo chiamare” annuisco. “ torno subito ok?” non posso fare altro che dire di sì. Continuo ad avere il monitoraggio addosso e quei battiti che si muovono troppo veloce in mia figlia. Mezz'ora dopo la porta si apre di nuovo è appare Simone tutto spettinato. Con la giacca nelle mani il fiato corto.
“ Simo. Non ti ammazzare ti prego. Respira pure tu” si avvicina senza dire nulla. Mi bacia e sento un po' di ossigeno entrare nei miei polmoni. Quanto mi era mancato.
“ mi chiamato signora Camilla. Che diamine succede? Non mi ha saputo dire molto”
“ stamattina quando mi hai chiamato io a lavoro non ci sono andata. Avevo dei dolori e ho preferito non andare. Durante la giornata mi sono passati. Pensavo fossero cose passeggere. Lo sai che la ginecologa aveva detto che avrei sentito dei dolori per via dello spazio che vogliono crearsi. Pensavo fosse questo. Non volevo preoccuparti. ”
“Emma dovevi dirmelo io... Avrei lasciato lavoro giù e sarei venuto qua. Sai quanto siete importanti per me. ”
“ lo so. Ma ti giuro che pensavo fosse una cosa futile. Mi sono sentita male, ho chiamato signor Franco che mi ha portato qua. Una delle bambine ha il cuore più veloce dell'altra. È sofferente. Non lo so cosa accadrà. La ginecologa ha detto che potrebbero operarmi perché non può restare così. Adesso mi stanno facendo i controlli.
Simo io non voglio. Non voglio che nascano ora è prematuro. Sono troppo piccole. È se poi muoiono? Come facciamo? Io...” mi accarezza una guancia.
“ ho fatto il prima possibile per essere qui. Ho preso l'aereo speravo di arrivare un po' prima. Ma niente. Senti adesso dobbiamo stare tranquilli ok. Vediamo cosa dicono i medici. ”
“ non voglio fare nessun cesario”
“ Emma se è neccessario per il bene delle bambine dovrai fare ciò che ci dicono. Non fare di testa tua”
“ Simo ma sono piccole. L'infermiera mi ha detto che i loro polmoni non sono ancora del tutto formati. Come pensi che possano vivere fuori dalla mia pancia. ” mi bacia la fronte cercando di farmi stare più calma. Mi rilasso al suo tocco e respiro.
“ adesso non ci pensiamo. Finiamo i controlli e vediamo ok?” annuisco.
“ posso avere un bacio? Anche uno piccolo?” mi sorride subito e ricambio. Si avvicina e mi bacia. Schiudo le labbra per dargli modo di far incontrare le nostre lingue. Mi stringe la mano e continua a baciarmi. Ci stacchiamo poi per riprendere fiato.
“ ci sono io con te non vado da nessuna parte ok?”
“ ok amore”

STAI LEGGENDO
Mille passi con te ♥️
Fanfiction•Ci vuole coraggio per innamorarsi, ma ci vuole ancora più coraggio per tornare indietro e riparare quello che si è rotto. •