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Simone è parecchio agitato. Tra poco tocca noi. Sembra che è lui che dovrà essere visitato. Passo una mano sulla coscia destra accarezzandola. Alza lo sguardo verso di me spegnendo l'iPhone dopo aver risposto ad Alex.
" devi lavorare?" chiedo subito.
" no. Mi comunicava delle cose della Sony "
" se devi andare in riunione non esitare Simo"
"Emma non ti agitare. Stai tranquilla. Non devo andare a lavorare. " mi lascia un bacio tra i capelli. Mi appoggio alla sua spalla.
"Muscat" . Ci chiama l'infermiera del medico. Ci alziamo ed entriamo dentro.
" buongiorno" dico mentre il dottore alza lo sguardo. Simone sta alle mie spalle.
" oh ciao Emma come stai?"
" bene dottore" rispondo.
" allora prima di tutto stenditi nel lettino. Dobbiamo fare un controllo sulla pancia per vedere se va tutto bene. Poi ti levo il gesso"
" d'accordo" mi stendo sul lettino con l'aiuto di Simone. Respiro. Mi mette il gel e controlla il tutto.
" qua tutto è nella norma Emma. Puoi benissimo tornare a fare quello che facevi prima, naturalmente limita ancora i pesi ok?" annuisco senza fiatare.
" adesso ti tolgo il gesso. Ti mando al piano di sotto per una radiografia così vediamo se le ossa sono apposto o ti devo di nuovo fasciare"
" dovevo portarlo solo per qualche settimana dottore"
" si Emma però le ossa del piede possono essere molto tardive a curarsi"
" va bene." si allontana e chiama due infermieri per portarmi giù. Simo mi dice che mi aspetta qui. Non dico nulla. Spero che vada tutto ok.

...

Una volta che torno il dottor rossi saluta gli infermieri che gli consegnano la lastra. Simone mi lascia un bacio sulla fronte.
"allora Emma.. mi ha detto il tuo ragazzo che a volte la mattina hai dei capogiri"
" si ma... Io e lui non facciamo nulla da tanto. Lo avrebbe visto anche lei che.. ecco non posso essere di nuovo incinta." dico velocemente. Il medico mi guarda per alcuni secondi. Sento le guance surriscaldarsi.
" Emma tranquilla. Ho visto che non lo sei. È so anche da lui che ti ha rispettato perché non gli sembrava il caso. "
"Ecco" Simone da quando ero uscita dall'ospedale non aveva minimamente provato a sfiorarmi in quel senso. Uno: perché io lo tenevo a distanza. Due : perché mi sempre detto che nonostante io lo facessi partire con gli ormoni, non poteva forzarmi visto l'intervento avuto.
" quindi a cosa potrebbe essere causato?" chiede il mio fidanzato.
" potrebbe essere debolezza. Anche stanchezza. Oppure stress. "
" ma non sto facendo nulla dottore"
" ti tiene a letto eh!" esclama ridendo. Facendo ridere Simone e pure me.
" più o meno. Non vuole che carico tutto sulla gamba. Si preoccupa anche se respiro"
" è normale. Hai avuto un intervento e la caviglia non era ancora stabile."
" ha ragione Simone. Senti ti prescrivo delle vitamine da prendere una di mattina e una prima di andare a dormire. Se non migliori torna che ti faccio fare delle analisi. Non dovrebbe essere comunque nulla di grave. " annuisco tranquilla adesso. Simone mi stringe la mano.
" allora vediamo qua" controlla la lastra alla luce. " ok Emma. Dovrò metterti la fascia e il tutore per tenere dritta ancora una volta la caviglia. Alcune ossa non sono del tutto sanate. Devi avere pazienza!" sbuffo un po' come se fossi una bambina. Non volevo più quel coso addosso. Ero stanca di camminare con le stampelle e di non avere la mia dipendenza. Sapevo che una volta tornata a casa Simone mi avrebbe trattato come tutte queste settimane. Mi avrebbe detto di non muovermi. Che a lavoro mi doveva accompagnare lui o avrebbe addirittura chiamato qualcuno per non farmi prendere il taxi da sola.
" devo proprio?" chiedo.
" Si Emma perché altrimenti non guarisci. "
" mi scoccia"
"amore non fare la bambina adesso"
" quella che poi non potrà fare niente sono io te" rispondo dura. Non dice più niente. Il dottore è appena uscito per prendere ciò che gli serviva "scusa non volevo"
" non fa niente tranquilla" mi dice. Sapevo che c'era rimasto male. Simone non era solito a stare zitto quando gli rispondevi scorbutica forse era anche il posto.
" non voglio che mi tieni il muso però"
" non lo sto facendo infatti. " mentiva. Si vedeva benissimo che aveva cambiato espressione. Più dura e con le labbra incurvate per il fatto che era un po' arrabbiato.
"eccomi qua. Allora Emma tranquilla adesso lo fascio e mettiamo questo. Non sentita nulla. Mi raccomando usa sempre le stampelle non camminarci sopra e soprattutto non metterci peso. Altrimenti la prossima volta dovrai tenere ancora tutta questa roba" annuisco e si mette all'opera. Simone stava in silenzio senza nemmeno tenermi più la mano.

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