Milano
Spingo la porta della casa che avrei dovuto lasciare che alla fine non ho lasciato. L'odore di muffa mi arriva dentro le narici e sento mio fratello iniziare a tossire. Mi affrettò ad aprire le finestre per far entrare della buona aria fresca. Il freddo di gennaio inizia a farsi spazio nella cucina . Avevo dimenticato di sistemare tutto. Alcuni scatoloni di roba che avevo da Simone li ho lasciati davanti al tavolino in salone. Non avrei avuto il coraggio di portare tutto di nuovo a Malta è per questo che era rimasta della roba qui. Mio fratello spinge la scatola è per terra cade l'ultima rosa rossa che Simone mi aveva regalato.
“Emma ” si era accorto dei miei occhi lucidi che io sentivo in realtà bruciare.
“ porta tutto in stanza infondo al corridoio. Non voglio vedere niente più”
“ ti sei tenuta tutto?” annuisco. C'erano dentro pure le nostre foto. Ogni regalo che le fan ad ogni instore ci facevano. Ne avevo molti qui ma anche in camera a Malta.
“non credo che avrei potuto portarmi tutto giù. Non è molto, certo ma non me la sentivo di fare il mezzo trasloco ”
“esagerata il trasloco! Per due scatole emzi” ridiamo insieme. Sposta tutto nella stanza in cui gli ho detto e decido di andare in studio mentre mio fratello resta a casa.
Una volta in Warner saluto tutti compreso Roberto.
“ ciao emma”
“ buongiorno anche a voi”
“tutto bene? ”
“ Non mi posso lamentare dai!”
“ meglio così. Dai adesso vieni che iniziamo a incidere. Così sei libera per pranzo e torni dopo”
“ d'accordo. Sento Roby non so se sai dell'invito per la festa della casa discografica”
“ si certo. C'è che non va? ”
“ sai se per caso sono stare invitate anche altre persone non della Warner?”
“ in realtà so che ognuno di voi può portare qualcuno. Filippo ha deciso che siccome la fidanzata ha un pegno credo che venga con biondo” il cuore mi si ferma per alcuni secondi. Sapevo che in un modo nell'altro qualcuno lo avrebbe trascinato se non erano stati invitati dalla stessa Warner.
“ah ok!”
“ che succede Emma?”
“ niente. Non ti preoccupare. Possiamo iniziare era solo una mia curiosità” sto per entrare in sala di incisione ma il mio manager mi blocca per un polso. Alzo gli occhi prima di voltarmi verso di lui.
“ non vuoi vederlo?” colpita e affondata. Che potevo dire in questo momento?
“ non ci sentiamo da un po'. I rapporti si sono rotti e chiedevo soltanto se c'era possibilità che ci incontrassimo”
“mhm ok” non era molto convinto della mia risposta. Mi lascio libera e inizio a lavorare seriamente.
All'ora di pranzo chiamai irama. Volevo vederlo era da tanto che non passavamo una serata insieme. Magari portava anche la sua ragazza.
“ amica! Ma dove eri finta?”
“ in quel di Malta. ”
“ sempre la stai?”
“ si fili”
“ che succede Emma? Ti sento strana, stai male? Vuoi che vengo da te?”
“ ci possiamo vedere stasera per cena. Dovrei finire presto le registrazioni.”
“ ma certo”
“ grazie fili” sto per chiudere quando il mio amico mi richiama.
“ Emma”
“dimmi ”
“ tu e Simone vi date cambio per vedermi. Ieri lui oggi tu. State bene sicuro?”
“filippo, non sento più Simone da un mese quasi. Dal suo compleanno. Non ho notizie di lui se non dalle sue storie. ”
“ mi dispiace Emma”
“ ne parliamo stasera. Per telefono non mi piace”
“ d'accordo emmina” lo saluto e chiudo la telefonata decidendo di tornare a lavoro.Flashback
“Simone fermati!” Emma correva verso il ragazzo che poco fa era scappato. Lo aveva inseguito per tutto il giardino e la hall. Erano in corridoio. Sembrava di essere tornati indietro nel tempo come quando per gioco si rincorrevano nei corridoi degli hotel.
“Emma facciamo tardi.”
“ ti ho detto di fermarti” il cuore batteva velocemente quasi le esplodeva. Aveva corso tantissimo. Luke aveva tentato anche di fermarla insieme a Alex.
“ non ce n'è bisogno Emma. Hai detto quello che avevi da dirmi ora mi devo cambiare.” arrivo da lui bloccandolo per un braccio.
“ non c'era bisogno di correre come un esaurito. Bastava dire che non è la stessa cosa che provi tu. Perché mi hai detto che le cose basta a volerle. ”
“ perché è sempre stato così Emma. Quando abbiamo voluto una cosa ce la siamo presa. Ci siamo lasciati, siamo stati male e siamo tornati insieme perché sentivamo che era giusto cosi” Emma sbuffo per la prepotenza con cui stava parlando.
“ e poi hai deciso che dovevo lasciarci di nuovo” si libero dalla presa cercando di tenere la distanza.
“ non l'ho deciso solo io. Lo abbiamo deciso insieme Emma. Litigavamo tutti i giorni proprio come adesso”
“ non stiamo litigando! ” disse stremata “ stiamo discutendo è diverso. ”
“ ma cosa cambia Emma? ”
“ santo cielo Simone! Non capisci nemmeno la differenza tra litigare e discutere. Ma come siamo messi? Io non so più dove sbattere la testa da quando ci siamo lasciati di nuovo. Non capisco nemmeno più chi sei!!” urlo fortissimo che Simone si spavento. La guardo negli occhi velocemente.
“ io sono sempre lo stesso che ti è stato accanto. Lo stesso che ti ama ancora. Ma non capisci che stando insieme ci stavamo facendo del male”
“ questo lo pensi tu. Io e te penso che l'unico momento in cui siamo felici è quando stiamo insieme. Ti sei fissato con questa storia che stavamo rovinando tutto!!”. Simone alza gli occhi al cielo, si morde il labbro cercando di non far vedere le sue vere emozioni. Stava cercando tenere il più possibile. Non voleva farsi vedere fragile. Sapeva che Emma aveva ragione lui quando c'era lei nei paraggi era felice seriamente. Era se stesso.
“non mi sono fissato è ciò che penso. Io ti amo Emma ma...”
“ ma quella del 'non possiamo stare insieme è una cazzata!'” urlo di nuovo ma stavolta inglese. Gli diede un pugno sul petto.
“ Emma io la cosa di Federico non riesco a digerirla!!”
“ Simone eravamo ubriachi e io mi sono pentita. Io e te ci eravamo lasciati stavo male...”
“ non è una giustificazione da dare. Io non sono mai andato a letto con nessuno. Io ho sempre portato rispetto per la nostra storia. Per i miei sentimenti” Emma senti gli occhi bruciare e le lacrime iniziavano a scendere. Era stata ferita. Aveva pensato tante volte alla cazzata fatta. Non voleva perdere Simone per nessuna ragione.
“ io... Ho sbagliato!”
“ Si Emma hai sbagliato. ”
“ ti chiedo ancora scusa” il ragazzo la tiro per un braccio e la intrappola nel corpo. Non riusciva a vedere Emma così. Non sopportava l'idea che stesse male.
“ mi dispiace Simo. Per tutto. ” Simone lascio un bacio sulla sua fronte e la porto dentro in camera. Il tempo di cambiarsi torno da lei.
“ va tutto bene mhm!”
“ non lasciarmi davvero simo”
“ Emma io sono qua” gli disse stringendola di nuovo. Si sorrisero poco dopo e tornarono giù da tutto il team. Cercando di dimenticare tutta la discussione avuta. Dovevano cantare e il migliore dei modi era quello. Fare finta che non fosse accaduto nulla.*Spazio autrice:
Tutto ciò che è scritto nel capitolo è frutto della mia mente. Non prendete mai niente per certo. Cerco solo di elaborare quello che il mio cervello dice.
Buona lettura. Grazie come sempre a tutte♥️*
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Mille passi con te ♥️
Fanfiction•Ci vuole coraggio per innamorarsi, ma ci vuole ancora più coraggio per tornare indietro e riparare quello che si è rotto. •