Una settimana dopo
Ho finito gli eventi in giro per l'Italia. Manca poco all'uscita del singolo con Filippo. Siamo a febbraio finalmente. Oggi è 4. Sto in studio con mio produttore ho scritto qualche canzone in questi giorni e voglio provare a lavorarci su. A Malta le cose sono andate più o meno bene. Suo padre non mi ammazzato anzi sembrava abbastanza comprensivo nei miei confronti. Mi sarei aspettato di essere buttato fuori casa invece mi ha fatto preparare fin da subito il letto da Kurt.
Le cose con lei una volta tornato in Italia fino ad ora sono rimaste stabili ogni tanto ci sentiamo niente di più. Non penso ci sia mai un nuovo inizio, lei è troppo scottata dalla nostra fine e io forse ho solo troppa paura di ferirla ancora. È di stare male anche io. A quella festa ha detto che andrà è mi dispiace. Le ho spiegato che se ero io il problema Filippo avrebbe potuto cambiare accompagnatore. Mi ha risposto che non ce la faceva. Il giorno aveva troppi ricordi e che era troppo per lei. Prendo il telefono e chiamo a casa voglio scendere appena finisco qua.
“ pronto?”
“ ehi ma ”
“simo ciao. Ma stai dormendo? Ti sento strano. ”
“ ieri non ho chiuso occhio ho passato la notte a giocare a play. Non trovano posizione. ”
“ per quanto tempo continuerai così?” mamma era così ansiosa nei miei confronti da quando vivevo fuori casa. All'inizio era contenta sapeva che andando a vivere con Emma saresti stato con qualcuno avrei dormito sicuramente e mangiato. Invece da quando ci siamo lasciati, a parte non aver accettato questa situazione, è apprensiva mi chiama tutte le sere e mi fa la ramanzina. Dice che mangio solo schifezze.
“ non lo so. Senti sto in studio stasera prendo il treno e sto a casa posso?”
“ Simone perché mi chiedi il permesso per venire a casa? ”
“ mamma lo sai che io avviso sempre”
“ ma figliolo è anche casa tua. Sempre casa tua non vedo perché tu non debba scendere!”
“ magari hai da fare! Domani devi andare a lavorare e io sono di impiccio. ”
“ madre del cielo! Simone tu non sei mai un impiccio. Scendi veloce che ti preparo una carbonara. E non dirmi : non ho fame che appena arrivi ti picchio”
“ va bene. Senti avvisi tu sara.”
“ si tranquillo sta con le amiche fuori per fare shopping. ”
“ d'accordo allora ci vediamo dopo ”
“ a dopo amore di mamma” chiudo la chiamata e riprendo a lavorare. Mi concentro seriamente per finire prima....
2 ore dopo.
Sono sfinito ma felice del lavoro svolto. Saluto il produttore prendo tutto ciò che mi serve e mi avvio fuori. Controllo l'orario e mi appare subito un messaggio di Emma. O meglio è una nota vocale. Deciso di aprire prima di andare in stazione.
« ciao Simo ho appena finito di scrivere una canzone stasera se riesco te la invio come file su iPhone. Voglio che tu la ascolti con attenzione. » con allegato la foto di lei verso valletta. Un posto dove siamo stati spesso. Trattengo il respiro e poi decido di risponderle. « ciao Em inoltra ciò che vuoi. Sto andando a Roma dai i miei. Ascolterò in cameretta appena sarò solo. Bella quella vista, un po' mi manca!» infilo il telefono in tasca e poi vado alla stazione a Milano. Non so cosa stava succedendo ma il fatto che lei volesse farmi sentire questo pezzo voleva dire solo due cose: uno che parlava di me e lei, due che voleva consigli sul testo e anche sulla musicalità. Amavo tutto ciò che Emma creava. Quando si trattava di musica soprattutto impazzivo. Aveva una capacità di raccontare ciò che provava soltanto con la voce, gli occhi, il cuore e le emozioni.
Non era più fredda. La Emma delle prime volte non esisteva più. Lei era cresciuta.
Il bruco che diventa farfalla!
Già una bella farfalla. Non più la mia però.
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Mille passi con te ♥️
Fanfiction•Ci vuole coraggio per innamorarsi, ma ci vuole ancora più coraggio per tornare indietro e riparare quello che si è rotto. •