Manca poco a settembre. Ormai l'estate è passata. Abbiamo superato tutti gli eventi e gli instore di Emma. Il disco va alla grande. Sono fiero di lei glielo dico ogni giorno. Deve anche lei essere orgogliosa del lavoro che ha fatto. Le fan sono super felici. L'altra sera abbiamo anche fatto una diretta insieme per chiacchierare con loro. Amavano tenere un rapporto di comunicazione con i nostri fan. Io ero il primo a parlare di nuovo piano piano anche su Twitter dopo un passaggio dove mi rifiutavo di leggere certe cose.
Settimana scorsa sono sceso a Malta e adesso siamo a Milano insieme. Emma in realtà questa mattina è andata in Warner per alcuni documenti. Sto preparando il pranzo così quando arriva mangiamo qualcosa.
Il telefono squilla è rispondo. Tanto so che è lei.
“amore. ”
“ pronto!”
“ Chi è che parla al telefono della mia fidanzata?” non capivo chi fosse al telefono.
“ la sua fidanzata è stata appena investita. La stanno portando in ospedale. ” che cosa?
“ scusi mi può spiegare cosa sta dicendo?”
“ signorino la sua ragazza stava attraversando le strisce per prendere il taxi una macchina non sì è fermata a farla passare è la presa in pieno. ”
“ sa come sta?”
“ l'hanno portata in codice rosso in ospedale” riattacco. Infilo le scarpe. Spengo i fornelli e corro fuori di casa. Non so nemmeno come cazzo sono vestito. Chiedi al taxi di portarmi immediatamente all'ospedale. Sembrano passare secoli dentro la macchina. Sto sudando freddo. Appena arrivo chiedo al pronto soccorso di spiegarmi la situazione mi dico che ha perso molto sangue e che l'hanno portata in sala operatoria.
Mi mandano al 5 piano. Aspetto di sapere qualcosa. L'ansia mi divora. Lo stomaco mi si capovolge. Ho voglia di vomitare. Mi siedo con le mani sulla testa appoggiando i gomiti sulle cosce. Le tempie mi pulsano.
Passa mezz'ora e di Emma ancora niente. Appena vedo un infermiera uscire la blocco.
“scusi. Posso sapere cosa succede? Mi hanno mandato da giù. C'è la mia ragazza dentro”
“ la stanno operando. Stia tranquillo e aspetti qui” pareva facile a dirsi ma il problema era davvero farsi, non riuscivo più ad aspettare. Sentivo il cuore scoppiarmi. La gola bruciare. Gli occhi che si rimpivano di lacrime. Andava tutto bene perché questo adesso.
Poco dopo esce un medico.
“ dottore...”
“ sei un parente della signorina muscat”
“ sono il suo fidanzato. Mi hanno chiamato i carabinieri. Sono qui da più di mezz'ora forse di più. Giù mi hanno detto che ha perso sangue e...” mi blocca.
“ la ragazza è cosciente. Ha rilevato qualche ematoma al braccio e una caviglia rotta. Il problema è stato un altro. ”
“ che cosa dottore? È grave?”
“ la signorina era incinta di poche settimane. Il bambino ha preso il maggiore colpo sull'asfalto, c'è stata un emorragia non ce l'ha fatta!”
Mi manca l'aria! Non riesco a respirare. Lo guardo. Sento la testa che sta girando mi appoggio al muro. Il cuore non lo sento più. Sono anestetizzato dalla notizia. Sento voci in lontananza. Un infermiera mi fa sedere per alcuni secondi e mi da un bicchiere d'acqua.
“ lei lo sa?” chiedo al dottore.
“ no. La ragazza non sa niente. È ancora sotto anestesia. Abbiamo dovuto operare d'urgenza. Rischiava altrimenti un emorragia interna. Ora dorme. ”
“ dovrei dirglielo io?” il medico annuisce guardandomi. “ non credo di farcela. Io... Non sapevo che era incinta. ”
“ credo non lo sapesse neanche lei.” mi dice. “ vado dentro a monitorarla. Gli faccio sapere quando si sveglia d'accordo!” non so cosa dire. Il medico con l'infermiera si allontanano di nuovo dentro.
Emma era incinta! Aspettavamo un bambino. Lui o lei non c'è più. Con quali forze e coraggio lo dico a lei? Come faccio a chiamare i suoi genitori è dirgli che stavano per diventare nonni?
Cerco di acquistare lucidità, prendo il telefono dalla tasca e chiamo mia sorella.
“Simo ciao”
“Sara io... Non ce la faccio ” inizio a piangere sul serio.
“Simo oh! Che succede? Stai male”
“Emma... Siamo in ospedale... Lei, Sarà...”
“Simone, Emma cosa? Cosa vuol dire che siete in ospedale!”
“ l'hanno investita mentre tornava a casa. Fino a poco fa era in sala operatoria. La stanno controllando prima di portarla in camera”
“ madre vergine! È grave simo?” chiede mentre sento che chiede a mamma di preparare le valigie. Quest'ultima non capisce ma le dice che glielo spiegherà. Non riesco a dire quelle parole. Non ci voglio credere.
“ Simo ci sei? Cosa è successo? Emma è grave?”
“Emma... Sara.... Emma era...” piango più forte. Mio figlio non c'è più. Come faccio a dirlo ad Emma. Non so nemmeno come dirlo a mia sorella.
“ Simone oh! Mi sto preoccupando vuoi dirmi cosa succede prima che arrivi”
“Emma era incinta. Ha perso nostro figlio” dico velocemente piangendo. Singhiozzo.
“Simo stiamo arrivando. Non ti muovere da li”
“ non mi muoverò da qua. Sara aiutami. Dovrò dirlo a lei ..”
“ simo respira per favore. So che ci metteremo un po' ma arriviamo ” mi saluta e chiude. La testa mi scoppia adesso. Chiamo la famiglia di Emma. Gli dico che sta in ospedale. Non gli dico del bambino. Non mi sembra il caso per telefono. Conrad mi avvisa che prendono il primo aereo che ci sarà disponibile. Di tenerlo aggiornato.
“Ragazzo” il medico mi chiama.
“ mi dica”
“ la ragazza è sveglia. La stanno portando al piano di sopra nella stanza 345. Mi raccomando non la faccia agitare” annuisco.
“ glielo dovrò dire?” chiedo abbassando lo sguardo.
“ credo di sì. Ma adesso vada da lei. Mi ha chiesto se fossi qua.”
“ grazie” saluto e salgo su. Arrivo alla sala di ginecologia perché lì che dovranno tenerla sotto controllo credo per il fatto del bambino. Respiro una volta davanti alla porta. Entro. Emma è girata verso la finestra. Mi avvicino.
“ amore” lei si volta e scoppia a piangere.
“ehi amore stai tranquilla. ”
“Simo...” mi guarda.
“ che c'è? Ti fa male qualcosa? La caviglia?” scuote la testa. “ che hai allora?” la bacio a stampo e lei mi guarda.
“ stasera volevo dirtelo. Non so come l'avresti presa. L'ho scoperto questa mattina quando sei andato a prendere i cornetti in realtà non ne sono sicura. ” il mondo mi crolla addosso ancora più di prima. Lo aveva pensato. Aveva un ritardo. “ io... Non so se lo sono. . credo di sì. Volevo fare il test con te oggi. Lo tengo nella borsetta. Prima di andare in Warner l'ho comprato.” non so cosa dire. Mi siedo sulla sedia prendendole la mano.
“ lo so che siamo giovani è che siamo insieme da poco di nuovo ..”
“Emma aspetta.. ” cerco di frenare.
“ non so nemmeno se lo sono simo. Non fare quella faccia. Il dottore mi ha detto che sto bene e che per fortuna il sangue che ho perso non mi ha fatto perdere del tutto i sensi. ”
“Emma..” la guardo. Gli occhi bruciano
“ simo oh! Perché piangi? ”
“ non so come dirtelo!”
“ mi hai tradito?” scuoto la testa. Vorrei in realtà che fosse una cosa banale come questa. Avrei trovato sicuramente le parole più adatte.
“ il medico pensava tu non sapessi nulla del fatto che potessi essere incinta o comunque lo fossi. ”
“ è quindi?”
“Emma è difficile da dirtelo. Ascoltami poco fa mi hanno dato la notizia più brutta della mia vita...”
“ ho qualcosa di grave? Simo dimmelo subito” mi interrompe agitandosi.
“ no. Amore... Quel bambino fino a stamattina era nella tua pancia ora non c'è più.” sussurro. Mi guarda. Stacca la mia mano dalla sua.
“ che cosa stai dicendo?”
“ il tuo sospetto era giusto. Tu eri incinta ma quella macchina ti ha fatto fare un volo che la pancia ha colpito sull'asfalto. Il bambino è morto sul colpo. Hai avuto subito un emorragia esterna per fortuna ti hanno operato subito”
“ io... Ero incinta. Aspettavamo un bambino Simo. ”
“ si. ” dico piano. La vedo piangere. Mi avvicino per abbracciarla. Ma mi allontana.
“ lasciami da sola ”
“Emma che stai dicendo?”
“ ti sto chiedendo di lasciarmi da sola. ”
“ mi stavi cercando prima e adesso mi mandi via”
“HO DETTO DI LASCIARMI DA SOLA SIMONE. VAI VIA!” urla. L'infermiera mi chiede di uscire perché le deve somministrare un calmante. Si sta agitando troppo. Esco dalla stanza.
Non ho più certezze.
STAI LEGGENDO
Mille passi con te ♥️
Fanfiction•Ci vuole coraggio per innamorarsi, ma ci vuole ancora più coraggio per tornare indietro e riparare quello che si è rotto. •