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La cena è andata per le lunghe. Mancano pochi minuti all'anno nuovo. I miei genitori hanno passato la maggior parte del tempo a coccolare le loro nipotine che felici stare in braccio non hanno fatto storie. Vedo Emma assorta nei suoi pensieri, passo una mano sulla sua coscia e il suo sguardo si rivolge verso di me. Sorridendo
“ che c'è? ” le chiedo.
“ niente. Osservavo”
“ sicura?” Annuisce e mi bacia a stampo davanti a tutti. Mia nonna ci guarda sorridendo come se non avesse visto nulla di più bello.
“ si amore. Guarda le bambine come si divertono qua con loro ?”
“ si. Stanno bene. Questa sembra che stiano proprio ad adagio”
“ beh con zia Sara credo che diventeranno proprio pazze.” dice Emma facendomi ridere. Mi stringe la mano.
“ siete pronti per il brindisi!” urla il fidanzato di Sara facendosi dare un colpo di braccio da essa.
“ cosa ti urli idiota!” rido. Mi ricorda molto me ed Emma i primi mesi al residence. Era tutto colpi e battute.
“ che ne so ! ” sentiamo il conto alla rovescia. Per un secondo guardo gli occhi di Emma.
spero che questo anno che sta arrivando sia migliore per ogni cosa. Spero che le bambine siano felice tranquilli e che crescano con tutto il nostro amore. Spero di amarti sempre e ancora di più. Voglio che questo anno sia ricco a livello lavorativo e personale. Voglio stare con te e ti amo amore”
“ sei sempre il solito. Mi fai sempre piangere” sussurra. Il mondo sembra essersi fermato intorno a noi. Respiro.  Le accarezzò la guancia.
«BUON ANNO!!» urlano tutti. Emma mi bacia a stampo e iniziamo a dispensare auguri ovunque.
“ Simo a nonna vieni” mi avvicino subito. Lasciando Emma tra le braccia di mia madre. La bacio e mi stringe la mano.
“ dimmi”
“ tienitela stretta. Davvero Simone. È speciale quella ragazza. Le vostre bambine sono bellissime. Che Dio vi benedica” nonna era molto credente e ogni domenica stava in chiesa a pregare. Andava se riusciva a volte anche ad ascoltare il rosario.
“ nonna non me la lascio scappare. ”
“ spero di venire al vostro matrimonio eh!”
“ anche io lo spero nonna”
“Emmaaaaaa vieni a nonna va!” urla mentre Emma sorride e ci raggiunge. Si abbracciano. Gli occhi mi pizzicano. Sento il cuore andare velocemente senza riuscire a fermarlo. Aurora attira l'attenzione urlando. Sara si spaventa guardandoci.
“ tranquilla è solo una belva affamata!” dico io. Emma mi spinge facendomi cadere a terra. Mia nonna ride e anche la mia famiglia.
“ parla bene di tua figlia cretino?” mi dice.
“ ma io dico solo la verità”
“ certo certo. ” prende la bambina.
“ quindi c'è una che vuole mangiare sempre è l'altra che è calma.” dice Sarà prendendo poi Gaia cullandola un po'.
“ abituartele bene in braccio che poi fanno dannare a noi”
“ come sei lamentoso figliolo” dice mio padre. Lo ero un Pochettino ma solo perché sapevo che quando andavo a lavoro Emma stava sola con le bambine. È avrebbe voluto anche lei momenti di tranquillità, anche per scrivere, quindi volevo che si abituassero al fatto che dovevano stare dove le mettevamo. Non stare sempre in braccio.

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