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I genitori di Emma sono tornati a Malta. Siamo pieni di scatoloni ovunque nella nuova casa. Emma non si ferma mai nonostante io ogni tanto la rimproveri che deve darsi una calmata. Fa di testa sua è basta.
Domani dobbiamo andare a Roma e passeremo dai miei per dirgli della gravidanza non so se mi sento pronto.
Mi butto sul letto della nostra camera in mansarda. Ricordo che quando lei non c'era, io non ci volevo nemmeno mettere piede qua dentro c'erano troppi ricordi per poter solamente appoggiare la testa sul cuscino.
“ sei già qui?” mi chiede mentre entra sotto il lenzuolo appena cambiato questa mattina.
“ si dove dovrei essere?”
“ stavi guardando la tv”
“ il film è già finito amore”
“ quindi sei tutto mio ora” ridacchio. La tiro per i fianchi facendola sdraiare sopra di me.
“ Simo non credo sia ideale per i tuoi figli questa posizione”
“ dici che sono precoci?” scuote la testa.
“ no perché credo che li schiaccio” la guardo all'inizio non capendo quello che voleva dirmi. Poi mi ricordo che essendo a pancia in sotto rischiava di ammazzarli. Così la metto di fianco e la tengo comunque stretta.
“ bravo” gli bacio il collo. “ che intenzioni hai?”
“ sapessi...”
“ è se non ne avessi voglia?” mi chiede seria guardandomi in faccia. Mi stacco.
“ per quale motivo non dovresti scusa?”
“ magari sono stanca.”
“ questo è perché non ti fermi mai. Anche oggi dal lavoro sei venuta alla casa nuova. ”
“ devo vedere come te e filippo portate gli scatoloni come veri machomen” inizio a ridere.
“ ma se ci spezziamo in due tra poco”
“ c'è credo! Nessuno dei due si degna di fare palestra”
“ sei scema!” la bacio. La coinvolgo con la lingua a baciarmi con più passione. Infilo le mani sotto la sua camicia da notte di seta che ultimamente metteva per dormire e stare più comoda.
“ mhm”
“ che c'è ?” le chiedo accarezzandole il viso. “ non hai davvero voglia. Guarda che se non vuoi non importa eh!” ride.
“ sei un credulone guarda”
“ ma tu mi dici le cose seria” sorride mi bacia di nuovo.
“ Emma” tiene gli occhi chiusi “ domani devi starmi vicino. Io non so come dirlo e...”
“ Simo glielo diremo insieme. Hai visto come era contenta tua madre che già pensava al pranzo”
“ che ci lancerà in testa appena saprà che ti ho messa incinta”
“smettila! Non succederà nulla. Se dovesse succedere affronteremo la cosa insieme d'accordo?” annuisco “ adesso perdonami ma ho voglia di fare l'amore con te”
“ dici che ci sentono?”
“chi?”
“ come chi Emma? I pargoli che hai dentro”
“ ma se sono due lenticchie. Simone cosa pensi che possano sentire? Il tuo amico dentro la loro mamma?”
“ eh sì. Magari li traumatizziamo” ride fortissimo e mi bacia.
“ non ti preoccupare non succederà niente. Alla fine ci siamo amando. Mamma e papà si amano ”
“ hai ragione amore” appoggia le mani sul mio petto facendole scivolare lungo il bordo dei Bermuda. Sorrido malizioso.
“ vuoi giocare eh?” scuote la testa.
“ muoviti o ti salto addosso. ”
“ niente preliminari oggi?” scuote la testa. Riprende a baciarmi e mi stringe. Volano tutti i vestiti che abbiamo addosso. In poco tempo entro dentro di lei spingendo prima piano poi forte. Geme ad ogni spinta. Gli Lecco un seno e con una mano lei mi invita a farlo ancora. Spingo dentro di lei e mi guarda poi negli occhi.
“ Ti amo” sussurra mentre stringe un po' le gambe e venendo insieme a me.
“anche io pupa” esco da dentro di lei e le bacio la bacia ripetutamente. “ amo anche tanto voi. Non vedo l'ora di avervi con me. Con noi. Spero siate almeno belli quanto la vostra mamma. Perché lei è bellissima quanto speciale. Siamo fortunati ad averla.” sussurro attaccando poi le labbra di nuovo sulla pancia che poi accarezzò piano piano. Non oso immaginare quando sarà grande e li sentirò muovere.

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