Mille passi con te ♥️

42.

Pochi giorni dopo

Spengo velocemente la sveglia che suona in camera da letto. Mi stroppiglio gli occhi prima di aprirli, vedo Simone con una mano sotto il cuscino e una lungo la mia pancia. Sorriso. Questa notte ha dormito da me ha detto che non voleva tornare a casa. Mi avrebbe comunque fatto fare una camminata a piedi e dopo il volo il lavoro della mattina non aveva nessuna intenzione di stancarmi. Sposto il mio dorso sulla guancia che punge per via della barba. Ne ha veramente poca ma quella che ha mi lascia un sorriso. Sta crescendo anche lui. Nei suoi 21 anni sembra realmente un bambino.
“ buongiorno” lo sento dire mentre ferma i miei pensieri.
“ ciao amore”
“ mattiniere questa mattina eh!” sussurra avvicinandomi più a lui.
“ è suonata la sveglia. Tra un ora devo stare in studio!”
“ Quindi mi abbandoni?”
“ si devo”
“ accidenti!” sorrido per suo tono sconsolato. Avvicino il mio viso al suo, strofino il naso nel suo e poi lo bacio. Le sue mani stringono i miei fianchi e le mie gambe si intrecciano a lui.
“ questo si che un buongiorno” mi dice sarcastico ridendo. Prendo il suo labbro tra le labbra e lo tiro un po'.
“ stai diventando cannibale”
“ ha parlato chi mi ha lasciato partire con in succhiotto sul seno”
“ sei roba mia che ci posso fare!”
“ evitare di farmi coprire le cose con il fondotinta”
“ per un piccolo marchio sul seno. Quante proteste signorina”
“ amore mio ti ricordi che a Malta non vivo da sola e che metto una maglia un po' più scollata si vedono le cose?” ridacchia lasciandomi dei baci sul collo visto la sua testa incastrata proprio la.
“ ricordo! Tu ricordati che non siamo in estate e non c'è bisogno che ti metti scollata”
“oh siamo gelosi qua” dico ridacchiando e mordendogli l'orecchio.
“ aia!”
“ così impari. ”
“ come io non sono geloso.”
“ ok allora domani posso uscire con qualcuno. Tanto per te va bene” si allontana bloccandomi per i polsi.
“ provaci ”
“ non sfidarmi”
“ Emmi occhio che ti bruci” annuisco. Mi tira verso di lui e mi intrappola nel suo corpo. Amavo stare con lui perché aveva la capacità di farmi dimenticare ogni cosa stando soltanto anche solo abbracciati.
“ comunque non vado da nessuna parte. Ho già sbagliato una volta e continuo a pentimenere ogni giorno. ”
“Emma ti sei solo fidata della persona sbagliata. Hai avuto un momento di debolezza. Se non mi piacevi e non ti amavo non ero qua con te”
“ lo so ma ..”
“ma non mi importa di quello che la gente dice o a detto. A me importa ciò che pensi tu di me. Ciò che pensa la mia famiglia di me. E vorrei che fosse lo stesso per te. Quelle persone come ti ha detto ma marina e anche Luca devono restare fuori dalla nostra storia. ”
“ hai visto come erano felici per la storia. Ti rendi conto che a volte la nostra felicità rende felici anche loro”
“ sono contento di questo. Sono contento se loro sono felici per noi. Ma vorrei che lo fossimo noi per primi. Altrimenti non ha senso!” mi dice un po' innervosito. Gli accarezzò la schiena è sento che si rilassa.
“ Ti amo tanto. ”
“ anche io pupa”
“ hai da fare stasera?” gli chiedo mentre mi stacco da lui controvoglia per leggere l'orario.
“ no perché?”
“ giro a Milano e poi andiamo nel ristorante che faccia al duomo che dici?”
“ dico che per me va bene. Ci riesci a staccare per cena?” mi chiede tirandosi su a metà busto. Avvicinando il suo viso alla mia spalla nuda.
“ faccio di tutto per staccare prima di cena. Mi raggiungi in Warner così andiamo direttamente!”
“ tutto quello che vuoi principessa. Io come esci adesso passo in studio poi da Marco e chiamo a casa”
“ non combinare troppi danni però” scuote la testa. Mi volto e lo bacio. Lo spingo sul letto e nuda lo abbracciò. Questa notte avevamo fatto l'amore per la prima volta nel letto che avevo preso quando ci eravamo lasciati.
Ho pianto un sacco di volte in mezzo a queste lenzuola. Sperando che Simone un giorno cambiasse idea e anche io forse avrei messo da parte l'orgoglio per vivermelo a pieno.
“ farei tanto l'amore con te simo - alza gli occhi al cielo sapendo che c'era un ma - ma faccio tardi e non posso”
“ scappa prima che ti faccio mia” rido e lo baciò uscendo da sotto le coperte correndo verso il bagno. Dovevo sbrigarmi.