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Il Giorno dopo

Questa mattina mi sono svegliato in mansarda. Mi sono ricordato che dopo il biglietto non mi sono più svegliato. Dovevo essere davvero stanco. Marco mi ha lasciato come minimo 10 messaggi su WhatsApp, era preoccupato perché non lo avevo richiamato così quando mi sono alzato gli ho spiegato che non mi sentivo davvero bene. Tant'è che non avevo neppure mangiato.
“ Simo sei fuori tempo !” Giulio il fonico mi rimprovera. Scuoto la testa spostando gli occhi verso il testo e irama vedendomi così appoggia la mano sulla spalla.
“ che hai? Sembra che ti è passato un tir addosso. ” esco dalla sala incisione e mi siedo sul divano. “ giù cinque minuti di pausa” il fonico annuisce ed esce dalla stanza.
“ho trovato un biglietto di Emma a casa mia”
“ è stata a casa tua? È quando?” 
“ non adesso. Il biglietto deve essere stato scritto quando ancora viveva a casa con me. Non so come ho fatto a non trovarlo prima fili. "
“ e adesso cosa succede? ”
“ non lo so. Ho dormito in mansarda stanotte. C'era ancora un po' del suo profumo non troppo ormai sono passati mesi. Il biglietto vicino e ho pensato che sono uno stronzo”
“ perché non lo hai trovato prima?”
“ no perché non ho lasciato che quel sorriso vivesse nel viso di Emma. ”
“ non te ne puoi continuare a fare una colpa Simone”
“ si invece, se non stiamo più insieme è colpa mia. Dai fili io non volevo più litigare e stavamo male, ho provato in tutti modi a far finta di nulla, ma non ci sono riuscito. Così abbiamo parlato tanto e alla conclusione abbiamo deciso così. Ma ho iniziato io. L'ho lasciata andare fili. Sono un coglione”
“ Simone” mi da un colpo sulla spalla per abbracciarmi. Non accadeva mai ma ora sapeva che ne avevo bisogno. “ puoi sempre parlare con lei Simo. Prima di questa festa. Stasera torna a Malta, doveva tornarci ieri sera ma poi l'hanno trattenuta.”
“ non è giusto entrare nella sua vita di nuovo così di colpo”
“ è giusto per stare meglio Simone”
“ Bro, lei non mi vuole vedere figurati se chiedo di parlarle”
“ non ti vuole vedere perché anche lei pensa che entrare nella tua vita adesso non è una azione da fare ma se continuate così resterete con il rimpianto. È se non ricordo male la vostra canzone diceva : « non voglio più rimpianti se vuoi per ora possiamo fare un altra storia» ” canticchia facendomi sorridere. “ c'è Kurt con lei e salito ieri perché alla fine non avevano comunicato ad Emma se sarebbe rimasta o meno ancora. E lei non voleva restare sola. Puoi chiedere sempre a lui quando torna a casa oppure presentarti a tale ora al piano di sopra in stanza di incisione” annuisco senza dire altro. Giulio torna in stanza e riprendiamo a lavorare.
Forse era arrivato il momento di parlare con Emma. Di avere un confronto, se avrebbe voluto non sarei neppure andato alla festa lasciando lei a godersi la serata. Lo avrei fatto per lei. Sapevo che non era realmente felice, io conoscevo il vero sorriso di Emma e non era di certo quello che portava addosso.

Flashback
Simone guardava Emma dormire sul divano dopo una lunga giornata di lavoro. Era tornata ieri da Malta e non gli sembrava vero di averla lì con lui. Spesso pensava che non sarebbe mai stato in grado di amarla realmente. Era così perfetta. A tratti una bambina. Era così piccola e indifesa che si sentiva sempre imponente in quanto non potesse difenderla dal mondo intero.
La prese in braccio e la porto in camera. Mancava poco all'evento di Sanremo quando einar lo aveva chiamato lui era in vacanza nella piccola isola con lei. Era super felice. Emozionato. Scrisse le barre nella camera di Emma.
‘prima di averti tutto questo sai era fantasia'
Già era convinto che prima di averla tutto ciò che gli stava accadendo a livello sentimentale mai lo avesse provato. Emma aveva fatto capire tante cose a Simone, l'amore che provava era più forte di ogni cosa, lei era il suo punto di forza e anche il suo punto debole. Non avrebbero mai dovuto toccargliela avrebbe potuto uccidere o fare del male pur di vederla sorridere. Prima di averla tutto quello che succedeva poteva essere un sogno. I suoi occhi color mare erano magnetici e pieni di amore per lui. Non se ne capacitava che qualcuno lo amasse veramente per come era. La mise a letto. Nonostante le litigate per la casa lui non riusciva a starle lontano. Le accarezzò una guancia ed Emma sorrise.
“ ehi sei tornato?”
“ si abbiamo finito di incidere la canzone. Manca veramente poco”
“ sono così orgogliosa di te simo” Simone si abbassò per baciarla. Sentiva ogni piccola parola entrare nel suo petto che esplodeva per la bionda davanti ai suoi occhi.
“ anche io sono orgoglioso del tuo lavoro e di te lo sai pupa” Emma chiuse gli occhi e annui di poco. Appoggio la testa sul suo petto e Simone non poteva fare altro che stringerla.
ti prometto che non lascerò che tu smetta di pensare queste cose di me come io di te. Ti prometto che qualunque cosa succeda sarai sempre la donna più importante della mia vita. Ti amo pupellina”
“ ti amo anche io biondino”

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