Capitolo ottantacinque

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~~~ CAMILLA~~~

Non é stato facile, decidere di andare al matrimonio della mia amica ma che persona sarei se non andassi solo per il timore di vederlo? O almeno non faccio altro che ripetermi che questa sia la cosa migliore da fare.
Mentre siamo sul volo per New York, mi prometto che questa sarà l'ultima volta che tornerò in quella città. Sophie e Lucy quando vorranno saranno le benvenute a casa mia, ma non ho nessuna intenzione di ripetere ancora l'esperienza.
Continuo a ribadirmi che una volta finita la festa tornerò subito a casa tant'è che ho fatto già i biglietti per il ritorno  per la mattina seguente.
Non voglio incontrarlo, farebbe troppo male e sinceramente non saprei nemmeno cosa dirgli.
La mia vita da quando l'ho conosciuto é cambiata, ogni certezza che avevo su quello che sarebbe stato il mio futuro é stata completamente spazzata via da una realtà che ha fatto male.
Mi volto verso il mio bambino che dorme tranquillo durante il viaggio e penso che é solo grazie alla sua presenza se tutta questa storia é servita almeno a qualcosa.
Sfioro il suo viso angelico e morbido e sorrido, perché mai avrei pensato di poter dar luce a un qualcosa di così puro e bello.

Una volta atterrati, proprio come una scena di un film che si ripete all'infinito, vedo Sophie in lontana che mi aspetta sorridente e con un braccio alzato per richiamare la mia attenzione.
Sammy quando la vede scoppia di gioia e corre verso di lei cercando di non cadere, le salta tra le braccia e non smette di sorridere nemmeno per qualche secondo.
Forse non é stato proprio un male essere di nuovo qui, non per lui almeno.

<<Stronzetta mia, che bello rivedervi>> afferma Sophie mentre con un braccio stringe anche me.

<<Lo é anche per me. Allora sei pronta per domani?>> domando curiosa.

<<Sono agitatissima, ancora non riesco a crederci che mi sposo>> esclama.
Almeno una delle due ha avuto ciò che voleva, io mi accontenterò della sua felicità.

<<Sará un matrimonio fantastico e Lucy é adorabile. Te lo meriti>> continuo mentre cominciamo a dirigerci verso l'auto.

<<Sai Cami, spero proprio che un giorno anche tu abbia tutto ciò che desideri...>> si volta verso di me e mi regala uno dei suoi sguardi più dolci <<... e ovviamente anche per  Sammy >> conclude riportando attenzione alla guida.

Fingo un sorriso, perché so che questo non accadrà molto facilmente, ma non voglio rattristarla con le mie paure quindi fingeró di essere felice, una persona che non sono.

Mentre saliamo le scale di casa noto già qualche decorazione nunziale, petali e fiori sparsi qua e là e un buon profumo di lavanda.
Una volta entrate noto che Lucy non c'è e capisco che non la vedrò se non direttamente domani in municipio. Le tradizioni vanno rispettate, così dice Sophie mentre saltella verso la cucina e comincia a preparare del caffè.
Sono quasi le otto di sera, eppure non ho per nulla appetito cosa che non direi del mio ometto che comincia a lamentarsi dalla fame.

<<Chiamiamo una pizza? Sai ho proprio voglia di schifezze>> aggiunge Sophie.
Annuisco anche se solo al pensiero del cibo mi gira lo stomaco.
Lo stai facendo per la tua amica, mi ripeto per l'ennesima volta.

Sammy é corso subito di lá a infastidire e ricorrere Brioche che cerca disperatamente di trovare un posto sicuro per non farsi notare.

<<Allora Cami, cosa indosserai domani?>> domanda curiosa.

<<Un abito celeste lungo, ha le bretelle e il corpetto stretto molto luminoso per via di qualche brillante che c'è sparaso qua e là e una gonna aderente di raso. Per le scarpe nulla di particolare>> rispondo.
La verità é che questo vestito lo avevo rinchiuso nell'armadio da anni, fu stato un regalo di mia madre per tirarmi su di morale cercando di migliorare il mio umore con un bel vestito più costoso di quanto potessimo permetterci, ma all'epoca avevo partorito da poco più di due mesi e la voglia di farmi carina per qualcosa era inesistente.
In realtà non l'ho nemmeno misurato, ma credo mi vada bene, tralasciando qualche forma del mio corpo che si é accentuata un po' di più non é cambiato poi così tanto.

<<Wow non vedo l'ora di vederlo allora, sarai uno schianto>> ammicca Sophie entusiasta.

<<Ma non parliamo di me, sarete voi le protagoniste domani>> ribatto spostando l'attenzione su di lei.
Non voglio che la conversazione possa ricadere su qualcuno che non voglio, perché sinceramente non credo la prenderei molto bene.

<<Oddio si! Mi tremano già le gambe guarda?>> dice alzando la lunga gonna a fiori per mostrarmi il leggero tremoliccio che le percorre il corpo.
Sorrido perché é talmente emozionata che comincia a farfugliare cose a caso. Passa rapidamente dai fiori che ha scelto e al fioraio che non faceva altro che sbuffare ogni qualvolta parlava con lei, alla perfetta location sulla spiaggia che hanno scelto accuratamente lei e la sua futura moglie.

<<Sono certa sarà una giornata fantastica...>> affermo alzandomi per andare ad aprire la porta. Il fattorino con le pizze é appena arrivato.
Gli do le banconote con tanto di mancia e ritorno da Sophie che scartoffa la pizza con voracità.
Nel frattempo vado da Sammy e lo aiuto a lavarsi le manine per poi accomodarci anche noi.

<<Lo sarà per entrambe amica mia>> esclama sicura sorridendo e con la bocca piena.
Ricambio il sorriso e comincio a mangiucchiare qualche spicchio contro voglia.

<<Allora ti piace questa pizza?>> domanda Sophie a Sammy.

Lui annuisce e scuote la testa allo stesso tempo con un'espressione mista tra fame e disgusto.
Io e Sophie scoppiamo a ridere perché quello che vuole dire il piccoletto é che ha talmente fame da mangiarla comunque nonostante non sia delle migliori.
E come dargli torto, noi siamo abituati a una pizza un tantino diversa. Questa é solo stra colma di formaggio e leggermente più pastosa del solito. Per il resto non é poi così male.

<<Ah, allora voi piccoli napoletani crescete già con i pregiudizi per quanto riguarda la pizza>> dice Sophie.

<<Non essere permalosa, prima o poi te la farò assaggiare e allora capirai>> insisto.
Lei annuisce e continua a mangiare la sua pizza ormai quasi finita.
La verità é che verranno molto presto a Napoli.
Ho deciso di regalare a lei e Sophie qualche giorno li, così potremmo stare insieme e ovviamente loro avere la loro privacy in un hotel più che premiato.
Voglio che respirino il profumo del mare, che sentano il calore della bella gente e che mangino del cibo buonissimo.
E tutto questo potrei apprezzarlo anche io ogni qualvolta sono lí, ma sono troppo triste per poterlo fare.

Amami Adesso                                                    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora