*** CAMILLA ***
<<Ma quanto è bello il mio ometto preferito>>affermo infilandogli la t-shirt degli Avengers. Sammy sorride soddisfatto e con le manine delicate si alliscia il tessuto sulla pancia.
Quando ha saputo che avremmo trascorso del tempo con Stefan ha esultato e saltellato entusiasta per dieci minuti di seguito.
Grazie a lui,un bambino di soli quattro anni,ho capito che certi legami non possono essere ignorati perché te li porti dentro. Credo che questo sia quello che sta succedendo a Sammy e Stefan.
Si è fatto orario così scendiamo di sotto e aspettiamo che arrivi. Ho deciso di unirmi a loro,potrei usare come scusa il mio essere protettiva e preoccupata per mio figlio ma mentirei. Desidero vederli insieme,giocare e ridere finalmente come padre e figlio,mentre mi limiterò a fare da ombra.
Ancora una volta Stefan non è puntuale,ma sono certa che verrà per questo non ho il minimo dubbio su questo.
Dal piccolo balcone della cucina riesco a vedere Sophie affacciata che assiste contrariata alla scena. Sammy la saluta felice e lei in ricambio le manda una sfilza di baci che a sua detta si trasformano in schiaffi quando arrivano alla mia direzione.
È arrabbiata con me,solo perché mi vuole bene e teme che un Howard possa di nuovo distruggermi. La adoro per questo,ma sono consapevole di quello che sto facendo e poi,un vaso rotto non può frantumarsi più di quello che è già.
Un auto rossa sosta vicino a noi,ha il tettuccio aperto e un grosso adesivo fiammeggiante sulla fiancata destra. Stefan ci saluta caloroso e sorride a Sammy che ammira incantato quella che suppongo sia una Maserati,come se la Lamborghini non bastasse.
Faccio salire Sammy sui sedili anteriori e mi accomodo davanti vicino Stefan che parte non prima di aver ricevuto un "vaffanculo" gridato da Sophie. Sorride scuotendo la testa e segue la strada che abbiamo fatto ieri pomeriggio.<<Allora Sammy,come stai?>>domanda Stefan guardando la strada.
<<Bene. Mi piace...macchina rooossa>>ammette felice.
Mi sfugge un sorriso perché in questo preciso momento,con il vento che mi scompiglia i capelli,la canzone Only one di Alex Band come sottofondo e la risata di Sammy unità a quella di Stefan,sono felice.
E so che dovrei stare con i piedi piantati per terra,ma godermi questo momento è l'unica cosa che voglio davvero.
Al domani ci penserò dopo.Arriviamo sulla nostra spiaggetta,quella che Stefan ha acquistato dopo che me ne sono andata. Ho pensato molto a questa cosa,mi ha fatto capire quanto abbia sofferto la mia lontananza,proprio come sono stata male io. È stata dura addormentarsi la notte senza essere stretta tra le sue braccia e sentire il profumo della sua pelle. Ma questo al tempo non è importato,perché è trascorso ugualmente.
Appena vede il mare Sammy corre sulla riva a giocare con l'acqua e appena Stefan gli è vicino con un grande calcio gli bagna i vestiti.
Non si arrabbia,ride di gusto e da il via a una lotta fatta di mare,sole e amore.
Osservo incantata la scena e a quanto sembri l'uomo che ricordavo vestiti con dei semplici jeans fino al ginocchio e un t-shirt blu. Ha il volto rilassato e non c'è alcun segno di odio nella sua espressione.
È questo l'uomo che amo e che amerò sempre.
Mi tengo in disparte,perché questo è un loro momento e io non ne faccio parte ed è giusto così. Ho tolto tanto a entrambi e lasciare che si godano questi attimi è la cosa più giusta che possa fare,anche se mi risulta piuttosto difficile visto che Sammy comincia a lanciare e mangiarsi la sabbia.<<Sammy>>lo rimprovero. Mi avvicino a loro e libero la sua mano dalla sabbia bagnata.
<<Non si fa>>continuo.
Lo prendo in braccio e vado vicino all'acqua per sciacquargli le braccia e la bocca.<<Che ha fatto?>>chiede confuso Stefan.
<<Ha mangiato la sabbia mentre eri voltato. Lo considera uno scherzo.>>
<<Mh...a quanto pare qualcuno a fame>>afferma pensieroso. <<Che ne dici di un bel gelato?>>domanda sorridendogli. Sammy annuisce leccandosi le labbra e non posso fare a meno di ridere.
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Amami Adesso
ChickLit"L'amore è l'unico in grado di distruggerti,ma il solo a poterti salvare." Prima di conoscerlo ero solo una ragazzina timida con tanti sogni e una chiave per aprire la porta all'esperienza più bella della mia vita a New York. Stefan Howard mi è entr...