Capitolo diciassette

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*** CAMILLA ***

<<Signorina mi dispiace molto,ma non c'è altra soluzione se non un trapianto di rene.
Purtroppo le condizioni di suo figlio sono molto gravi e dovrà rimanere in ospedale finché non troveremo un donatore>> afferma il dottore.

Mi sento morire,le gambe mi tremano così tanto che non so per quanto ancora mi reggeranno,le labbra cominciano a tremarmi e gli occhi si riempiono immediatamente di lacrime.

<<Entro quanto bisogna trovare un nuovo rene?>> domando spaventata.

<<Il più presto possibile,è un bambino molto piccolo e i rischi che il suo corpo non possa sopportare a lungo un rene poco funzionante sono tanti.>>

<<Quali sono i rischi del trapianto?>> questa è un'altra domanda della quale mi terrorizza conoscere la risposta.

<<Anche in questo caso sono molti,c'è la possibilità di un rigetto,la scarsa durata di vita dell'organo e l'incapacità di poter svolgere correttamente il suo lavoro.
Inoltre è importante che sappia che,una volta fatto il trapianto,tra dieci o quindici anni dovrebbe rifarlo,il tempo equivalente alla durata di vita di quest'organo donato.>>

<<Se lei vuole,possiamo verificare la compatibilità con il suo,visto che solitamente uno dei due genitori risulta essere sempre compatibile>>continua.

<<Certo,lo farò subito>> esclamo immediatamente.

<<Perfetto,verranno a prenderla tra qualche minuto allora>>poi si allontana lasciandomi sola.

Torno verso i miei amici che mi stanno aspettando seduti nella grande sala d'attesa insieme ad altre innumerevoli persone.

<<Allora?>> chiede Sophie venendomi incontro.

<<Ha bisogno di un trapianto>>annuncio mentre una lacrima scende sul mio viso.

<<Buon Dio,mi dispiace così tanto>>la mia amica mi stringe forte a se dicendomi parole confortevoli.

Anche Luke viene verso di me e senza che dica nulla mi regala un dolce abbraccio sussurrando<<se hai bisogno di me sono qui.>>

Annuisco ripetutamente,e resto stretta a lui finché un'infermiera non ci interrompe chiedendomi di andare con lei per fare le analisi.
Sono sempre stata una fifona quando si trattava di siringhe e cose del genere,non mi piacciono e il pensiero di un ago sottile che mi attraversa la pelle mi terrorizza.

<<Le fanno paura gli aghi?>>domanda dolce l'infermiera mentre prepara tutto l'occorrente.

<<Un po'>>ammetto nervosa.
Distendo il braccio e la osservo mentre con le dita cerca di trovare la vena pulsante.

<<Stia tranquilla,non le farò sentire niente>>afferma sorridendomi.

<<Posso chiederle cosa dovrebbe accadere se non risultassi compatibile?>>chiedo consapevole che il dottore le abbia detto tutto riguardo il mio prelievo e il motivo per il quale lo stia facendo.

<<Metteremo suo figlio nella lista,ma non si preoccupi,credo che sarà uno dei primi vista la sua situazione>> esclama.
Prende la siringa con il lungo ago e lentamente lo infila nel mio braccio,chiudo gli occhi per evitare di guardare stringendo con l'altra mano la sedia.

<<Ecco fatto,a breve le comunicheremo i risultati>>conclude.
Aveva ragione,è stata molto brava e rapida,facendomi sentire solo un lieve pizzicotto.
Poggia dell'ovatta,bagnata con dell'acqua ossigenata,sull'impercettibile ferita e va via con il campioncino di sangue.

Amami Adesso                                                    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora