~~~ STEFAN ~~~
Non ho chiuso occhio questa notte, mi sembrava di essere in bilico su un ponte dove al di sotto non c'era nemmeno un goccio d'acqua che mi desse la speranza di non morire schiacciato sul colpo. Oggi è il grande giorno e l'ansia non mi ha permesso di riposare nemmeno per cinque minuti.
Ieri è venuto a farmi visita Albert, abbiamo parlato un po' e ripetuto la pratica, anche se temo non servino a nulla.<< Questo è tutto signor Howard, altro non possiamo fare>> afferma guardandomi rassegnato. Come se fosse lui quello che rischia una vita in galera.
<< Capisco, non importa. Come andrà, mi starà bene. Non posso far altro che pensare questo>> confesso.
<< Se mi permette, sa perfettamente che avremo potuto fare molto di più per evitare tutto questo. Perché sta rischiando così tanto per una cosa che non ha fatto?>> domanda curioso.
<< Cosa le fa credere che io non abbia fatto nulla?>>
<< Ho tanti anni di esperienza e oltre a questo, sono anche un uomo che ha raggiunto quell'età nella vita che ti ha permesso di conoscere il mondo e l'amore vero. So quando un uomo è innamorato, riesco a leggerglielo in faccia e lei è perso di quella donna>> continua sincero, con un che di paterno da stringermi il cuore, se ne avessi ancora uno.
<< E con questo? Di quanti uomini ha sentito parlare che per amore hanno fatto del male alla propria donna?>> domando << io tanti, e sono certo anche lei>> concludo.
<< Ha ragione, ma deve smetterla di dichiararsi colpevole o finirà per crederci davvero>> risponde.
<<Detto ciò, dobbiamo solo sperare che il giudice si renda conto della situazione e che ci sia con esso lo zampino degli Smith>> continua.
<<Smith?>> chiedo perplesso.
<< Si, questa mattina la signorina Kelly mi ha telefonato personalmente per comunicarmi di aver parlato con il giudice e di avergli spiegato appieno la situazione>> aggiunge. Passo una mano in faccia e sbuffo, dovrei essere grato ma questo mi fa sentire ancor di più il peso della situazione.
<< Capisco. Quando tutto sarà finito le arriverà il resto dei soldi sul suo conto Albert. Sei un bravo avvocato sai?>> affermo sincero, nonostante sono consapevole che nulla andrà bene. Ma, è un uomo in gamba ed è stato molto paziente con me.
<< D'accordo signor Howard, adesso però pensiamo a farla uscire da qui dentro>> esclama tornando a prestare attenzione ai fogli difronte a lui. Annuisco e aspetto che ricominci a parlare per informarmi meglio di cosa dovrò fare domani.
Sono le otto e mezzo, e mancano ancora due ore al processo. Mi giro e rigiro nel letto, passano cinque minuti e chiedo nuovamente alla guardia che ore siano.
<<Howard, se me lo domanda ancora una volta le spacco l'orologio in testa>> grida così forte da farsi sentire anche dagli altri uomini nelle celle adiacenti alla mia. Scoppia un boato esagerato e molti gridando il mio nome che sembra suonare come una minaccia.
<<Che c'è ha fretta Howard?>> urla uno.
<< La galera gli puzza, se mi dai dieci mila dollari ti laverò la cella>> grida ancora un altro.
<< Ma lasciatelo stare, tanto ce lo ritroveremo qui stasera>> si sente ancora.
<<Prima o poi tutti gli Howard finiranno qui dentro e io sarò lieto di far loro un dolce benvenuto>> aggiunge l'uomo che odia a morte la mia famiglia. Ignoro tutto, questa volta mi permetto di lasciarli parlare, perché infondo non li sto ascoltando realmente. Non mi va di pensare che abbiano ragione, e sicuramente spero vivamente di non rivederli mai più. Non dopo oggi almeno.
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Amami Adesso
ChickLit"L'amore è l'unico in grado di distruggerti,ma il solo a poterti salvare." Prima di conoscerlo ero solo una ragazzina timida con tanti sogni e una chiave per aprire la porta all'esperienza più bella della mia vita a New York. Stefan Howard mi è entr...