Capitolo quindici

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*** CAMILLA ***

La sera precedente

Una volta tornati a casa,aver fatto il bagnetto a Sammy e preparatogli la cena,mi arriva un messaggio da parte di Luke.

"Ti va di vederci?"

Non ho molta voglia di uscire,questa giornata è stata molto dura e il desiderio di vedere qualcun altro,che non sia mio figlio o una delle mie amiche,è praticamente nullo.
Ma,come posso rifiutare l'invito di una persona che si è preoccupato molto per me?

"Certo,facciamo alle 21:00?"

"Perfetto. A dopo"

Continuo a fare il resto delle mie cose dando una sistemata qua e là alla casa e ,soprattutto,ai nuovi giocattoli di Sammy. Mia madre se fosse qui,maniaca dell'ordine qual'è,impazzirebbe con questo caos.
Mi mancano molto i miei genitori,ci sentiamo a telefono molto spesso,ma un loro abbraccio non può essere compensato con il solo sentire la loro voce.
Quanto è buffa questa situazione non trovate?
Cinque anni fa l'unica cosa che volevo era allontanarmi da loro per venire qui,chiedendomi come avessero fatto a sentire tanto la mia mancanza se ci fossimo sentiti per telefono comunque tutti i giorni,adesso invece,la situazione sembra essersi capovolta del tutto.

Mentre scendo le scale,mi chiedo cosa stia esattamente facendo.
Correre verso una persona che ti odia perché hai ferito il suo migliore amico,ma che allo stesso tempo ti vuole perché non sa che quella donna che tanto detesta sei tu,è meschino e da stupidi.
Temo di metterli uno contro l'altro e questo mi spaventa più di qualsiasi altra cosa.
Non appena mi vede,Luke,nella sua semplicissima tuta,mi viene incontro abbracciandomi forte.

<<Come stai?>> domanda con le mani poggiate sulle mie spalle e guardandomi preoccupato.

<<Bene,era stato solo uno sciocco mancamento>> cerco di tranquillizzarlo e di nascondere il reale motivo del mio svenimento.

<<Menomale,adesso andiamo ho preparato una sorpresa per te>>annuncia entusiasta,mi prende per mano e mi conduce alla sua auto.

Lascio che il vento mi scompigli i capelli,chiudo gli occhi godendomi il piacere della velocità e la fresca brezza estiva.
Non impieghiamo molto ad arrivare in quel che si dimostra essere una piccola villetta immersa nel verde,che suppongo essere casa sua.

<<Vivi qui?>> chiedo curiosa,anche se non mi piace molto l'idea di essere portata nella sua intimità. Non così presto almeno.

<<Si. Ti ho portato qui perché voglio che tu mi conosca sul serio. Non credo di aver mai conosciuto una ragazza come te,che mi prendesse così tanto e ho bisogno che tu senta la stessa cosa per me,ma,solo conoscendomi veramente sarai in grado di capire ciò che senti,e me>> gli sorrido,ma in realtà non lo sto facendo sul serio,perché non sento quello che dice,non per lui almeno.
Sono una brutta persona?
Come si classifica qualcuno del genere?

Osservo meravigliata da tutta questa semplicità,non che una villetta compresa di piscina e tanto di giardino possa appartenere alla categoria delle cose semplici ma è l'insieme che rende questo posto pulito,senza eccedere alla grandezza o al lusso.
Entriamo per il soggiorno,una stanza molto spaziosa con un grande divano verde sulla destra,un tavolino nero centrale e una grande televisione attrezzata di PlayStation e modem di Sky.

<<Wow,hai una casa molto bella>>esclamo.

<<In realtà non è proprio mia>> lo guardo incuriosita non capendo cosa voglia dire.

Amami Adesso                                                    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora