Capitolo uno

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*** CAMILLA ***

<<Mamma sbrigati>> guardo l'orologio, e maledizione, è tardissimo. Corro veloce per la casa,proprio come un boomerang impazzito,prendendo il necessario da riportare a Sammy per sistemarlo nello zainetto.

Finalmente, e lo penso sul serio, questo sarà il suo ultimo giorno di scuola prima dell'estate. Non sono pazza,ma faccio parte di quel ristretto gruppo di genitori che,silenziosamente,osservano i propri figli stare male per l'ambiente scolastico. E l'unico modo che ho per aiutarlo é non intervenire,lasciando che affronti i propri "mostri" da solo.
Mio figlio è sempre stato un bambino molto buono e volenteroso, e questo molte volte gli si è rivoltato contro. Sono tanti i momenti nei quali ho dovuto tranquillizzarlo perché l'avevano preso in giro per aver preso un bel voto, o le occasioni che ho dovuto cogliere per parlare con la sua maestra e chiedergli se potesse, almeno solo una volta, evitare di elogiarlo davanti i suoi comoagni invidiosi.
Ha solo quattro anni, ma a volte, i bambini possono essere più spietati degli adulti, proprio perché emulano loro.
Prendo l'acqua, i quaderni, sistemo le penne sparse sul tavolo nell'astuccio,e metto tutto nello zaino. Per fortuna, è sempre stato molto puntuale, odia fare tardi, cosa che riesce del tutto bene a me. Così mentre io rassettavo casa, nel poco tempo a disposizione, lui si era già vestito.

<<Sono pronta, andiamo>> con l'affanno, i capelli scompigliati, e i vestiti del giorno prima, accompagno Sammy a scuola,non molto distante da casa.

Dopo averlo salutato e aspettato che entrasse, ingrano la marcia dei miei piedi stanchi e doloranti e ritorno a casa.
Non ho mai tempo per mostrarmi perfetta,essere impeccabile e non fare pessime figure.
Inoltre, da questa mattina cominciano ufficialmente le mie ferie estive, e devo ammettere che lavorare nel negozio di mio padre ha i suoi vantaggi.
I miei genitori,da quando è nato il loro nipotino mi sono stati molto vicini, aiutandomi  in qualsiasi cosa. Per i primi tempi vivevo con loro, ero cosi stanca che risultava difficile persino cambiare un pannolino.
Il punto è che non ero pronta,insomma ero molto giovane e avevo appena imparato a farmi bene il letto da sola.
Però non appena Sammy ebbe compiuto tre anni,capì che era giunto il momento di avere una casa nostra, tutta per noi. Così, con tanta fatica ho affiancato mio padre nel lavoro e passato le notti a cercare un appartamento fattibile.
Ricordo che quando lo vidi per la prima volta mi misi a piangere, quella era la mia casa, un piccolo sogno che finalmente riuscì a realizzare.

Rassettare l'appartamento,seppur faticoso, mi aiuta a rilassare, a non pensare.
A dirla tutta ho capito di essere cambiata quando mi sono emozionata nel vedere che, dopo giornate di pioggia era uscito il sole e avevo la possibilità di fare la lavatrice.
Non sono mai stata una ragazza divertente, non nel senso che attribuiscono oggigiorno gli altri miei coetanei. Odiavo le discoteche e quei strusciamenti di corpi sudati, l'odore dell'alcol mi nauseava e andare a letto tardi era fuori discussione. Inoltre,gli unici shottini che facevo erano quelli al collutorio dopo aver lavato i denti. Forse è per questo che la vita da mamma e casalinga non mi è mai pesata,o probabilmente, è perché tutti i miei sacrifici li faccio per mio figlio.

Pulita la cucina,e fatto il letto, controllo la posta. Sbuffo nel vedere la bolletta della luce, pensavo mancasse ancora qualche settimana e invece eccola qui che "lampeggia" come un grosso interruttore rosso.
Scarto qualche giornaletto pubblicitario di mobili e abbigliamento,e noto qualcosa di ben più allarmante dei centotrenta euro da pagare entro tre giorni, una lettera da New York.

1 GENNAIO 2014

<<Vi prego, vi prego ...tra tutti gli studenti sono stata l'unica ad aver raggiunto un voto così alto. Non potete dirmi di no>> sono le nove di sera e,come consuetudine, a quest'ora stiamo cenando, ma io sono così elettrizzata che mi si è chiuso lo stomaco.

Amami Adesso                                                    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora