Capitolo tredici

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~~~ STEFAN ~~~

Sono ancora scioccato per quello che ha detto quel mocciosetto,non mi aspettavo che fosse così "precoce".
Kelly,a quanto pare,ha scelto di dimostrarmi quanto adora i bambini con quello sbagliato.
Inoltre,mi domando se si sia resa conto che era lo stesso piccoletto che aveva sgridato per averle macchiato i pantaloni di gelato.
Quando l'ho visto in lontananza sbuffare e poi cominciare a farmi delle buffe smorfie,sono rimasto scioccato e divertito.
E non sono mai stato il tipo che si diverte per così poco.

<<Non era adorabile?>> chiede ammirandosi allo specchio.
È molto bella nel suo abito bianco aderente ma,niente può essere paragonato all'immagine di Camilla con quel vestito celeste.
Così bella che per un solo istante ho dimenticato ogni cosa,tutto il dolore e le sofferenze che mi ha causato.
Perdere qualcuno non è mai facile,perdere l'amore della tua vita è devastante.
E io sono solo tutto ciò che rimane di un uomo che un tempo aveva tutto e che ora non ha più nulla,se non se stesso,ferito e arrabbiato.

<<Allora,ti piace?>>continua chiedendomi del vestito.
Non so perché ho accettato di portarla qui,ma cominciava ad essere così insistente e fastidiosa che l'ho fatto solo per farla tacere.
Che sia chiaro,non ho alcuna intenzione di metterle un anello al dito,ma molte volte assecondare una donna,anche se per finta,significa farla stare tranquilla per un po' di tempo,e questo è quello di cui ho bisogno.

<<Carino>> commento indifferente.

<<Solo carino?...Ne provo un altro>> il piccoletto aveva ragione,aspettare le donne mentre si cambiano i vestiti durante lo shopping è stressante.
Figuriamoci quando la tua è una di quelle  che vive solo di abiti costosi e intere giornate spese dal parrucchiere.

<<Basta che fai in fretta,ho del lavoro da sbrigare>>mento.
Sono sempre stato una persona molto puntigliosa e precisa,e terminare il lavoro in tempo è una legge alla quale non posso trasgredire.
È come un grosso peccato che merita un'adeguata punizione.
Che,in questo caso,può essere la perdita di un cliente o di qualche zero.

Entra nel camerino e ne prova un altro,quando esce ha gli occhi lucidi,come se l'immagine riflessa nello specchio l'avesse emozionata.
Ho sempre pensato che Kelly di me non volesse altro che il conto in banca e qualche sua foto in prima pagina dei giornali,invece,questa sua reazione improvvisa mi spiazza.
Ovviamente,non me ne frega niente.
Non c'è alcun sentimento che provi per lei,o forse si,sempre se l'indifferenza può considerarsi un'emozione o qualsiasi altra cosa del genere.

<<Bello,adesso posalo. Dobbiamo andare>> affermo annoiato.

<<Posarlo?...Perché?>> chiede confusa.

<<Cosa te ne fai di un vestito da sposa?>>

<<Quello che se ne fanno tutte le donne>> esclama.

<<Allora dovrai prima trovare qualcuno che ti voglia sposare,perché quello non sono io>> ultimamente sta diventando troppo appiccicosa e invadente,ma non capisce che in questo modo non farà altro che allontanarmi,anche se infondo non siamo mai stati vicini per davvero.
La sua espressione addolorata non scaturisce alcun effetto su di me,nemmeno quando una lacrima le scende sul viso.

<<Perché dici questo?...Stiamo insieme da molto tempo,per quanto dovremmo continuare in questo modo?>> chiede preoccupata.

<<Non voglio sposarmi>> affermo con un tono di voce che non ammette repliche.
La tristezza che leggevo nei sui occhi si è appena trasformata in rabbia,e tutto l'amore che sembrava provare per me sembra essere svanito,o forse era tutta una sceneggiata.
Non sono il classico idiota che non si rende conto che la sua  fantastica ragazza,seppur all'apparenza gentile,è in realtà una stronza di prima categoria.
Ho scelto di farmelo andare bene,perché ho così tanti soldi che spenderne qualcuno per comprarle delle borse o qualche abito costoso in cambio di sesso selvaggio non mi costa nulla.

Amami Adesso                                                    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora