*** CAMILLA ***
<<Mi scoppia la testa>>stringo forte le tempie sperando in un sollievo che non si decide ad arrivare.
<<E ci credo,con tutti quei drink che hai mandato giù>>commenta con voce rauca Sophie.
<<Ma se hai bevuto anche tu come me. E poi,come è possibile che tu ti sia svegliata addirittura meglio rispetto gli altri giorni?>>chiedo provando tanta invidia.
<<Tesoro,il mio corpo ormai si è abituato. Cosa pretendi,invece,dal tuo,se da quando sei nata l'hai abituato a vivere di sola acqua?>>continua indispettita.
<<Non è assolutamente vero>>rispondo offesa.
Scoppia in una fragorosa risata e aggiunge <<ah si! Giusto. Non avevo considerato il latte materno. Scusami>>quanto può essere irritante a prima mattina?
Sono completamente frastornata per il post serata da sballo che alla fine è stata tutto tranne che divertente.
Il problema però che mi affligge in questo momento è un altro. Il mio cervello ha un grandissimo vuoto di memoria dopo il primo drink.
Non ricordo assolutamente nulla di ieri sera,e Sophie non sembra essere d'aiuto visto che dice di avermi persa dopo essere andata al bagno e ritrovata direttamente a casa nel mio letto.<<Non riesco a sopportare nessun suono,ma dopo...oh cara...dopo dovrai dirmi tutto quello che è successo questa notte perché non ricordo un fico secco>>balbetto con la bocca secca.
Ho bisogno di bere litri e litri d'acqua per soddisfare la mia gola irritata e dolorante.
Probabilmente mi sarò messa a gridare a squarciagola o avrò ingerito qualcosa che...no! Meglio non pensarci o finirò per impazzire.
Lascio la stanza con Sophie che sghignazza sul letto,mio figlio dorme ancora e sono sollevata per questo. Non avrei voluto farmi vedere in questo stato,non da lui almeno.
In realtà nemmeno da Stefan,ma considerata la mia sfiga uno dei due avrei dovuto sacrificarlo,quindi mi sta bene così.<<Ti sei ripresa?>> domanda nervoso.
Ulalà...se il buongiorno si vede dal mattino siamo rovinati.<<Non proprio. Ho bisogno di una doccia e di un sorso d'acqua>>ammetto <<e anche di un'aspirina magari>>continuo massaggiandomi la fronte.
<<Tieni>>mi offre un'invitante bicchiere colmo d'acqua fredda e quasi lo guardo come se fosse un Dio.
Lui è un Dio Camilla. Bhè. Si. Cavoli,decisamente si.
Sto delirando,non vi è altra spiegazione che questa. Devo riprendermi e darmi una calmata.
Da dove diavolo escono tutti questi ormoni impazziti e frustrati?!Non meriti neanche una risposta. Insomma,non scopi da...non lo ricordo nemmeno.
La mia "io" interiore sa sempre come tirarmi su di morale.
Non mi sopporto nemmeno da sola,come posso solo pensare che qualcun altro possa ritenermi almeno accettabile.
Sei una povera illusa Camilla.
Maledizione,lo sei da sempre.<<Da quando ti diverti a ridurti come uno straccio e a frequentare locali fatti di sesso e droga?>>continua inveendomi contro.
Per poco non mi andava l'acqua di traverso.Locali a base di sesso e droga?
Se questo è un incubo svegliatemi. Ora!
<<Di che diavolo stai parlando?>>domando confusa. Asciugandomi con il dorso della mano la fronte imperlata di una leggera patina di sudore.
Poggia,o meglio,sbatte rumorosamente borraccia piena di qualche sostanza proteica al suo interno e mi sputa addosso furioso tutto il suo odio.<<Porca puttana,per poco non ti facevi scopare da un pervertito del cazzo sulla pista da ballo>>si avvicina e mi fulmina con lo sguardo.
Ho la gola di nuovo secca,la salivazione a zero e comincia a girarmi lo stomaco. Sono confusa e non riesco a capire se si tratta solo di uno brutto scherzo o se è la schifosa verità. Cavoli,dopo Sophie mi sentirà.
<<Io...io...>>balbetto imbarazzata. Non so cosa dire,come comportarmi e cosa più strana,lui cosa ne sa?
Che la mia amica si sia divertita a spifferare tutta la mia inibizione vergognosa senza pensarci due volte? Magari anche davanti a quell'odiosa di Kelly. Quasi li ci vedo,tutti belli comodi intorno al tavolino del soggiorno a prendermi in giro.
So che dovrei smetterla con tutte queste fantasie mentali ma non riesco a farne a meno.<<Tu...tu...cosa Camilla?>>domanda serio non evitando di prendersi giorno di me.
Poggia la mano sul mobile vicino la mia testa e piega leggermente la testa di lato fissandomi duro.
Sono in preda al panico. Vorrei fargli tremila domande ma dalle mie labbra non ne esce nemmeno una. Sono troppo intimidita per mostrarmi dura e senta timore.<<Si può sapere cosa ti importa?>>sbotto d'un tratto per cercare di salvarmi in calcio d'angolo.
Almeno ci provo.<<Un bel niente>>risponde tranquillo.
Questi suoi cambi di umore mi stanno mandando in pappa il cervello. Non sto capendo nulla.
Prima si arrabbia,poi mi prende in giro,poi si arrabbia e infine se ne sbatte.
Forse lui è impazzito prima di me e ora me ne sto rendendo conto.
Già,forse è così. Di sicuro.<<Meglio così. Lasciami in pace. Buona giornata Stefan>>concludo repentina voltandomi e tornando di sopra.
Ma a quanto pare lui ancora non aveva finito la conversazione,tant'è che mi blocca anche con l'altro braccio,facendomi da gabbia con il suo meraviglioso corpo.
La canotta celeste,leggermente impregnata di sudore,mette in mostra le braccia muscolose e la leggera peluria del petto massiccio.
Ha i capelli bagni e il suo odore,quello reale che emana la sua pelle e non di qualche sostanza chimica miscelata,è come la doccia d'acqua fredda di cui avevo bisogno.
Mando giù un lungo sospiro e comincio ad avere ancora più caldo del solito.Maledizione.
<<Non me ne frega niente di quello che hai intenzione di dire,non sul resto. Di quello eccome se mi importa>>aggiunge rauco non togliendo,nemmeno per un istante,gli occhi lontano dai miei.
<<Resto?>>domando confusa.
Sono ammaliata da lui. Dalla sua voce,il movimento lento delle labbra,le sue mani che sembrano stringersi sempre di più ai lati della mia testa,come se volessero sfiorarmi i capelli.<<Per poco non ammazzavo quel figlio di puttana. Bastava un solo dito su di te e avrei dato di matto>>continua. Il mio cuore sembra sciogliersi.
Non solo per il fatto che evidentemente realmente stavo per andare a letto con un uomo in un locale nudista,ma perché a lui ha dato fastidio.Gelosia? Non lo so.
<<Cosa ci facevi li? Ovunque fosse.>>
<<Ero venuto per riportarti a casa>>afferma.
Boom. Boom. Boom. Boom.
<<Questa non è casa mia Stefan>>rispondo quasi sussurrando.
<<Non me ne frega un cazzo. Dovevi tornare da me,tutta intera.>>
Osservandolo meglio noto che il suo viso è più vicino al mio di quanto pensassi. Sento il suo alito solleticarmi la bocca. La schiudo per respirare un po' dell'ossigeno che tanto il mio corpo agognava.
Ancora un po',un piccolo centimetro e siamo vici...<<Non ricordo niente di questa notte>>mormoro sfiorandogli le labbra.
<<Lo so,dopo ritorneremo al discorso e continuerò ad essere incazzato con te ma adesso...Cazzo,adesso sta zitta e baciami>>esclama per poi fiondarsi su di me.
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Amami Adesso
Romanzi rosa / ChickLit"L'amore è l'unico in grado di distruggerti,ma il solo a poterti salvare." Prima di conoscerlo ero solo una ragazzina timida con tanti sogni e una chiave per aprire la porta all'esperienza più bella della mia vita a New York. Stefan Howard mi è entr...