Capitolo ventiquattro

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~~~ STEFAN ~~~

<<Aspetta>>grido sperando che si fermi,anche se so perfettamente che non lo farà mai.
Così aumento il passo e provo a raggiungerla per fermarla,come un'idiota. Come al solito,la rincorro mentre tenta di fuggire da me.
Ma questa volta non sarà così facile.

<<Cazzo,ti vuoi fermare?!>>continuo invano.
Dopo ancora qualche passo riesco finalmente ad afferrarla.

<<Ti ho detto di fermarti>>affermo incazzato come non mai,ma non con lei,con chi le ha fatto questo.

<<Mi vuoi lasciare in pace?...Fino a qualche giorno fa volevi disperatamente liberarti di me e adesso il contrario. Cosa vuoi da me Stefan?>>fa un rumoroso sospiro e lascia cadere le braccia sui fianchi.

<<Si,e infatti è ancora così,ma..>>non mi lascia il tempo di continuare che mi interrompe.

<<Allora lascia che ti dia una mano. Addio...>>si allontana tornando in casa,mentre io resto impalato come un grande coglione a fissarla.
Allibito torno dentro,solo che quando la vedo sembra essere un'altra persona. Sorride e parla spensierata con il resto degli invitati come se niente fosse successo.
Eppure,cazzo,l'ho vista prima. Persa in un luogo oscuro della sua mente e sembrava non saperne uscire più.

<<Lo sapevo. Ti piace mamma>>la delicata voce di Sammy mi distrae da tutto il resto.

<<Ehi piccoletto,come stai?>>domando cambiando tono di voce.

<<Taaaaanto bene. Sai,ho avuto tanti regali!>>risponde euforico.
Mi chino verso di lui piegandomi sulle ginocchia e aggiungo <<perché io non ho ricevuto niente?>>,lui poggia l'indice sotto al mento e finge di pensare a una risposta plausibile.

<<Perché tu fatto piangere mamma>>afferma improvvisamente.

<<Oh davvero?...E quando?>>chiedo curioso.

<<Taaaanto tempo fa>>esclama allargando le braccia.
Ormai si è fissato,non sarò mai scagionato da quel grave peccato commesso.

<<Non credi che proprio perché sia successo tanto tempo fa ora sia tutto passato?>>

<<Mhh...nono! Io lo so,sai?>>

<<Cosa?>>mi sono perso. Di che sta parlando?

<<Non lo posso dire.>>

<<Eh no! Sono curioso adesso mocciosetto...>>scrolla le spalle e mi osserva con aria innocente.

<<Se ti do il mio regalo me lo dici?>>domando. Annuisce e mano nella mano ci dirigiamo verso il piccolo garage.
Si volta di scatto verso di me mentre i suoi occhi si illuminano di una felicità quasi commovente.
Ora spiego meglio la situazione,o finirò per non farmi capire e questo non mi piace affatto. Il mio grande amico,Luke,prima di imbavagliarmi come un cazzone,mi aveva chiesto se volessi andare insieme a lui a trovare il piccoletto. Non avevo voglia di vedere Camilla,ma il ricordo del visetto vispo di Sammy mi ha impedito di rifiutare. Così,dopo aver accettato ho mandato la mia segretaria a comprargli un piccolo pensierino,che due minuti fa ho fatto spostare dal bagagliaio della mia auto al retro della casa.

<<Chiudi gli occhi.>>
Il piccoletto si copre il viso con le mani e impaziente aspetta la mia sorpresa.

<<Non sbirciare altrimenti non ti do nulla>>annuisce entusiasta mentre prendo la grande scatola nascosta dietro la mia auto.

<<Al mio tre...uno....tre!>>si libera velocemente delle manine dal viso e quando vede il grande pacco spalanca la bocca sorpreso.

<<Che aspetti? Aprilo>>affermo.

Amami Adesso                                                    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora