Come tutti o quasi i bambini ricevono giocattoli.
I miei genitori me ne compravano molti di vario genere.
Forse ero troppo vivace o non capivo la fragilità delle cose, per questo rompevo molto spesso i miei giocatolli.
Allora scavando nel mio passato e nella persona che sono oggi ho interpretato il fatto di voler aprire letteralmente i miei giocattoli, per capire il loro funzionamento.
Oggi ho vent'anni, e ogni volta che faccio una promessa sento il pentimento perché per inerzia so già di romperla.
Io spesso voglio capire come sono fatte le persone, cerco di schedarle, di capire le azioni che portano a certe differenze di conseguenze.
Forse per questo cerco di capire e vedere il cuore spezzato nelle persone, perché solo quando una persona è disperata e allo stremo si vede davvero com'è fatta.
A volte ho provocato una rottura dell' organo cardiaco, ma volevo solo vedere cosa c'era all interno, per curare quella cinicità che mi perseguita, e le emozioni che lentamente mi scivolano dal petto e non tornano più.
Ho più paura di essere ferito e non provare niente che di essere ferito e provare qualcosa.
Ho solo paura di rimanere vuoto dentro.
Con gli occhi spenti, e rispondere solo "okay" e "non mi importa".