Una delle malattie di cui è affetta la maggior parte della gente nel ventunesimo secolo è la solitudine, ci sono diversi tipi di solitudine, c'è quella sociale, in cui l'individuo per problemi da una parte o dall'altra non ha rapporti con le persone, poi ci sono le persone come me che
si sentono sole anche se in chat ha dieci persone che le tartassano di chiamare e messaggi, ci sono persone come me che prendendo una citazione "si sentono sole anche in un mare di gente", perché non importa quante persone hai accanto, se non ti sanno dare quello di cui hai bisogno è inutile pure averle.
È così triste la cosa, come degli esseri fatti di carne possano influenzare così tanto non solo il nostro stato d'animo, ma riescono pure a modellarlo a loro piacimento spesso come se fosse un pezzo d'argilla e ovviamente lo possono fare in modo positivo e negativo.
Come sempre tutti abbiamo una persona affianco, anche se frequentemente neanche c'è ne accorgiamo nell'arco della giornata, spesso ci da attenzioni che non crediamo importanti, spesso di allontanino per nostra volontà dalla gente, perché siamo arrabbiati, magari perché siamo tristi, o depressi.....
Guarda il lato strano della cosa, siamo così presi da noi stessi, da cosa ci sta succedendo, da quello che siamo, dalla depressione che ci allontaniamo volontariamente dalla gente per stare da soli a piangere e a stare male, c'è chi chiede aiuto ma non ha nessuno, c'è chi lo ha ma non lo vuole,chi si allontana da tutto e da tutti perché crede di essere un/a porta guai, c'è chi si allontana perché sta troppo male per chiedere aiuto, perché la depressione è come parassita ospite, ti mangia dall'interno e ti succhia tutta la linfa vitale e non riesci a chiedere aiuto solo perché ti chiude la gola, e senti un urlo dentro che rimbomba e si moltiplica facendo eco nell'abbisso che è la nostra mente.
La solitudine è una brutta bestia, ora tocca a te organizzare la battaglia più importante di tutte, quella contro te stesso.