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Prendo la mia vita e continuo a buttarla, ne sono consapevole, ho visto solo dell'ira nell'aria, che non riesco a respirare, i miei polmoni non sopportano la felicità.
Ho paura di essere felice, io ci sguazzo nella mia tristezza, nudo come un verme, sto bene nella mia depressione, nel lacrimare senza motivo.
Sono passate 3 settimane, uscire era inutile per me, se avere un contatto umano sarebbe stato indifferente. Cammino nella stanza bianca, scappo attraverso la luce con il buio dentro, vorrei avere il potere di far diventare il
Paradiso un inferno, baciare per uccidere, abbracciare per pietà.
La pelle sul mio viso si deteriora, fa uscire il vero me, sono una busta pronta per essere buttata nella pattumiera.
Non mi guardate indifferenti vedete la mia mano vuota e i miei occhi lucidi, cammino nel magazzino di dio, solo manichini senza vestiti da indossare, senza personalità, senza anima...
Cado da un edificio altissimo per rivedere tutta la mia vita passarmi d'avanti, e capire cosa potevo fare in certe situazioni, gli sbagli che ho fatto e baci che non ti ho dato perché troppo timido. Sono il cacciatore che cerca Biancaneve, sono pronto ad aprirla per esportarle il cuore.
E se un giorno verrò piangendo da te con la gabbia toracica aperta, e con il sangue che esce da tuti i miei orifizi, non sconvolgerti...
E guarda come ti do il mio cuore pieno di coltelli
Guada quanto è bello...
Il dolore che ho privato...
guarda quanta passione c'è in un muscolo...
Non provare e levare i coltelli, puoi solo farmi venire un emorragia, cerca solo di non accoltellarlo nuovamente...
Scusa se piango e sento dolore, ma non uccidermi anche tu.
I miei occhi si spengono...
Cado a terra...
E sono felice di ciò...
Ho vissuto proprio come volevo io... facendomi odiare da te per non amarti e facendomi spezzare il cuore...

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