V per Vendetta

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La vendetta ignorantemente va servita su di un piatto freddo, la vendetta va servita e basta, ognuno merita ciò che da è il destino porta tutti nella tomba.
La vendetta è così bella e così forbita, come un linguaggio binario, così semplice ma così affascinante, basta un errore per eliminare il complesso interiore ed esteriore.
Tace la taciturna molesta vittima, che qui non trova pace su questa quiete terra, ed è qui che esisto io, un germe in confronto al potere dello stato o di quel movimento chiamato chiesa, che impone il seguito hai cechi, io vi odio, seguite perché avete paura, io ho solo paura di non avere cultura, e di incappare in qualche tranello malsano di qualche mente sopraffina.
Ho il potere di giudicare per me stesso per gli altri non sono nulla, per te non esisto, io posso essere anche il re del mondo ma non valgo più di una persona a te cara, e allora balliamo la vita e non chiudiamo in disperazione la nostra lingua biforcuta, che tanti ama e teme l'uomo grande che c'è la tagli, io vi dico di usarla, perché è tagliente come una lama e in dolce sin fundo.
Benvenuto allo spettacolo della vita.
O mio spettatore.
E non aver paura dalla morte perché tanto affascina quanto più si teme, siamo attratti dalla morte che ci tiene per la gola
SIAMO LE PUTTANE DELLA VITA E TE NON TI RENDI CONTO!
E allora dormi nel tuo lettino e buonanotte.
È sempre un bel giorno per morire.

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