A volte mi piacerebbe sentirmi dire....
Cose che forse non esistono che traballano sul surreale, cose mia viste.
Siamo surreali, spesso come il sale nel caffè, siamo strani e poco appaganti per gli altri.
Ci rendiamo ridicoli per un sorriso, una smorfia, una risatina o un urlo di felicità.
Tocchiamo in modo surreale la libertà che spesso non è vera.
Ti senti libero quando esci senza preoccupazioni o quando sei felice o in un posto in cui puoi essere te stesso, ma sai che sei un animale in gabbia che scappa sulla sua ruota e poi torna a servire il padrone.
Bisogna essere indipendenti, perché i veri schiavi spesso non sono coloro che vengo costretti a fare determinate cose, il vero schiavo sei tu che ti imponi di fare certe cose perché costretto da un sistema che non ti lascia libera scelta.
Non puoi fare tutto quello che vuoi, non puoi sbagliare e imparare da ciò, perché salti nel vuoto e ti rendi conto di essere arrivato al limite solo quando vedi la terra che ti arriva sotto i piedi a grande velocità.
Vuoi vivere in un'utopia?
Creala dalla tua, non ti lamentare degli altri se il primo che non fa nulla sei proprio tu, ogni giorno sentiamo brutti pensieri che ci afferrano il cervello e ci fanno nascondere noi stessi, creando schermi su schermi e mettendo filtri su filtri..
Perché ti vedi brutto o brutta...
Il problema non sono gli altri che ti giudicano...
Sei te che li ascolti...
Vivi senza catene e incomincia ad essere libero da te stesso, innamorato della cultura degli altri e non disprezzare, ignora...