Tutti abbiamo avuto un passato buio, e devo dire che ne sono uscito a testa alta, anche se con più di qualche danno.
Avevo la tenera età di 12 anni, e non so perché ma feci il mio primo tiro ad una sigaretta, volevo solo provare, non so perché, forse volevo sentirmi più grande, o perché lo facevano i miei amici più grandi, chi lo sa.
Sempre con il mio vecchio gruppo cominciammo a scoprire la marjiuana, e da lì forse che incomincia la mia discesa nella droga.
Il problema fu uno perché voi potete dire che la marjiuana è solo naturale ecc, ma no, ci fu un giorno un po' prima dell'inizio del terzo anno di scuola in cui stavo con i miei amici nella Villa del mio paese e li dopo aver comprato un grammo di erba abbiamo rollato una canna e fumata di conseguenza, non era la mia prima volta, ma fu bruttissimo, ero così strafatto da non riuscire a camminare, e neanche a bere o a mangiare, il problema fu quando mi portarono a bere l'acqua alla fontana, perché sveni quel giorno lì sul mio amico, sfortunatamente mi dovettero accasciare su una panchina davanti a tutti, dove tutti mi guardavano vomitare, tutti mi vedevano, tutti mi osservano, mi sentivo un criminale durante un inquisizione.
La parte più orribile fu vedere i miei parenti compresi i miei genitori che piangevano per me, e il dottore che mi controllava vedendo le miei pupille dilatate, così dilatate che che non si vedeva più l'iride.
Mia madre presa dal panico chiamo un ambulanza, li mi senti male, sapevo che avrebbero scoperto ciò che avevo fatto, e vedere anche i miei amici che mi guardavano stare male lì non era bello.
Arrivata l'ambulanza mi alzai di scatto, i paramedici mi dicevano di stare fermo anche se io stavo bene visto che mi era passato tutto, ma i miei mi vollero portare lo stesso in ospedale, mi ricordo poco del tragitto in ambulanza, tranne mia madre seduta che mi guardava, scrutandomi, e capendo forse ciò che avevo fatto.
Arrivato in ospedale mi portarono in una stanza su una barella, mi fecero moltissimi buchi per trovare una vena, sulle braccia, sulle mani, sulle dita, alla fine riuscirono a prendere un po' di sangue,anche se fu molto doloroso, dopo il prelievo mi portarono in una stanza dove dormi per più di qualche oretta, verso le 11:30 mi svegliarono con i risultati dei test fatti sul mi sangue, ero risultato positivo alla cannabis, i miei genitori mi dissero che se avevo voluto provare non fa niente basta che gli dicevo la verità, in realtà non era la prima volta, ma ho sempre negato ciò, e ho cercato scuse su scuse, che diventarono la storia principale creduta anche dai dottori.
il mio caso non fu ne verbalizzato ne archiviato, di ciò che successe in quello' ospedale non c'è traccia, perché mia madre lavorando li fece si che tutto ciò che era successo non fosse mai trapelato all'esterno dell'ospedale.
È stata una delle miei più grandi umiliazioni, perché oltre al fatto di dormire li, mi fecero anche un esame al pene, non so a cosa serviva ma me lo fecero lo stesso, fu umiliante anche quello, ma non più di tornare a casa e vedere tutti i miei pareri che mi guardavano sapendo ciò che avevo fatto, tutto ciò per una canna, da quel giorno non lo feci più, anche se solo per un anno, poi ricominciai peggio di prima, ogni giorno, spendevo soldi se non l'avevano i miei amici, dipende come andava la giornata, ora sono due anni che sono pulito, e sincero, vivo una vita migliore di quanto la vivevo due anni fa.
Ragazzi non drogatevi, io ne ho pagato pienamente le conseguenze, non dico di non provare, ma che si deve fermare lì.
La droga è come l'acido, ti consuma e basta.