Il suicidio

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Una persona normalmente ha una vita, da far crescere da far fruttare per creare una progenie per poi ripetere il processo all'infinito.
Ci sono persone che sono molto sensibili, che non hanno il coraggio di dire certe cose, e spesso cercano di attirare l'attenzione, con i tagli, con un modo particolare di vestirsi, dì comportarsi, questo porta a problemi sociali spesso, perché spesso certi modi di vestire di comportarsi e di porsi possono risultare strani, quindi la società di conseguenza ti mette da parte, perché oggi lo strano, il diverso, come lo vuoi chiamare chiamare viene accantonato dalla società, emarginato, diventi spesso lo zimbello dell'istituto solo perché chiedi aiuto in un modo particolare.
Molto spesso le persone che vogliono prendere questa tragica decisione si arrampicano sugli specchi della vita, perché non sanno a cosa aggrapparsi, o sono poco forti, così poco forti da non riuscire a sopportare un trauma o un cosa così grave da non poterla sopportare.
Tu puoi aiutarle, puoi cercare di farle stare bene, puoi fare di tutto per loro, ma spesso devono combattere una battaglia in cui voi non centrate, quella con loro stessi, perché ogni mio pensiero che narro ha un risvolto particolare, c'è sempre una battaglia con voi stessi, ogni giorno possiamo affrontarla, esempio stupido, una paura, mangiare qualcosa che non ci piace, fare qualcosa che non vogliamo, sono piccole battaglie importanti che ci aiutano ad andare avanti, che ci fanno avere la consapevolezza che i problemi si possono risolvere.
Io sono una persona che non ha mai avuto pensieri suicidi, preferirei uccidere che essere ucciso, ma lo sai il bello, siamo menti fragili noi, la violenza ci porta al ribrezzo, e non credo che molte persone sopravviverebbero dopo il rimorso di aver ucciso qualcuno, perché è tutto un controsenso, alla fine ti uccideresti lo stesso perché non puoi vivere sapendo di aver ucciso.
Una cosa che ho notato è il fatto di come l'autolesionismo si sia espanso, di quante persone ne soffrano e di quante persone lo fanno perché ormai ne sono dipendenti, anche se basta un passo falso e puoi morire per qualcosa che ti faceva uscire dai problemi, perché forse per te è meglio se erri, perché non piaci, non ti piaci, non riesci a piacerti, non riesci a piacere, odi il tuo corpo, lo odi così tanto da distruggerlo, forse credi che il tuo corpo rigenerandosi possa cambiare ma non è così, perché ciò che fai ti porta all''auto distruzione, diventi una bomba azionata da te stesso che ti autodistrugge e non solo.
Ma il suicidio non porta sempre alla morte, c'è chi decide di morire da solo, c'è chi si distacca dal mondo, c'è chi decide di piangere, c'è chi decide di mettersi in un angolino, c'è chi muore dentro così, spesso sono vicino a te e non te ne accorgi, si nascondono fra falsi sorrisi, fra falsi sto bene, fuori hanno la pelle ma dentro bruciano fra le fiamme della vergogna e del disgusto, e alla fine sai che fine fanno?
Pozza di sangue, colpi in testa, impiccagione, mantenere l'acceleratore a bordo di una macchina e sbattere contro un'altra macchina o un muro, gettarsi da un palazzo, tagliarsi la gola, assumere veleni, assumere droghe e morire di overdose, darsi fuoco, annegarsi, farsi esplodere, rinchiudersi in una stanza a morire senza cibo e acqua, chiudersi in una garage e accendere la macchina. Questo è il risultato di tutte le azioni sbagliate che fai con una persona davvero sensibile, che ormai non sopporta la sua vita, che quasi non ha scelta o crede di non averla.
Comunque io non sono nessuno per sensibilizzare le persone su questo argomento delicatissimo, ma pensa, se hai intenzione di farlo, non pensare a te, pensa agli altri che ti vogliono bene, hai tuoi genitori, pensa prima di agire, e se qualcuno vuole parlarne può scrivermi, preferisco leggere parole di sfogo che una lapide triste e piena di fiori.

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