Sorrido nel leggere l'ultimo messaggio che Zayn mi ha inviato e mi alzo, ricordandomi improvvisamente di dover finire di lavare i piatti.
Mi avvicino al lavello con ancora il telefono in mano, pensando ad una risposta sensata. Sto per digitare la prima lettera quando un rumore d'acqua interrompe il silenzio che regnava in cucina.
"No no no, ti prego. Dimmi che non è successo davvero!" esclamo mentre guardo il mio cellulare che a poco a poco si deposita sul fondo, con un misto tra acqua e schiuma a ricoprirlo.
Mi salgono le lacrime agli occhi e cerco di recuperarlo, ma quando lo riprendo in mano, lo schermo è ormai nero e decine di gocce d'acqua percorrono la cover di gomma.
Lo asciugo con lo stesso strofinaccio di prima e osservo per qualche secondo l'oggetto privo di vita che ho tra le mani.
"Ti prego, non lasciarmi ora" sussurro, provando invano a schiacciare il pulsante di accensione. Niente di niente.
Appoggio il cellulare sul ripiano della cucina e riprendo in silenzio a lavare i piatti, consapevole che Zayn non riceverà nessuna risposta.
Chissà se si accorgerà della mia assenza. O se non ci farà caso.
In fondo non sono nessuno, solo una ragazzina che ha sbagliato numero e gli ha raccontato qualcosa di sé, niente di più.Quando finisco di sistemare gli avanzi del pranzo, decido di iniziare la mia ricerca.
Vado in camera mia, che come al solito non è ordinata come dovrebbe essere, e inizio a frugare nel primo cassetto della scrivania. Solo fogli di carta mezzi scritti e un numero indefinito di penne, pastelli e gomme consumate.
Apro il secondo cassetto e neanche lì trovo ciò che sto cercando.
"Uh, ma guarda" sorrido tra me e me quando mi trovo in mano uno dei vecchi giochini che trovavo nelle merendine quando ero piccola. Una macchinina con le ruote di gomma che se caricata si muove sul pavimento.
Carico un paio di volte l'oggettino dopo essermelo rigirato tra le mani per un po' e subito dopo lo lascio scorrere sul ripiano della scrivania.Rido, ma all'istante mi torna in mente il mio obiettivo.
"Concentrati, Every!" dico a me stessa.
Lascio perdere i cassetti della scrivania e riprendo la mia ricerca in quello del comodino, in cui non curioso da anni.
"Eccolo!" esclamo sventolando in aria il mio vecchio cellulare. E quando dico "vecchio", intendo davvero molto vecchio. Oserei dire preistorico.
"Accenditi, accenditi, accenditi" mormoro in tono supplichevole al telefono che tengo in mano. Anche stavolta le mie preghiere non vengono ascoltate e mi ritrovo con in mano un pezzo inutile di plastica.
Sbuffo e cerco il caricabatterie, che per mia fortuna si trova nello stesso posto in cui era il cellulare.
Lo collego alla presa più vicina e aspetto.Ci vogliono dieci minuti buoni prima che quell'aggeggio dia qualche segno di vita.
Corro in cucina ed estraggo la SIM dal cellulare ormai deceduto e torno nella mia stanza per inserirla in quella cabina telefonica in miniatura che da ora sarà il mio unico mezzo per comunicare col mondo.Clicco il tasto di accensione e una sensazione di sollievo mi invade quando la scritta con il nome della marca del telefono si anima sullo schermo.
Non appena mi è possibile, apro una nuova schermata di messaggio, pronta a digitare le parole che invierò a Zayn dopo circa due ore di silenzio forzato.
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ANGOLO AUTRICECiao! Vi sta piacendo la storia? Noi speriamo di sì!
Potreste consigliarla ai vostri amici\parenti\animali domestici e aiutarci a farla crescere?
Vorremmo intanto ringraziare tutte le persone che leggono questa storia, che la commentano e che ci lasciano stelline. Grazie perché senza di voi non ci sarebbe nemmeno la storia :)
Al prossimo capitolo,
-C. :)
PS. Se vi va passate sul profilo di TrixieThunder e date un'occhiata all'altra sua storia, Imperfect
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Lovers by accident || Z.M.||
Fanfiction[COMPLETA] Every, diciottenne londinese, in una giornata di fine estate cerca disperatamente via sms la sua migliore amica Jamie, che è stata trascinata dai genitori dall'altra parte del paese per far visita a una vecchia zia. Ma cosa succederebbe s...