Mi avvicino a Louis, che mi sta aspettando seduto sulla nostra panchina con una sigaretta tra le labbra. Quando mi vede, la spegne strofinandola contro l'asfalto e si alza in piedi per venirmi in contro. Sorride come al suo solito, ma per la prima volta mi chiedo se quel suo sorriso sia sincero. Non credo che lo sia.
Fingo un sorriso anche io, nonostante questo sia l'ultimo posto in cui vorrei stare in questo momento."Piccola" appoggia la mano sul mio fianco sinistro e avvicina le labbra alle mie, ma io scuoto la testa. Non posso permettergli di farlo. Il pensiero mi provoca una sensazione spiacevole allo stomaco, faccio un passo indietro.
"Cosa stai facendo?" mi domanda. L'espressione sul suo viso è confusa, non ha idea di quello che sto per dirgli e credo che non gli piacerà. Come dice Zayn, questo distruggerà tutti i suoi piani.
Mi schiarisco la voce, parlando con decisione e nascondendo tutta la mia insicurezza nella frase che pronuncio. "Dobbiamo parlare".
Lui inarca appena un sopracciglio, ma annuisce, tornando a sedersi sulla panchina di legno. "Va bene".
Prendo tempo, camminando lentamente per andare a sedermi al suo fianco. Mi concentro sulla voce di Zayn, che ho sentito al telefono solo pochi minuti fa e faccio un respiro profondo. Devo farcela.
"Io..." comincio. Every, dillo e basta. "Io penso che dovrei essere sincera con te". Distolgo lo sguardo da lui, puntandolo su un gruppo di ragazzi che tranquillamente passeggia ridendo a una decina di metri da noi.
Sento gli occhi di Louis su di me, quindi scelgo le parole da dire. È così difficile mentire guardando negli occhi una persona. "C'è una persona...".
"Sì?" mi esorta a continuare, accarezzandomi lentamente la coscia con la mano. Mi ritraggo, allontanandomi da lui di qualche centimetro. Quel contatto rischierebbe di distrarmi.
"Voglio stare con un'altra persona" mi domando se questa sia davvero una bugia "o meglio, tra me e lui c'e qualcosa e penso che dovresti saperlo".
"Cosa? Non è possibile" quasi scoppia a ridere, come se non ci credesse "e chi sarebbe?".
Mi mordo il labbro inferiore, cercando disperatamente una risposta che eviti la domanda. Zayn mi ha detto di usare il suo nome, ma non...
"Si chiama Zayn" lascio che il suo nome esca dalle mie labbra senza rifletterci troppo su "ci frequentiamo da un po'".
Lo vedo scuotere la testa "se non vuoi più stare con me non devi inventarti scuse, piccola". Il suo modo di pronunciare quel nomignolo è completamente diverso da come lo fa Zayn. Non c'è niente di dolce o di affettuoso, solo una combinazione di lettere.
"È la verità" lo fisso dritto negli occhi, perché quello che sto per dire potrebbe non essere una bugia "voglio stare con Zayn".
"E sentiamo, hai qualche prova dell'esistenza di questo tuo Zayn?" sputa fuori le parole quasi con disprezzo, squadrandomi visibilmente.
Per un momento mi sento mancare il respiro. Non ho nessuna prova della mia presunta storia con Zayn, solo i suoi messaggi e il ricordo della sua voce. Non ho nemmeno mai visto una sua foto.
Annuisco, senza avere la minima idea su come sostenere la mia bugia. Poi ho un'idea. Devo solo chiedergli aiuto, lui saprà cosa fare. Lui lo sa sempre.
"Certo" replico a Louis, sfilando il cellulare dalla tasca. Devo predere tempo. Apro la schermata dei messaggi, lontana abbastanza affinché lui non riesca a leggere e digito le parole, pregando che Zayn non ci impieghi molto a rispondere.
"Non ci ha creduto".
Louis mi osserva in silenzio, sfilando poco dopo un'altra sigaretta dalla tasca e accendendola. Si alza, iniziando a camminare fino alla riva del lago.
"Ah no?" per fortuna Zayn risponde immediatamente, mi chiedo se stesse aspettando notizie da parte mia.
"Vuole delle prove... Suppongo che non pensi che io possa piacere a qualcuno" il modo in cui ride di me, guardandomi con disprezzo, mi torna in mente. La sua personalità e il suo vero intento stanno emergendo, ma lui non sa che io conosco il suo piano.
"Mmh forse ho una soluzione" guardo Louis, che sta ancora passeggiando sulla riva coperta di sassi, che ad ogni suo passo fanno rumore. Ha quasi finito di fumare, segno che il mio tempo sta scadendo.
"Ti prego, dimmi che ce l'hai" scrivo velocemente, ho le mani fredde a causa della bassa temperatura, credo di star perdendo sensibilità, ma non posso pensare anche a questo ora.
"Dagli il mio numero" Zayn non ci impiega più di una ventina di secondi a inviare il suo messaggio. È più determinato di me, questa volta.
"Cosa vuoi fare?" prego che la sua sia una soluzione non dettata dall'istinto, altrimenti la possibilità che il tutto fallisca sarebbe molto alta.
Beh, invece lo è, ma forse la sua idea mi piace più di quanto dovrebbe.
"Gli dico che sei la mia ragazza e che ti deve lasciare in pace".
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Lovers by accident || Z.M.||
Fanfiction[COMPLETA] Every, diciottenne londinese, in una giornata di fine estate cerca disperatamente via sms la sua migliore amica Jamie, che è stata trascinata dai genitori dall'altra parte del paese per far visita a una vecchia zia. Ma cosa succederebbe s...