Zayn

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"Maledizione!" Esclamo mentre sono immerso nei vestiti praticamente dalla testa ai piedi. Tra non molto dovrò andare a prendere Eve per l'appuntamento con Jamie e Aaron, ma sono qui fermo davanti all'armadio da quasi dieci minuti.

Per un momento ho anche pensato di mandare un messaggio a Eve per chiederle consiglio, magari per sapere di che genere è il ristorante dove andremo o che tipo di appuntamento sarà, ma poi ho rinunciato all'idea, decidendo di vestirmi con qualcosa di elegante, ma non troppo.

Se solo avessi qualche idea...

Alla fine, dopo aver cambiato idea un paio di volte, riemergo dalla pila di magliette e pantaloni con un paio di jeans neri stretti e una camicia blu scuro. Niente di sofisticato, un abbinamento semplice e adatto ad ogni tipo di occasione. Sto per cambiarmi, quando il suono del campanello interrompe i miei pensieri.

Vado alla porta con passo svelto, curioso, e mi affretto a guardare dallo spioncino. Il ciuffo biondo del mio migliore amico aspetta impaziente di poter fare il suo ingresso.

"Hey, Niall!" Lo saluto, dopo averlo fatto entrare. Lui mi sorride con calore e io lo conduco in camera mia con un cenno veloce, in modo che possa continuare a prepararmi.

"Come stai?" Mi chiede, sedendosi sul letto nel ritaglio libero dai vestiti.

Scrollo le spalle, mentre mi infilo i jeans. "Sto bene, e tu?" Rispondo aggrottando appena le sopracciglia. È più probabile che una conversazione con Niall inizi con qualcosa come "diamine, amico, sei ancora vivo!", che in questo modo. Ho il presentimento che ci sia dell'altro sotto.

"Bene. Ascolta Zay..." Comincia, abbassando lo sguardo. "Ecco, io e Harry stavamo pensando... avevamo in programma di uscire stasera. Ti andrebbe di venire con noi?" Chiede. Le mie dita si fermano a metà dei bottoni della camicia e smetto di respirare per un paio di secondi. Mi sento in colpa al pensiero di dover dire di no, soprattutto considerata la situazione in cui si trova Harry al momento.

"Mi dispiace, Niall, ma oggi non posso." Dico veramente dispiaciuto. Il biondo alza subito lo sguardo, a metà fra il ferito e il confuso.

"Andiamo, ti farebbe bene passare una serata solo con noi, come ai vecchi tempi!" Afferma, cercando nei miei occhi una conferma che però non posso dargli.

"Mi piacerebbe, ma..."

"Ma cosa?" Chiede immediatamente, senza lasciarmi l'opportunità di terminare la frase.

"Ho promesso a Eve che sarei andato con lei a un appuntamento... a quattro." Lo informo, esitando appena prima di specificare il genere di serata che mi aspetta. La sua espressione si fa ancor più confusa, una richiesta silenziosa di volere più dettagli traspare dai suoi occhi blu.

Sospiro. "Jamie deve uscire con un tipo. Un certo Aaron, mi sembra. È andata in panico e ha chiesto a Eve di accompagnarla, o forse è stata un'idea di Eve... non ho capito molto bene neanche questo, a dire il vero. Fatto sta che hanno organizzato questo appuntamento a quattro ed è per stasera". Concludo la mia spiegazione annuendo con un accenno di imbarazzo.

"Oh" sussurra, con un fil di voce. La mascella improvvisamente contratta non fa presagire nulla di buono. La sua mano ora è stretta a pugno sul mio copriletto. Non riesco a capire cosa gli prenda, è una reazione un tantino esagerata per il mio rifiuto, che sia geloso? Non è da lui.

"Stai bene?" Domando insicuro. È strano vederlo così, il buon umore di pochi istanti fa è completamente sparito. Un sospetto prende piede nella mia mente ma lo scaccio via, decidendo di tenerlo per me.

"Io? Oh sì, alla grande. Ma dimmi, come hai detto che si chiama? Aaron?" Chiede, una luce che non saprei identificare balena nei suoi occhi. Annuisco per niente convinto. "Interessante." Commenta lui con freddezza. Poi scuote la testa, come risvegliandosi da un sogno.

Lovers by accident || Z.M.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora