Every

2.5K 138 55
                                    

Appena mi trovo di fronte a lui, non esito nemmeno un istante prima di saltargli al collo e baciarlo. Dopotutto, avrei voluto poterlo fare molte volte da quando lo conosco. 

Lui ride sulle mie labbra, intrappolando la sua risata nei pochi millimetri di spazio tra di noi. Mi domando cosa potrei chiedere di meglio in questo preciso istante. Sento di avere tutto ciò di cui ho bisogno, ogni cosa di cui potrei mai sentire la necessità per considerarmi davvero felice.
Zayn lo è e di questo non potrei esserne più sicura.

Lo stringo forte a me, come se questa potesse essere l'ultima volta in cui ho la possibilità di farlo. Gli passo le dita tra i capelli, consapevole che detesta quando le persone lo fanno, ma che io sono l'unica eccezione a questa regola. Memorizzo il sapore del contatto delle sue labbra sulle mie. Non posso fare a meno di sorridere.

"Ho fatto tardi, mi dispiace." Mi scuso con lui quando finalmente entro nell'ingresso di casa sua. Mi soffermo a osservarlo per un attimo, rendendomi conto che pare diventare più bello ogni volta che lo vedo. Non riesco a spiegarmi come questo sia possibile, ma so che in qualche modo accade.
Sul viso ha un'espressione rilassata, i suoi occhi del colore del caramello mi fissano con una strana luce in essi. Forse è questo ciò di cui parlava Perrie, come ho potuto non rendermene conto prima?

"Non c'è alcun problema, ti stavo aspettando." Gli angoli delle sue labbra si sollevano in un sorriso dei suoi, che ha la capacità di farmi venire le famose farfalle nello stomaco che fino ad ora raramente avevo sentito. È anche per questo che amo passare del tempo con lui. Con dei gesti così semplici, riesce a farmi provare sensazioni di cui ignoravo completamente l'esistenza.

Mi sfilo la giacca e la abbandono sul divano, poi lui mi prende la mano e mi conduce fino in camera sua, dove deve aver trascorso il suo tempo prima del mio arrivo. La sua scrivania, come al solito, è sommersa di fogli; sul suo letto, invece, vi è un quaderno aperto, affiancato a sua volta da una penna. La sua chitarra è poggiata al muro, sul quale sono appese alcune fotografie. In questo ultimo periodo, quelle dove compariva anche Perrie sono state staccate e ora al loro posto non c'è che uno spazio vuoto. Tento di non pensare a quante volte lei sia stata qui. Ormai si tratta del passato e dovrei davvero smettere di pensarci. Adesso è me che vuole e non posso dubitare di questo.

"Stavi scrivendo?" Gli domando incuriosita, andando a sedermi sul letto. Fino a qualche settimana fa non lo avrei mai fatto, mentre ora tutto sembra così naturale che non mi occorre pensarci troppo su. Confessandogli come mi sentivo, mi sono liberata di un peso e sono felice di averlo fatto. E anche lui lo sembra. Spero solo che tutto questo non sia solo una fase passeggera.

"Beh, più o meno." Zayn mi raggiunge, ma, con mia sorpresa, non nasconde da me le pagine colme di frasi. Prende tra le mani il suo quaderno e lascia scorrere le sue dita sulla carta macchiata di inchiostro blu. La sua calligrafia, che rispecchia alla perfezione la sua personalità, è ordinata. Qua e là, alcune correzioni portano i segni dei suoi pensieri, proprio come sul biglietto che lui mi ha dato insieme al mazzo di fiori il giorno del nostro primo appuntamento. Su di esso vi erano impresse le parole di una canzone che non conoscevo. Parole che descrivevano me, Zayn e tutto ciò che abbiamo vissuto. "Stavo solo buttando giù qualche idea."

"Oh, ad esempio?" Appoggio la testa sulla sua spalla. Il suo profumo mi invade le narici e, sperando che lui non lo noti, inspiro leggermente. Circondo il suo braccio con le mie e aspetto pazientemente che mi risponda, mentre i miei occhi scorrono tra i segni ordinati.

"Mi sento molto ispirato ultimamente, sai?" Mi confessa, un sorriso a malapena nascosto gli compare sul viso. Gira appena la testa verso di me, stampandomi un bacio sui capelli. Non mi capacito di come io sia riuscita a sopravvivere alla sua vicinanza senza contatti di questo tipo. Adesso è come se fossi dipendente dai suoi baci, dalle sue carezze, persino dal modo in cui mi sfiora quasi per sbaglio. Tutto questo è incredibile. Chi l'avrebbe mai detto che una singola cifra errata mi avrebbe portato a conoscere la persona di cui non potrei mai fare a meno?

Lovers by accident || Z.M.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora