"Amico è veramente stupenda!" Harry batte le mani come un bambino per la prima volta al luna park. "Come diamine hai fatto?"
"Sono contento che ti piaccia, è la prima volta che propongo un pezzo a Simon senza averlo prima fatto ascoltare a te." Sorrido, appoggiando lentamente la chitarra sul pavimento accanto a me. "Come ho fatto a fare cosa?" Chiedo, accarezzando distrattamente la stoffa del tappeto sotto di me.
"A scrivete questa meraviglia! Voglio dire, cosa o chi ti ha dato l'ispirazione?" fissa i suoi occhi nei miei, stringendoli a due fessure come per leggermi dentro. Solo il mio migliore amico è in grado di farlo però, solo lui riesce sempre a capire se qualcosa non va, solo lui è capace di leggermi come un libro aperto, ma... a proposito, lui dov'è?
"Niall non dovrebbe già essere qui?" Do voce ai miei pensieri, cambiando involontariamente discorso.
"Mmh non lo so, ora provo a chiamarlo." Il riccio sfila il suo cellulare dalla tasca dei jeans e compone il numero che evidentemente sa a memoria.
"Strano" si acciglia leggermente. "È staccato."
"Ohw, avrà avuto un problema," suggerisco, mentre la mia mente comincia a ipotizzare dei possibili imprevisti. "Riproviamo più tardi".
Lui annuisce con me, cominciando poi a parlarmi della ragazza che ha incontrato pochi giorni fa al forno. Credo che gli piaccia davvero, mentre la descrive ha un enorme sorriso stampato in faccia e gli brillano quei suoi occhi verde smeraldo.
"Cosa? Le hai già chiesto di uscire?" Spalanco gli occhi. Io non avrei mai invitato una ragazza dopo appena due giorni, ma lui è fatto così, crede nel colpo di fulmine e non ha intenzione di sprecare nemmeno un'opportunità.
"Oh sì, ci vediamo tra poco meno di due ore" afferma soddisfatto, giocherellando con uno dei suoi ricci.
"Mmh, allora vengo anch'io, non ho nulla da fare oggi" scherzo, volendo vedere la sua reazione.
"Te lo scordi, Zay, è mia" ride, scuotendo la testa per rafforzare il concetto.
"Dici così per tutte" gli ricordo, togliendo i piatti dalla tavola e mettendoli nella lavastoviglie.
"Lei è quella giusta." Il suo tono scherzoso di qualche momento fa è stato sostituito completamente da uno serio che non sono abituato a sentir uscire dalla sua bocca.
"Lo spero per te. Dove la porti?" Decido di credergli, per una volta sembra davvero innamorato e non voglio rovinargli il momento.
"Prima a fare una passeggiata, poi al cinema e stasera a cena, dev'essere tutto perfetto" dice, mantenendo la serietà. Non l'ho mai visto impegnarsi veramente con una ragazza, ma questa volta sembra aver fatto le cose per bene.
"Allora è meglio che vada, domani mi racconti tutto" dico, finendo di sparecchiare.
"Sì, ti chiamo io" si alza, dirigendosi verso la porta con passi lenti.
"Va tutto bene?" Gli chiedo, notando questo strano comportamento.
"Sì".
"Okay, mi raccomando, stupiscila" decido di non insistere, è buffo ma credo che sia agitato.
"Lo farò." Detto questo, chiude la porta alle sue spalle lasciandomi solo.
Mi lascio cadere sul divano, prendendo il mio iPhone dal tavolino, e sblocco velocemente lo schermo.
"Hey piccola" sfioro i piccoli tasti premendo subito dopo invio. Aspetto alcuni minuti con il telefono in mano ma non ricevo nessuna risposta. Avrà da fare.
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Lovers by accident || Z.M.||
Fanfiction[COMPLETA] Every, diciottenne londinese, in una giornata di fine estate cerca disperatamente via sms la sua migliore amica Jamie, che è stata trascinata dai genitori dall'altra parte del paese per far visita a una vecchia zia. Ma cosa succederebbe s...