Sbarro gli occhi, incredulo.
Sento il tempo fermarsi intorno a me, mentre cerco di dare un senso alle sue parole, lo sguardo è fisso nel suo.
Non riesco a crederci, sto per caso sognando?
Sbatto un paio di volte le palpebre, come per realizzare d'essere davvero sveglio.
Lei è solo a una manciata di centimetri da me, il respiro irregolare, le sue labbra chiamano le mie.
Ha detto che mi vuole, non c'è alcun motivo di aspettare, ora.
Senza perdere altro tempo prendo il suo viso tra le mani, annullando una volta per tutte le distanze tra noi.
Sento un brivido percorrermi la schiena, una sensazione strana prende possesso del mio stomaco.
È proprio come lo avevo immaginato, forse persino meglio.
Tutto sembra giusto in questo momento, esistiamo solo io e lei. Noi.
E per la prima volta dopo mesi, finalmente, questo noi sembra qualcosa di concreto. È reale.
Le sue labbra morbide danzano lentamente con le mie, hanno un sapore buono, dolce.
Il nostro è un bacio di quelli senza fretta, di quelli tanto attesi, desiderati.
È come se pian piano ogni pezzo stesse andando al suo posto.Ci guardiamo senza sapere cosa dire, senza nemmeno avere bisogno di parole. Il silenzio non è per niente di quelli imbarazzanti, è confortevole.
Afferro lentamente la sua mano, intrecciando le dita con le mie per condurla nella mia camera. La sua pelle è fredda come porcellana.
Lei asseconda i miei movimenti senza opporre resistenza, mi segue fin sopra al letto e si sdraia accanto a me, appoggiando la testa sul mio petto.
Col braccio circondo le sue spalle e prendo ad accarezzarle la schiena, in movimenti lenti e costanti.
Punto gli occhi prima su di lei, poi sul soffitto bianco, sentendomi a casa come mai prima d'ora.Sono felice.
"Da quanto tempo ci conosciamo, Zayn?" mi domanda, sfiorando la mia fronte per infilare le dita tra i miei capelli corvini.
"Meno di sei mesi." affermo, chiudendo gli occhi. È così piacevole essere qui con lei, senza nessuno attorno. Vorrei potessimo rimanere così fino a domani, vorrei che lei potesse fermarsi a dormire da me, così al mio risveglio potrei vedere il suo viso come prima cosa.
E non potrei chiedere miglior buongiorno."Beh, io volevo fare questo da quattro." sussurra timidamente, mordicchiando il suo labbro inferiore. Inutile dire che mi trovo, ancora una volta, costretto a reprimere il forte impulso di baciarla. Voglio andarci piano con lei, voglio fare tutto come si deve, tutto col suo tempo. So che già abbiamo aspettato molto, anzi troppo direi, ma non c'è motivo di correre, ora. Io voglio lei, lei vuole me.
Tutto è come dovrebbe essere."Cavolo, se l'avessi fatto subito avremmo risparmiato un sacco di stronzate." ridacchio, ripensando a tutti i problemi che mi ponevo, ogni volta che ero sul punto di dichiararmi. Ripensandoci ora, sarebbe stato facile prendere un po' di coraggio e farmi avanti. Tirare fuori le palle e baciarla la prima volta che ho avuto voglia di farlo. Ma comunque si sa, ogni cosa, dopo averla superata, sembra una scemenza. Come se la difficoltà fosse minima e noi fossimo solo troppo stupidi per rendercene conto. La verità è che la cosa che spaventa di più la maggior parte di noi essere umani, è l'ignoto. La paura di ciò che non conosciamo, come il futuro. La nostra mente è programmata per formulare decine di ipotesi riguardo le conseguenze di un'azione, la gran parte delle quali hanno esito negativo, e ci spaventano.
"Ho sempre parlato di te," sussurra, con un piccolo, dolce sorriso sulle labbra. "sempre. Come hai potuto non rendertene conto?"
"Tutte... tutte quelle cose che dicevi sembravano troppo belle per essere rivolte a me." ammetto, distogliendo lo sguardo da lei e puntandolo sul morbido copriletto blu. Prendo a disegnare circonferenze immaginarie su di esso, infinite spirali che forniscono una banale scusa ai miei occhi per non incrociare i suoi. Le mie parole sembrano talmente stupide.
"Non dirlo o sarò costretta a zittirti io questa volta." ride appena. Posso cogliere un leggero imbarazzo nella sua voce e, non appena mi volto a guardarla, intravedo una sfumatura rossastra sulle sue guance. Dopo tutti questi mesi a fingere di non provare nulla l'uno per l'altra, inutilmente, deve sembrare strano anche a lei dire ciò che le viene in mente, senza trattenersi per non tradire i propri sentimenti. È come se un peso si fosse sollevato dal petto di entrambi, ma allo stesso tempo come se l'atmosfera fosse un po' tesa tra di noi, come se avessimo ancora paura di rovinare le cose.
Questo equilibrio che si è creato da noi, dopo il bacio, è delicato. Penso che nessuno di noi sappia bene come comportarsi o quanta confidenza prendersi. Riesco a trovare un lato divertente in tutto ciò e mi lascio scappare un sorriso appena accennato.
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Lovers by accident || Z.M.||
Fanfiction[COMPLETA] Every, diciottenne londinese, in una giornata di fine estate cerca disperatamente via sms la sua migliore amica Jamie, che è stata trascinata dai genitori dall'altra parte del paese per far visita a una vecchia zia. Ma cosa succederebbe s...