"Zayn?".
"Zayn, alzati, è ora di andare!".
"Andare dove?" Chiedo, ancora rannicchiato nel mio piumone. "Altri cinque minuti, Eve, ti prego."
"Non c'è tempo!" Sbuffa, togliendomi la coperta e spalancando la finestra.
"Amore, dai, mia madre ci aspetta per il pranzo. Non possiamo fare tardi." Dice.
Amore?
"Zay, se non ti alzi subito vado senza di te." Afferma la ragazza dai capelli rossi. Finalmente apro gli occhi e la vedo avvolta nel suo vestitino bianco, stretto in vita e più largo nella parte inferiore, semplice ma meraviglioso su di lei. Ha i capelli raccolti in uno chignon alto, due ciocche le ricadono libere ai lati del viso, delicatamente truccato.
Quando mi passa accanto le afferro il polso, per assicurarmi che non sia solo frutto della mia immaginazione, e la attiro a me. Lei si siede al bordo del letto e prende il mio viso tra le sue mani, sorridendomi.
"Forza." Sussurra, prima di piegarsi e appoggiare le sue labbra morbide sulle mie. Sento le farfalle nello stomaco come una ragazzina al suo primo bacio. Mi alzo sui gomiti e accompagno i suoi movimenti con le mie labbra, accarezzandole la schiena e avvicinandola sempre più a me.
Una suoneria che non riconosco si intrufola nelle mie orecchie con insistenza e mi costringe ad aprire gli occhi. La stanza intorno a me è buia, l'unica luce proviene dal televisore ancora acceso. Afferro il telecomando, premendo alla cieca i tasti nel tentativo di spegnerlo, e con un notevole sforzo riesco ad alzarmi. Cammino fino al punto in cui il rumore si fa più forte e, anche se probabilmente non dovrei, rispondo al telefono di Every.
"Pronto?" Sussurro, prendendo a camminare avanti e indietro per la stanza. Sento le mani sudate e la gola secca, temo quello che potrebbe dire la madre di Eve. Non vorrei si facesse un'idea cattiva di me, non ora che sua figlia è diventata così importante nella mia vita.
"Chi parla? Every?".
"Sono Zayn." Le rispondo, passandomi una mano sul viso nel tentativo di svegliarmi e formulare una frase sensata. Le palpebre pesanti mi costringono però a sedermi per non andare a sbattere contro qualcosa.
"Dov'è Every? Sta bene?" Il suo tono è visibilmente preoccupato e non posso darle torto. Sono circa le tre del mattino e a quest'ora sua figlia dovrebbe essere già a casa da un pezzo. Mia madre non avrebbe mai perdonato una cosa del genere.
"Sì, sta bene, non si preoccupi." Le assicuro, lanciando uno sguardo alla ragazza addormentata sul divano. "Stavamo guardando un film e ci siamo entrambi addormentati prima della fine, non vorrei svegliarla." Dico sinceramente. Mi sarebbe piaciuto vedere la reazione di Eve al finale, ma vuol dire che sarà per la prossima volta.
"Beh, è molto tardi, dovrebbe tornare a casa." Mormora la donna. Passo una mano tra i miei capelli e cerco le parole giuste da dire per non risultare scortese o qualcosa del genere, il mio cervello appena sveglio va a rilento.
"Se per lei non è un problema, potrebbe restare qui fino a domani." Dico, tentando di suonare più convincente possibile. "Uscire di casa a quest'ora di notte non è sicuro, credo." Aggiungo, anche se potrei perfettamente chiamare un taxi che la riporti in una manciata di minuti a casa sua.
"Sembri un ragazzo responsabile, posso fidarmi di te?" Mi domanda.
"Ma certo." Rispondo senza esitazione.
"Bene," Sospira. Forse è solo troppo stanca per ribattere, o forse si fida davvero di me. "Puoi chiamarmi per qualunque problema. Buonanotte, Zayn."
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Lovers by accident || Z.M.||
Fanfiction[COMPLETA] Every, diciottenne londinese, in una giornata di fine estate cerca disperatamente via sms la sua migliore amica Jamie, che è stata trascinata dai genitori dall'altra parte del paese per far visita a una vecchia zia. Ma cosa succederebbe s...