Every

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Chiudo dietro di me la porta di casa e mi precipito giù per le scale. Non ho smesso di pensarci neanche un istante, questa mattina, e, dopo tutte le ore passate a chiedermi se tutto sarà come lo immagino da mesi, il momento è arrivato.

Lui mi aspetta in fondo all'ultima rampa. Stringe tra le mani un mazzetto di fiori, delle rose rosse, e fissa davanti a sé. Quando entro nel suo campo visivo, vedo i suoi occhi illuminarsi e un sorriso dolce comparire sulle sue labbra.

Aumento il passo, pregando mentalmente di non rovinare tutto incimpando nei miei stessi piedi, e gli corro incontro, gettandomi tra le sue braccia.
Zayn mi stringe senza dire una parola. Sento la sua risatina solleticarmi l'orecchio.

In un attimo cerco le sue labbra e lui non esista a ricambiare il bacio. Lascio cadere la borsa che stringevo in mano sul pavimento e con le dita gli accarezzo le guance morbide. Lui mi stringe per i fianchi, la fronte contro la mia e la schiena al muro.

Questo è ciò che avrei voluto fare qualche giorno fa, prima della festa di San Valentino. Ed è ciò che avrei voluto fare alla festa di Capodanno, a mezzanotte. Lo avrei fatto persino sul palco, al suo concerto, se avessi potuto.

Adesso non esiste nulla al mondo che me lo possa impedire.

"Finalmente" mormoro con un filo di voce, senza fare nemmeno un passo indietro. Apro gli occhi e osservo i suoi, che mi fissano divertiti. Non si aspettava nulla del genere da parte mia, ma credo proprio che dovrà farci l'abitudine. Non ho intenzione di smettere.

"Sì, finalmente" ride di nuovo. Una risata solo accennata, che a malapena risuona nell'aria. Mi stampa un altro leggero bacio, prima di schiarirsi la voce. "Ho una cosa per te."

La sua mano destra, quella che stringe i gambi delle rose, coperti da della carta perlata bianca, si fa spazio tra di noi. Sento gli angoli delle mie labbra sollevarsi a formare un sorriso spontaneo. "Scusa per il ritardo" sussurra.

"Sei perfettamente in orario, non devi..." Lascio la frase a metà quando mi accorgo che lui sta scuotendo la testa. Sorride, la sua mano mi accarezza i capelli e scosta una ciocca rossa dal mio viso.

"Avrei dovuto regalarti dei fiori molto prima di ora" chiarisce, di fronte alla mia espressione confusa. "Avrei dovuto fare prima molte altre cose" aggiunge, inclinando appena il capo e poggiandomi due dita sotto al mento per attirarmi nuovamente a sé. "Scusa se ci ho messo tanto."

"Grazie, sono davvero stupende" dico in un sussurro. Contro la mia volontà, le immagini del mio primo appuntamento con Louis si ricompongono con lentezza nella mia mente. Anche lui mi aveva regalato una rosa. Aveva reso perfetta quella serata. Ricordo di essere tornata a casa, quella notte, e di aver pensato che mi sentivo felice. Felice che la mia vita stesse pian piano ricominciando a non sembrare un ammasso informe di ricordi di qualcuno che mi aveva abbandonata senza spiegazioni. Ma quello è stato anche il giorno in cui Zayn è tornato per scusarsi e riprendere il nostro strano rapporto. Sono felice che ora le cose siano come sono.

Zayn è molto meglio di Louis, da ogni singolo punto di vista.

"C'è anche un biglietto" mi spiega, mentre con un cenno mi indica una bustina di carta che prima non avevo notato. "È... È uno dei testi che ho scritto per te, ma leggilo dopo che ci saremo salutati" aggiunge, con le guance appena colorate di una sfumatura rossa. Come può essere così perfetto?

A volte mi chiedo come tutto questo possa essere reale. Zayn sembra quasi non avere difetti, né fisici né caratteriali. Comincio a temere che una mattina mi sveglierò e realizzerò che tutto questo non è altro che un bellissimo, lungo, realistico sogno.

"Va bene" affermo, con i suoi occhi ancora su di me. Lo stringo in un altro abbraccio, lo ringrazio di nuovo. So che ama gli abbracci, ma Perrie non li apprezzava. Me lo ha confessato qualche tempo fa. Lascio che mi tenga stretta a sé fino a che non decide lui stesso di mettere fine al contatto.

Lovers by accident || Z.M.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora