Every

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Non parlo con Zayn da tre giorni. La scuola è iniziata ieri e finalmente ho rivisto Jamie, ma neanche questo è riuscito a migliorare il mio umore.

Il suo ultimo messaggio è ancora lì, letto e senza risposta. Non dovrei reagire così, non dovrei dare così tanta importanza a un ragazzo che nemmeno conosco di persona. Mi sento stupida perché so che per lui sono solo quella con cui parlava quando non sapeva come passare il tempo, ma lui per me stava diventando un amico e non parlargli più mi distrugge.

Ho ancora gli occhi rossi dalla sera in cui mi ha detto che non ci saremmo più dovuti parlare. Scommetto che i suoi occhi di cui non conosco il colore stanno benissimo, invece.

Chissà se è tornato con la sua ragazza, chissà cosa le ha detto per spiegare il fatto che ci mandassimo così tanti messaggi. Chissà se lei lo ha perdonato perché lo ama troppo e io sono stata solo una casualità che non ha più nessuna importanza.

Penso tutto questo mentre cammino verso la scuola. La pioggia ha smesso di scendere da qualche ora, permettendomi di lasciare finalmente a casa l'ombrello.
Arrivo in anticipo di qualche minuto, mi sistemo nell'atrio insieme ad un gruppo di studenti del mio anno.

"Every, vuoi dirmi cosa ti succede?" mi chiede per l'ennesima volta Jamie non appena nota il mio sguardo fisso sul pavimento, mentre aspettiamo il suono della campanella.

"Sto bene" mento. Non le ho detto niente di Zayn, non voglio affrontare l'argomento con nessuno. Come se non fosse mai esistito.

"Non so che hai che non va in quella testolina, ma ci penserò io" afferma con tono convinto, uno sguardo furbo nei suoi occhi castani.

"Come vuoi" le rispondo distrattamente, approfittando della campanella per dileguarmi e andare in classe.

Per mia fortuna, almeno in questo caso, io e Jamie non abbiamo lezioni in comune oggi e lei non ha nessuna occasione di farmi altre domande.

"Hey Every" una voce maschile mi chiama mentre io sono appoggiata con la schiena al mio armadietto con il mio cellulare preistorico in mano, in attesa di un messaggio che non riceverò.

Alzo lo sguardo e un paio di occhi azzurri mi fissano. Louis, un ragazzo dell'ultimo anno, mi sorride.

"Hey" lo saluto, sforzandomi di ricambiare il sorriso.

"Volevo chiederti una cosa" dice, appoggiandosi con un fianco all'armadietto accanto al mio.
Mi supera in altezza di almeno una quindicina di centimetri, costringendomi ad alzare leggermente la testa per riuscire a guardarlo negli occhi.

"Sì?" rispondo in tono interrogativo per invitarlo a parlare.

Lui esita appena, lasciandosi per un attimo distrarre da alcuni giocatori di football, suoi compagni di squadra, che saluta con un cenno della testa.

Mi volto guardando di sfuggita i ragazzi e poi con un'occhiata veloce controllo se è arrivato qualche messaggio, ma il mio telefono mi conferma che nessuno mi ha cercata.

Riporto l'attenzione su Louis, che mi sta osservando in attesa che lo ascolti. Gli rivolgo un sorriso di scuse e aspetto che ricominci a parlare.

"Volevo chiederti se ti andrebbe di uscire con me".

Lovers by accident || Z.M.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora