Zayn

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Afferro lentamente la mano della ragazza esitando appena prima di intrecciare le mie dita con le sue. Mi era mancato persino questo piccolo contatto con lei. Percepisco una strana sensazione al petto, come se la spontaneità di questo suo gesto mi abbia restituito la speranza che ho sempre nutrito per la nostra relazione, ma che, ultimamente, stava venendo a mancare.
Un timido sorriso si disegna sulle mie labbra mentre raggiungiamo il tavolo, già prontamente apparecchiato dalla madre di Eve. Piatti e bicchieri blu notte spiccano sul bianco candido della tovaglia ricamata, donandomi un piacevole senso di tranquillità. 

"Puoi fermarti da noi ogni volta che vuoi, Zayn." Mi sorride dolcemente la donna, quando mi scuso timidamente per il disturbo. "Sei parte della famiglia ormai." Dice poi. Sento improvvisamente la gola seccarsi e le parole bloccarsi in gola, insicuro di come rispondere. Abbasso lo sguardo, abbozzando quella che dev'essere sembrata più una smorfia che un sorriso.

"La cena è pronta?" Interviene subito Every, salvandomi da quel breve momento di imbarazzo. Gliene sono mentalmente grato.

"Ci vorrà solo un attimo" risponde Clair, lasciandoci poi soli per tornare ai fornelli.

Alzo lo sguardo sulla ragazza dai capelli rossi per far incontrare i nostri occhi.
Restiamo a fissarci per un tempo che non saprei specificare, poi sono io a rompere il silenzio, colto da un pensiero improvviso.

"D-devo avvertire Niall che non potrò essere con loro stasera" sussurro impacciatamente. Lei annuisce.

Sfilo il telefono dalla tasca dei jeans e compongo il numero del mio migliore amico, dirigendomi verso il bagno. Chiudo la porta dietro di me e giro la chiave, poi mi siedo sul bordo della vasca, aspettando impazientemente di ricevere risposta.
I miei occhi sono puntati su un piccolo tappetino azzurro ai piedi del lavandino e per un attimo si perdono tra i mille intrecci del tessuto dalle diverse tonalità.

"Pronto? Zayn?" Una voce familiare mi risveglia dal mio stato di trance.

"Hey." Mormoro. "Uhm, devo dirti una cosa." Inizio, cercando le parole giuste per non sembrare scortese. Mi sarebbe piaciuto passare la serata con i miei migliori amici, ma la prospettiva di trascorrere del tempo con Eve suona decisamente migliore.

"Beh, non puoi dirmela stasera a cena?" Ridacchia, ignaro di ciò che sto per dirgli. Mordo nervosamente il mio labbro  inferiore, passandomi una mano dietro al collo.

"A proposito di questo..." Mi schiarisco piano la voce. "Every mi ha chiesto di andare a cena da lei e non mi sento di rifiutare." Ammetto, parlando forse troppo velocemente. Sono certo che Niall non mi farà pesare questa cosa, non ha mai fatto nulla del genere, ma so anche che ci dev'essere rimasto male nel profondo.
Ultimamente siamo tutti talmente impegnati con le nostre vite, che vederci per più di dieci minuti non è più così facile.

"Oh."

"Mi dispiace moltissimo, Niall, ma ho paura che non si presenteranno altre occasioni per sistemare le cose con lei e..." Esito appena. Mi sento davvero in colpa per dover dare buca ai miei migliori amici, ma in questo momento sento che è la cosa giusta da fare.
Quando si tratta di Eve tutto il resto passa in secondo piano, dannazione. 

"No." Mi interrompe lui. "Va bene, lo capisco." Sospira appena, mantenendo la sua solita calma. Mi chiedo se lui e il riccio si vedranno lo stesso questa sera, anche senza di me. Spero di sì.

"Mi dispiace." Ripeto, continuando insistentemente a mordicchiarmi il labbro. "Scusati con Harry da parte mia. Mi farò perdonare, lo prometto." Prendo un respiro profondo ed esco dal bagno, lanciando una veloce occhiata alla mia immagine riflessa allo specchio. Anche a uno sconosciuto sarebbe chiaro che non sono in uno dei momenti migliori. Spero soltanto che la madre di Every non ci faccia troppo caso e non inizi a fare domande.

Lovers by accident || Z.M.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora