Every

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Detto il numero di Zayn a Louis, ma prima che lui possa chiamarlo, decido di andare via. Non voglio sentire quello che si diranno.

Inizio a camminare verso la parte di strada da cui sono arrivata, salutando a malapena Louis. Ho paura di quello che potrebbe succedere durante quella chiamata, ma so che di Zayn posso fidarmi.

Cerco di convincermi che andrà tutto bene, anche se una piccola parte di me mi dice che quella che ha avuto Zayn non è proprio un'ottima idea.

Procedo a piccoli passi verso casa, mentre l'ansia di sapere se il piano è andato a buon fine mi divora. Non appena trovo un'altra panchina subito fuori il cancello del parco, mi siedo e prendo il cellulare dalla tasca.

"Chiamami appena puoi, per favore" scrivo a Zayn, inviando senza nemmeno rileggere. Rimango a fissare lo schermo per i successivi cinque minuti, aspettando che si illumini e il suo nome compaia su di esso.

Quando finalmente succede, non esito a cliccare sulla cornetta verde.

"Hey Eve" la sua voce nervosa non mi fa rilassare come al solito, anzi sento il battito del mio cuore accelerare, mentre la preoccupazione si fa spazio nella mia mente.

"Cosa vi siete detti?" gli chiedo, arrivando subito al punto.

"Lui... ha detto delle cose." sospiro, chiudendo appena gli occhi. Ormai mi sono resa conto di non conoscere per niente Louis, quindi non posso provare a immaginare cosa abbia detto a Zayn. So solo che questa conversazione non promette niente di buono.

"Quali cose?" devo restare calma. Stringo il tessuto rosso della mia giacca con una mano, aspettando con impazienza che mi spieghi.

"Cose su voi due." capisco sempre meno dove voglia arrivare Zayn. È scosso, riesco a percepirlo dal tono tutt'altro che rilassato con cui parla. Sembra che qualcosa lo tormenti.

"Zayn, va tutto bene?" gli domando. Ho paura che sia successo qualcosa di grave. Ho paura che lui stia male e che sia per colpa mia.

"Sì. Anzi no, per niente Every." mi guardo intorno. Persone di tutte le età camminano per la strada, inconsapevoli di come mi sto sentendo in questo istante.

"Racconta" dico con un filo di voce.

"Voi due..." inizia, con la voce tremante, come se stesse per chiedermi qualcosa che lo mette a disagio "insomma avete..."

"Cosa?" lo interrompo, impedendogli di finire la frase. Ho capito cosa voleva sapere e sento le guance andarmi a fuoco "no! Oddio, certo che no".

"Gli hai detto che lo amavi." non è una domanda, questa. Ma io non l'ho mai detto. Mi piaceva, sì, ma non so nemmeno cosa significhi amare qualcuno.

"Io... Non gliel'ho mai detto..." mi affretto a spiegare "non l'ho mai detto a nessuno" mi mordo il labbro, dopo questa confessione. Louis è stato il mio primo vero ragazzo, prima di lui ho avuto solo una piccola storia con un compagno di scuola alle medie, ma eravamo troppo piccoli per pensare all'amore vero e proprio.

"Mai?" mi chiede, con lo stesso tono che usa quando vuole una conferma.

"Mai" mormoro, con la paura che possa considerarmi infantile.

"Nemmeno a un tuo ragazzo?"

"Quale ragazzo?" quasi mi esce una risata spontanea, ma mi trattengo, consapevole che non potrebbe essere più inopportuno.

"Lascia stare... È che io e Perrie ce lo dicevamo" sentire pronunciare il nome della sua ex mi provoca una fitta allo stomaco. Non ne capisco il motivo, ma stringo più forte la stoffa del cappotto, fino quasi a farmi male. Vorrei che non parlasse più di lei, ma non posso chiederglielo, ovviamente. Sarebbe egoista da parte mia, soprattutto dopo che io ho passato ore a parlargli di Louis. Cerco di scacciare dalla mia mente le immagini di Zayn, come lo immagino io, che si dichiara a una ragazza che non ho mai visto. Ma non posso fare a meno di mordermi con forza il labbro inferiore, prima di rompere il silenzio che si era formato per qualche momento.

Lovers by accident || Z.M.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora