Every

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"Sei sicura che sia un buona idea?" mi guardo allo specchio e quello che vedo non mi convince per niente.

"Certo. Stai benissimo." Jamie mi ha costretta ad indossare uno dei suoi vestiti per andare all'appuntamento con Louis. Il tubino nero mi è un po' stretto e le scarpe sono decisamente troppo alte. Dubito che riuscirò ad arrivare a fine serata con queste indosso.

"Jamie... Questo genere di vestiti stanno bene a te, non a me" le dico, afferrando il cellulare e controllando per la millesima volta i messaggi. Inutile dire che non ce n'è neanche uno da parte di Zayn.

Lo lancio piano facendolo atterrare sul mio letto e torno a guardare la mia migliore amica.

"Che è successo al tuo telefono? Perché usi quello ora?" mi domanda indicando ciò che avevo in mano fino a due secondi fa.

"Si è rotto" non le ho detto ancora niente dello sconosciuto dei messaggi e credo che non lo farò neanche in futuro. Un senso di nostalgia si impossessa di me, ma cerco di distrarmi risistemandomi i capelli con la spazzola.

"Louis ti ha detto dove ti porta?" scuoto la testa in risposta e mi siedo sul materasso, invaso da qualche vestito.

"Uuh, una sorpresa!" batte le mani entusiasta.

"sì... spero che scelga qualcosa di carino e di non troppo esagerato" alzo le spalle, consapevole che Jamie sa cosa intendo con "non troppo esagerato". Detesto tutti i luoghi troppo rumorosi e troppo affollati, non mi fanno sentire a mio agio.

"sono sicura che andrà tutto bene. A che ora passa a prenderti?" mi chiede, l'entusiasmo torna a prendere il sopravvento sul suo tono di voce.

"alle sette" rispondo, alzando subito dopo lo sguardo verso l'orologio appeso alla parete "mancano solo dieci minuti!". Mi faccio prendere dal panico rendendomi conto che non sono per niente pronta. Uscire con i ragazzi mi rende nervosa, è così facile per me mettermi in imbarazzo che se dipendesse da me eviterei ogni situazione di questo tipo.

"okay, va tutto bene!" Jamie cerca di calmarmi mentre mi squadra da capo a piedi per controllare che sia tutto a posto "vieni qui, ti sistemo il trucco" mi attira a sè e mi passa un pennello sulle guance.

"perfetta!" squittisce, lasciando cadere il pennello nella trousse e avvicinandosi per abbracciarmi "dopo mi racconti tutto!".

"Certo" le sorrido, sentendo subito dopo il suono del campanello al piano di sotto.

"Non te l'ho detto? Stasera resto a cena con la tua famiglia" annuncia, spingendomi poi piano verso le scale "stasera mi dici se bacia bene" sussurra al mio orecchio.

Le lancio un'occhiataccia mentre sento le guance diventarmi più calde. Scendo le scale e vado ad aprire, uscendo di casa prima che tutta la mia famiglia si presenti alla porta.

"Buonasera" mi saluta Louis, porgendomi una rosa rossa. Indossa dei jeans stretti e una giacca con sotto una camicia bianca, non l'avevo mai visto così elegante.

"Buonasera" gli sorrido e prendo in mano la rosa "grazie, è bellissima".

"anche tu lo sei" noto che mi squadra da capo a piedi, il che mi imbarazza un po'. Non mi piace essere osservata troppo, ci sono troppi difetti che potrebbero saltare all'occhio.

"Grazie" lo ringrazio di nuovo. Non so cosa dire, tra noi non c'è molta confidenza e io non vado ad un appuntamento da secoli. Come ci si comporta ad un appuntamento?

Prima che possa iniziare a balbettare frasi senza senso, Louis mi apre la portiera e io... lo ringrazio. Per la terza volta.

"Hey, basta ringraziarmi" Louis scoppia a ridere e io forzo un sorriso. Sono un disastro.

"Scusami" scuoto la testa, mentre sento le guance andarmi a fuoco. Mi allaccio la cintura e mi liscio il vestito, aspettando che lui prenda posto accanto a me.

"Ho pensato di andare in un luogo un po' particolare" mi spiega "ti fidi?"

Annuisco. Every, dì qualcosa, accidenti. "Certo, non vedo l'ora di sapere che posto è" non è una risposta molto brillante, ma almeno è un'inizio.

Per fortuna il tragitto in macchina dura poco, le mie doti di conversatrice sono alquanto deboli stasera. Quando arriviamo, mi rendo conto di non aver mai visto un posto del genere nella vita reale. Nei film certo, ma non pensavo che i cinema all'aperto esistessero davvero.
Louis parcheggia in uno dei posti assegnati e scopro che la sua macchina dall'aria costosa è anche decapottabile.

"Cosa ne dici?" si gira a guardarmi e sorride, il sorriso dolce come quello di un bimbo.

"È la prima volta che qualcuno mi porta in un un cinema all'aperto, è stupendo" riesco a guardarlo negli occhi mentre parlo, mi stupisco di me stessa.

"Avevo paura che non ti piacesse" mi confessa, mentre prende dal sedile posteriore un cestino da picnic "cena?"

"Sto morendo di fame" ammetto, ringraziando il cielo che abbia portato qualcosa da mangiare, che scopro essere dei panini e dei biscotti fatti in casa.

"Ho cucinato tutto il pomeriggio per farli" indica i biscotti al cioccolato decorati con altro cioccolato bianco.

"Davvero?" rimango stupita, consapevole che questa è anche la prima volta in cui qualcuno cucina per me.

"Volevo fare una buona impressione" ridacchia e me ne passa uno, che assaggio immediatamente. Il miglior biscotto della mia vita.

"È ottimo" commento, addentando la parte restante "non avresti potuto farmi un regalo migliore".

Lo vedo sorridere e tutto a un tratto lo schermo davanti a noi si illumina. Il film è uno di quelli in bianco e nero, credo che sia stato girato negli anni '50, a giudicare dallo stile dei vestiti che gli attori indossano.
Due ore dopo i titoli di coda scorrono davanti a noi e Louis mi guarda di nuovo "vuoi tornare a casa?" mi chiede, il suo tono è speranzoso.

Scuoto la testa "se per te va bene, possiamo stare insieme ancora per un po'".

Un sorriso appare sulle sue labbra "ti andrebbe di fare una passeggiata?"

Lovers by accident || Z.M.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora