Mi passo le mani sul tessuto rosa chiaro del mio vestito. Controllo velocemente che non vi siano strane pieghe nella parte superiore, aderente al mio busto, e che la gonna ampia, lunga fino al ginocchio, non sia sgualcita. In fondo questa è una serata come le altre. Si tratta di un'ennesima uscita tra amici, capitata per caso la sera di San Valentino. Mi sento così stupidamente nervosa per un qualcosa che ho già fatto decine di volte.
Riesco a udire i suoi passi lungo le scale dell'edificio, dove non vi è altro rumore. Vorrei riuscire a respirare regolarmente, ma è più difficile di quanto sembri.
Ripasso mentalmente ogni cosa che ho fatto questa sera, sperando di non aver dimenticato nulla.
Ho indossato un vestito nuovo e ho messo quanta più precisione mi riuscisse in un trucco più curato rispetto a quello che faccio ogni giorno, mi sono arricciata i capelli, rischiando di bruciarmi le mani almeno un paio di volte, ho scelto una collana più vistosa del solito e un paio di orecchini e infine mi sono spruzzata qualche goccia di profumo sul collo.Mentirei se dicessi che ho messo così tanto impegno nel prepararmi stasera solo per piacere a me stessa. Beh sì, mi piace l'immagine che fino a pochi istanti fa mi fissava dalla superficie liscia dello specchio, ma l'ho fatto per lui. E non mi imbarazza ammetterlo.
La sua figura compare finalmente sui primi gradini dell'ultima rampa e un sorriso spontaneo si forma sulle mie labbra, stasera coperte di lucidalabbra trasparente. "Buonasera" mormoro, mentre lui pian piano mi raggiunge, il passo appena più accelerato.
"E-Eve..." la sua bocca si schiude leggermente, accompagnata da un rossore a malapena visibile sulle sue guance. "Stai benissimo" aggiunge, in un timido sussurro. Non ho idea di come sia possibile, ma ai miei occhi, questa sera, lui è persino più perfetto del solito.
"Anche tu" rispondo, rivolgendogli un altro sorriso. Osservo la sua immagine di fronte a me, sembra essere appena uscito da una sfilata di alta moda. Una camicia bianca, lasciata intravedere dal cappotto grigio scuro sbottonato, aderisce in modo perfetto al suo corpo, così come i jeans neri che gli fasciano le gambe.
Involontariamente immagino come sarebbe vederlo venirmi a prendere ogni sera per un appuntamento, come mi sentirei se il ragazzo davanti a me fosse più di un amico. Forse non frequenteremmo così spesso questo genere di feste, ma passeremmo il nostro tempo a parlare di qualunque cosa. Abbiamo ancora molto da raccontarci, lui mi direbbe del suo passato e io del mio. Gli parlerei di esso, convinta che sia lui il mio futuro.
Gli chiederei di cantare ogni giorno, di essere la prima persona a cui lui si rivolge per avere un parere sincero sulle canzoni che scrive.
Lo abbraccerei ad ogni occasione, perché so che gli piacciono le cose semplici.
E, più di ogni altra cosa, smetterei di fingere di non essere innamorata di lui.Mi scosto dalla soglia della porta per permettergli di entrare, insicura di ciò che dovrei fare in questo momento. Se smettessi di pensarci su così tanto, se per una volta seguissi l'istinto, probabilmente non sarebbe l'imbarazzo la causa di questa atmosfera così silenziosa. Lui mormora un "grazie", mentre io abbasso lo sguardo, certa di essere arrossita.
"Zayn!" Jax fa il suo ingresso nella stanza e in un attimo le sue piccole braccia circondano i fianchi di Zayn, che gli passa una mano tra i capelli rossi e subito dopo si abbassa alla sua altezza. "Ho conquistato Kitty!" esclama il mio fratellino, senza giri di parole.
"Non avevo alcun dubbio, ometto!" replica Zayn, prima di lanciare una veloce occhiata verso di me, che ora sto lentamente infilando le maniche della mia giacca. Il bambino inizia a raccontargli della sua giornata e di come Kitty gli abbia dato un bacio sulla guancia per ringraziarlo dei cioccolatini, Zayn lo guarda negli occhi e mostra sincero interessamento. Non prova nemmeno ad interromperlo, nonostante l'orologio che porta al polso indichi chiaramente che siamo quasi in ritardo per l'incontro con Niall all'interno del locale.
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Lovers by accident || Z.M.||
Fanfikce[COMPLETA] Every, diciottenne londinese, in una giornata di fine estate cerca disperatamente via sms la sua migliore amica Jamie, che è stata trascinata dai genitori dall'altra parte del paese per far visita a una vecchia zia. Ma cosa succederebbe s...