Capitolo 83

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Delle volte mi domando cos'è l'amore.
A 18 anni, gli adulti, ti dicono con non si può conoscere ma io non credo sia così.
Certo magari la viviamo con più spensieratezza, fantasia, leggerezza. Non è il caso mio e di Cade, ma di molti altri sicuramente si.
Con l'amore ci ho sempre fatto a pugni, pugni che ricevevo solo io. Non riuscivo e so che non riesco a proteggermi da questo sentimento, perché lo accolgo dentro di me, lascio sempre la porta del mio cuore aperta, per l'amore.
È una cosa che ti stravolge, in più modi.
Io sono innamorata, non elencherò i motivi che me lo fanno capire, perché ognuno di noi ama diversamente, ma tutti sappiamo cosa vuol dire amare.
<<Dormi ancora polla?>> la sua voce mi fa sorridere con ancora gli occhi chiusi, ma la mente ben sveglia.
<<No>> apro gli occhi girandomi verso di lui.
Sono coperta sono dall'intimo nero, così come lui. La stanza è calda, il letto anche. La luce soffusa e quelle due sfere verdi che ispezionano ogni parte di me.
<<Devo andare da Adam e gli altri>> mi avvisa completamente svogliato, infatti poco dopo me ne da conferma. <<Non ne ho voglia>> sbuffa prendendomi e mettendomi sopra di lui.
<<Non andare>> lo guardo ovvia.
<<Così mi spaccano la faccia>>
<<Adam e chi altro>> rido guardandolo rassegnato.
<<Jason e Joy>>
<<E che dovete fare>> mi appoggio al suo petto, per poi sentire le sue braccia cingermi la schiena.
<<Mi devo preparare per l'incontro>>
<<Ti devi allenare?>> dico <<Così ti stanchi Cade>> alzo lo sguardo sul suo guardandolo preoccupata. Lui in cambio mi sorride lasciandomi un bacio a fior di labbra.
<<Sei un angelo>> mi accarezza la pelle con una delicatezza disarmante.
<<Perché>> mi metto a cavalcioni su di lui, pretendendo una risposta.
<<Non guardarmi imbronciata>> ride e mi incanto.
<<Che ti costa darmi una risposta>>
<<Non sono cazzi tuoi, come la fa pesante>> sbuffa alzandosi dal letto, e scostandomi da sopra.
Lo guardo esterrefatta. <<Ma sei scemo>> gli lancio un cuscino a dosso quando ride. <<Tu sei matto>> gli urlo contro mentre entra in bagno.
Mi accomodo sul letto sorridendo come una scema. Mi copro con le lenzuola e riappoggio la testa sul cuscino.

Dopo quasi un'ora ad aspettarlo che esca dalla doccia, finalmente sento la porta del bagno aprirsi.
<<C'è l'hai fatta>> mi giro a guardarlo e per poco non svengo.
È a petto nudo, con i tatuaggi e i muscoli in evidenza, solo un asciugamano in vita e i capelli ancora, quasi, bagnati; mentre guarda il telefono.
Che poi lancia sul letto sbuffando e prendendo dei vestiti dall'armadio.
<<Allora stasera non ci vediamo>> sospiro facendo finta di non lo star facendo apposta.
<<Esatto>> dice mentre fa cadere l'asciugamano a terra per infilare i boxer.
Deglutisco, senza sbattere le palpebre. Ma come fa a non avermi ancora spezzata in due?
<<Mi fai imbarazzare>> mi prende in giro ridendo mentre mi lancia una felpa a dosso.
Mi ripetendo dal mio stato di trance, alzando lo sguardo verso il suo viso. Ride ancora infilandosi un paio di jeans. <<Che ti ridi?>> mi metto in piedi sul letto, camminando fino al bordo per fermarmi e sovrastarlo con la mia "altezza"
<<Sei tutta rossa>> mi fa notare.
<<E allora?>> incrocio le braccia al petto, risaltando il mio seno coperto da un reggiseno nero.
<<E allora?>> ripete piegandomi le ginocchia con le sue mani e facendomi cadere sul letto.
Me lo ritrovo sopra, ma poi capovolge le situazioni.
<<Lo rivuoi?>> domanda, deciso. Spingendomi con le mani sulla sua intimità, già dura.
Non rispondo ma sospiro quando lo sento duro contro le mie mutandine.
<<Non chiedermelo, Cade>> si avventa sulle mie labbra, il mio corpo in automatico si muove contro di lui. Sento le sue mani stringermi i glutei e guidarmi, anzi quasi sbattermi contro di lui.
Non faccio caso a niente, voglio solo averlo dentro.
Non ci stacchiamo mai dal bacio.
Allungo le mie mani verso la zip dei jeans che si è appena messo.
<<Aspetta>> mi ferma e per un attimo penso di aver sbagliato qualcosa, invece si alza prendendomi in braccio, sempre con le mani sul mio culo.
Apre la porta del bagno, spalancando il box doccia. Mi fa scendere e inizio a spogliarlo, lui lo fa con il mio intimo.
Faccio per entrare in doccia ma mi ferma.
<<Quello per il secondo round>> dice a bassa voce mentre mi stuzzica. Mi gira di spalle, puntandoci verso lo specchio.
Si piega a baciare il mio collo, ed istintivamente appoggio la mia testa al suo petto, attaccato alla mia schiena.
Riporta la sua mano davanti alla mia bocca, schiudo le labbra e lui inserisce tre dita, le lecco mentre la voglia mi incendia, come non mai. Fa scivolare la sua mano dentro la mia intimità, facendomi chiudere gli occhi, mentre l'altra sua mano finisce sul mio seno, iniziando a stuzzicarmi con le dita.
Muove le dita dentro di me come se conoscesse alla perfezione i punti a cui sono più sono piu sensibile. Guardo il nostro riflesso allo specchio e mi eccito ancora di più a guardarci.
<<Cade>> ansimo quando stringe il mio seno, sento il suo cuore contro la mia schiena battere senza prendere pause.
<<Piegati piccola>> sussurra al mio orecchio facendomi riaprire gli occhi.
<<Come>> domando con il fiato contro. Cade mi fa piegare la schiena fino a farmi appoggiare le mani al lavello.
Non in imbarazzo a essere a 90, mi perdo a guardarlo dietro di me, mentre inumidisce nuovamente le dita, mi fa piegare, e in un colpo secco entra dentro di me.
La sua mano scivola sulla mia schiena fino ad arrivare ai miei capelli, che tira senza farmi male.
Ogni colpo, ogni spinta costringe le mie mani a stringere il marmo bianco del lavandino.
Il mio corpo automaticamente segue ogni suo gesto, le sue mani si spostano entrambe sui miei fianchi che afferra e guida contro di lui.
Alzo lo sguardo a fatica, non so come faccio a reggermi in piedi.
Lo guardo con gli occhi socchiusi come le labbra e il suo petto che si muove troppo velocemente.
Alza lo guardo, non nota il mio. Guarda il mio copro, la mia schiena, con le mani ne traccia i bordi, guarda il mio fondo schiena dove il suo cazzo né è immerso.
Aumenta la forza e la velocità, togliendomi ogni forza. Le mie braccia non riescono a stare ferme, cercano un modo per non impazzire e urlare per quello che il mio corpo sta subendo. Quando le mie gambe iniziano a tremare esce, sospiro, non he no ancora abbastanza.
<<Non sono ancora venuto>> mi prende in braccio, entrando in doccia.
Apre il getto d'acqua, che scende calda tra i nostri baci e la nostra pelle.
Appoggia la mia schiena contro la parete. Spostandosi leggermente da me solo per entrarmi dentro.
<<Cade..>> pronuncio il suo nome con disperazione, mi porta la limite.
<<Ah>> ansimo mentre si spinge dentro di me senza darmi sosta.
Le mie mani graffiano la sua schiena come a scaricare ciò che sento.
Chiudo gli occhi, ma l'aumento delle sue spinte me li fa riaprire.
<<Cade ti prego>> lo supplico ma non so nemmeno io per cosa, non riesco a contenermi.
<<Mi ammazzi>> sussurra a denti stretti.
La mia testa si abbandona alla parete dietro di me, raddrizzando la schiena, e Cade non fa altro che guardami fissa negli occhi, occhi che dal piacere tendono a essere chiusi ma, ma non riesce a non guardarmi. E questo non fa altro che eccitarmi di più. Il mio corso raggiunge l'apice, non resiste più alla tortura piacevole che mi sta facendo. <<Cade>> sussurro il suo nome, aggrappandomi a lui mentre vengo.
Ma non si ferma comunque, non finché qualche secondo dopo pronuncia il mio nome facendomi andare completamente in tilt. Mi guarda stremato uscendo da me, mentre viene tra le mie gambe. L'acqua calda costante ci toglie da dosso tutto, facendomi rilassare.
<<Voglio rifarlo>> mi bacia il collo, mandandomi in un altro mondo.
<<Resta allora>>
<<Non posso>> sussurra girandomi, la mia schiena contro la sua, mentre con le mani gioca a farmi impazzire. Se la prende con i miei seni, ma la mano sinistra, scende lentamente logorandomi.
Arriva al ventre e istintivamente il mio collo va all'indietro.
Le sue dita entrano dentro di me, costringendomi a portare le mie braccia attorno al suo collo.
<<Cade ti prego>> la mia voce disperata, vogliosa.
<<Abbiamo appena finito>> lo sento con quella maledetta voce maliziosa.
<<Non me ne frega niente>> sputo stanca. Cade ride, facendo per entrarmi dentro. Ma stavolta voglio vederlo godere solo per ciò che gli faccio. <<Aspetta>> sussurro mentre mi guarda dall'alto e mi lascia un bacio.
<<Che c'è piccola?>> mi accarezza, e quando faccio per inginocchiarmi i suoi occhi verdi si dilatano.
<<Allison>> mi guarda dall'alto, mentre la mia lingua lecca tutta la sua lunghezza, accogliendolo dentro la mia bocca. 
<<Oh porca troia>> la sua voce esce strozzata,la sua mano afferra la mia nuca spingendomi e facendolo sprofondare ancora di più nella mia gola. Alzo i miei occhi verso di lui, e lo trovo con gli occhi chiusi, il collo all'indietro, e una mano sul vetro della doccia.
Continuo finché lo sento venire, non mi tolgo subito, e questo lo fa solo più eccitare.
Non mi riconosco nemmeno, ma lui risveglia questo mio lato, solo lui.
Lo raggiungo alla sua altezza e sotto il suo sguardo così brillante mi sento bella, bella davvero.
<<Non ho parole cazzo>> sorride baciandomi, sento il suo sorriso sulle mie labbra.
E in questo momento che vorrei gridargli che lo amo. <<Non devi dire niente>> allungo le mie braccia attorno al suo collo.

Tutto passa ma tu noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora