Capitolo 41

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<<Sei ancora più bella cazzo>> dice mentre mi accarezza il viso fuori da un locale. Rimango paralizzata da questo suo gesto.
È buio e c'è davvero tanta gente, ma i parcheggi dove siamo sono vuoti.
<<Non sono qui per sentire i tuoi falsi complimenti>> dico guardandolo truce.
Non è cambiato di una virgola. Ha sempre quello sguardo egoista.
I capelli biondi scompigliati dal vento e gli occhi quasi color ghiaccio.
<<Volevo, anzi ti avevo chiuso fuori dalla mia vita fino ad oggi. Quindi dimmi subito di Angiolina così me ne vado>>
<<Si ma stai calma, volevo compagnia non una pazza con me>>
Alle sue parole scoppio in una risata nervosa <<Io sarei la pazza?! Ma per favore>>
<<Si cazzo. Ci sono sempre stato per te quando eravamo a New York e tu mi ringrazi così?>> odio quando fa la vittima, è così falso che visto da fuori sembrerebbe realmente dispiaciuto dal mio comportamento.
<<Non voglio pensare a New York, l'unica cosa che voglio ora è sapere cos'è successo davvero ad Angiolina.. perché eravamo tutti lì e sappiamo come sono andate le cose..>>
<<Si ma da quello che ho scoperto forse non è colpa nostra>>
<<Colpa nostra?! Colpa tua!>> alzo la voce ma la presenza di alcune persone mi costringe ad abbassarla <<È solo colpa tua.>> sputo acida.
<<Non dire cazzate.. ricordati di cosa è successo>>

Non ricordare

<<Non è successo niente.>>
Ride <<Invece è successo eccome>>

<<Allison!>>
<<Merda!>> la voce di Jason mi fa girare di scatto. Cosa ci fa qui? E ora?
<<Cosa ci fai con lui?>> mi chiede non appena mi raggiunge.
<<Niente è una vecchia conoscenza, ma se ne stava giusto andando>> lo guardo negli occhi pregando di non dire nulla
<<Sei un pezzo di merda Cay, vattene da qui. Non ti è bastato l'incontro?>>
Cosa cavolo-?
<<Come vi conoscete voi due?>> chiedo guardando sopratutto Cay. Non può essere vero. Sono di due mondi completamente diversi.
<<Lunga storia bimba. Ora vattene Jason. Ho da fare con lei>>
<<Come scusa?>> mi acciglio alla sua risposta
<<Non la toccare neanche lei viene con me>> mi afferra per un braccio Jas.
<<Allison vieni con me, o dico tutto>> ecco il lato che tanto odio di Cay. Il raccatto.
<<Devi smetterla, noi parliamo un altro giorno>> faccio riferimento ad Angiolina.
Faccio due passi verso Jason. Non mi sono dimenticata di ciò che mi ha detto in auto e non ho molta voglia di passare del tempo con lui. Ma tanto meno con Cay.
<<No tu torni con me>> mi afferra quest'ultimo per il braccio tirandomi verso di lui.
<<Lasciala devo riportarla a casa>> alle sue parole scoppio. Non sopporto questa patetica situazione e non so nemmeno come sia iniziata.
<<Ma cosa sono un giocattolo e tu la guardia del corpo? Non sono una bambina Jason. Hai dimostrato parecchie volte che non hai voglia di pedinarmi. Bene torna a casa allora!>>
Mi guarda perplesso per qualche istante finché il braccio di Cay avvolge un mio fianco.
Il mio corpo si irrigidisce al suo tocco, ma si impietrisce completamente quando la sua voce risuona nelle mie orecchie.
<<Allontanati da lei>> la voce roca esageratamente seria. Una scia di brividi ricopre il mio corpo.
Neanche mi giro. Guardo le mie scarpe sull'asfalto.
<<Eccolo Cade Scoot in persona. Come va? Sai che hai messo tutti nei casini vero? Pensa che la tua principessa è stata minacciata a scuola. Ma stai tranquillo si è saputa difendere>> dice con tono da beffardo.
Come fa a saperlo? E sopratutto di che casini parla? Perché sono così complicati!

<<Allontanati>> di nuovo la sua voce. Un altro battito saltato. <<O ti spacco la faccia>>
<<Eri più divertente a New York Scoot. Quando dopo gli incontri ti scopavi quella biondina>>
Cosa?
Il mio sguardo piomba sui suoi occhi che già mi guardavano. Siamo al buio ma intravedo qualcosa sul suo viso.
<<Cosa stai dicendo?>> sbuffo una risata delusa.
<<Ah non lo sa?>> ride Cay <<Per tutto il tempo in qui eri in ospedale..>>
<<Stai zitto cazzo!>>
<<Cade era lì a fare incontri. Era lì dal tuo incidente in auto. O magari pensavi che fosse venuto da te dopo quello che ti ha fatto?>>
Un'altra piccola crepa sul cuore.
È sempre stato lì.. a due passi da me. E non è mai venuto in tutto quel tempo..
sono stata una stupida a credere che lui ci tenesse. Voleva solo alleviare il suo senso di colpa.
<<Allis->> lo interrompo
<<Di che incontri parli Cay?>> chiedo avendo paura della risposta.
<<Lotte e scommesse. Poverino tornava a casa con la faccia ridotta a sangue>> lo deride Cay
<<Ricordati che ti ho spaccato il culo su quel cazzo di ring>> risponde Cade a denti stretti. <<Ricordati che per tre cazzo di settimane sono stato l'unico a vincere contro tutti>>
<<Wow>> rido <<Sei davvero grande>>
<<Non è come pensi tu Allison>>
<<Non mi interessa Cade>>
Lo volevo vedere così tanto. Sentire la sua voce e la sua presenza. E ora vorrei solo che sparisse da qui.
<<In tutto il tempo che ero a New York non hai avuto un minuto per venire a vedere se fossi viva o morta>> una risata isterica lascia la mia bocca. <<Dio che stupida>> sussurro, ma a quanto pare hanno sentito tutti.
Faccio per andarmene da quei tre ma dei passi mi seguono.
<<Fermati ti prego>>
<<Non puoi andartene?!>> mi giro guardandolo per la prima volta negli occhi. Una fitta allo stomaco a vedere il suo viso mal ridotto.
<<Mio dio..>>
<<Non è niente>>
Rido nervosamente <<Ovviamente>>
<<Posso almeno spiegarti?>>
<<Non devi farlo>>
<<Invece si. Hai ragione sono venuto l'ultimo giorno perché pensavo di partire e non rivederti più ma..>> <<Ma poi è successo un casino>> lo interrompo continuando la frase.
<<Mio fratello che scompare in piena notte e ritorna con Jason distrutto. Brayan che mi sta sempre attaccato e tu.. in che casino vi siete messi adesso?>>
<<Brayan ti sta sempre attaccato?!>>
<<Hai sentito solo questo?! Mi vuoi spiegare cosa sta succedendo dato che nessuno lo fa!>>
<<Non sono affari tuoi>> risponde freddo.
<<Ma.. sei uno stronzo lunatico! Prima mi dici che vuoi spiegarti e poi neanche rispondi alle mie domande!>>
<<Volevo parlare di altro>>
<<E di cosa? Ti sei sentito in colpa e allora sei venuto per alleggerire la tua coscienza. Almeno potevi risparmiarti il bacio e tutte quelle parole inventate al momento>>
<<Credi che quel bacio sia stato uno sfizio?>>
<<Si, o magari l'hai fatto per rendere il più credibile la situazione>>
<<Se solo non fossi così stronza ti bacerei anche ora>> dice serio guardandomi le labbra.
Mi sta prendendo in giro per caso?!
<<Io stronza?! Sei tu che sei un.. uno stronzo. Perché mi fai sempre stare male e tu invece ti fai i fatti tuoi come se non fosse successo niente>> sento la mia voce spezzarsi.
Sto parlando a sproposito.. non voglio che mi veda così.
Si avvicina lentamente a me ma io non mi sposto di un millimetro. Sembro incollata all'asfalto.
<<Non voglio che tu stai male per me. Cazzo ci penso giorno e notte a quello che ti ho fatto!>>
<<E perché l'hai fatto! Ero io! Più ti guardo e meno vedo il ragazzo di quella notte. Ma sei pur sempre tu..>>
<<Non ero io! Cazzo guardami Allison!>>
Si avvicina prendendomi il viso fra le mani e appoggiando la sua fronte alla mia.
Una lacrima scende sul mio viso, seguita da altre.
<<Non ero io. Allison ti giuro..>>
<<Mi manca il vecchio te>>
<<Sono qui. Guardami sono qui Allison>>
<<H-ho paura>>
<<D-di me?>> chiede con un tono quasi impaurito.
<<Di quello che può succedere>>
<<Non ti succederà niente con me. Te lo prometto Allison>>
Si avvicina a me abbracciandomi. Sento il calore del suo corpo avvolgere il mio.
<<Ti prego non allontanarmi>>

Tutto passa ma tu noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora